
(AGENPARL) – Fri 23 May 2025 nella foto allegata il Brigantino Nave Italia
Salperà il prossimo il prossimo 27 maggio dal Porto di Gaeta il brigantino della Fondazione “Tender to Nave Italia”
Il progetto dell’Azienda USL Tc, “Navigando le Onde Emotive” per il Disturbo dell’Umore in Adolescenza
Scritto da Ufficio Stampa venerdì 23 maggio 2025
Firenze – Per il secondo anno consecutivo, la Fondazione Tender To Nave ITALIA ETS ha selezionato il progetto presentato dall’Azienda USL Toscana Centro, intitolato “Navigando le Onde Emotive: comprendere e affrontare il Disturbo dell’Umore in Adolescenza”.
Salperà il prossimo il prossimo 27 maggio dal Porto di Gaeta il brigantino della Fondazione “Tender to Nave Italia” con a bordo un gruppo di adolescenti in carico al Servizio Salute Mentale Infanzia Adolescenza della zona Empolese Valdarno Inferiore, il team multidisciplinare della Azienda USL, l’equipaggio della Marina Militare e il personale scientifico della Fondazione.
Saranno coinvolti ragazzi tra i 13 e i 17 anni con disturbi dell’umore che possono associarsi ad autismo di livello 1, ansia, disturbi ossessivo-compulsivi, disturbi dissociativi, psicosi o disabilità intellettiva lieve, molti dei quali vivono in situazioni di fragilità familiare o abbandono scolastico.
Il progetto è stato presentato dalle Direzioni Dipartimento Salute Mentale e del Dipartimento Servizi Sociali, coinvolgendo anche il Dipartimento Infermieristico Ostetrico ed il Dipartimento delle Professioni tecnico sanitarie e prevede tre fasi: una iniziale preparatoria con attività propedeutiche, il periodo di navigazione (imbarco) e una fase conclusiva di rielaborazione e consolidamento dell’esperienza. Ogni fase prevede interventi mirati al gruppo di ragazzi e alle loro famiglie guidate da un’equipe multidisciplinare di neuropsichiatri, psicologi, infermieri, assistenti sociali ed educatori professionali della Azienda USL Toscana Centro.
Dal 2007, per iniziativa della Fondazione “Tender to Nave Italia”, in collaborazione con la Marina Militare e con il sostegno di numerosi sostenitori, il brigantino di proprietà della Fondazione — che batte bandiera della Marina Italiana ed è condotto da un equipaggio militare — promuove attivamente questa iniziativa.
La sinergia tra i programmi terapeutici realizzati a terra e quelli condotti a bordo del brigantino rappresenta un elemento essenziale del percorso. L’esperienza di navigazione costituisce infatti un momento centrale dell’intervento, offrendo un contesto dinamico e stimolante, coerente con un approccio terapeutico orientato agli interventi outdoor. In questo ambiente intensivo si concentrano alcuni degli obiettivi chiave del trattamento, finalizzati al miglioramento del benessere psico-fisico e alla promozione del processo di cura
“ Attraverso l’adozione di un modello terapeutico-riabilitativo innovativo, il progetto si propone di favorire un effettivo potenziamento dell’empowerment individuale, delle competenze sociali e relazionali, delle autonomie personali e decisionali, nonché della resilienza, sia individuale che di gruppo. La finalità è promuovere il coinvolgimento attivo degli adolescenti nel proprio percorso di cura ” – dichiara il dott. Alessio De Ciantis, Neuropsichiatra Infantile e Responsabile del progetto.
“ Tra gli obiettivi prioritari del progetto vi è la de-stigmatizzazione del disagio psichico, al fine di favorire la creazione di un ambiente terapeutico autenticamente inclusivo, capace di ridurre l’impatto dei pregiudizi, promuovere l’integrazione sociale e fornire strumenti efficaci per affrontare in modo costruttivo le difficoltà che si trovano a fronteggiare i nostri adolescenti” – aggiunge la dott.ssa Stefania Rossi, Assistente Sociale del Dipartimento di Servizio Sociale e Vice Responsabile del progetto.
Il Direttore Generale dell’Azienda USL Toscana Centro, Ing. Valerio Mari, esprime i propri auguri ai giovani partecipanti in procinto di intraprendere questa esperienza e formula un sentito ringraziamento agli operatori che, con professionalità e dedizione, ne hanno reso possibile la realizzazione. Il progetto costituisce un’importante occasione di intervento terapeutico e riabilitativo, destinata ad arricchire in modo significativo il percorso di cura degli adolescenti coinvolti.
Daniela Ponticelli