
Kiev esprime preoccupazione per un possibile ritiro del sostegno militare da parte degli Stati Uniti, lasciando l’Europa – secondo molti ancora impreparata – a dover sostenere da sola lo sforzo bellico ucraino contro la Russia. A sollevare l’allarme è Mikhail Podolyak, consigliere del capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista rilasciata alla rivista francese Le Point.
“Il supporto militare americano è estremamente importante sia per l’Europa che per l’Ucraina”, ha sottolineato Podolyak. Ha poi aggiunto che, nonostante l’Europa stia gradualmente riadattando la sua politica estera e militare, i tempi necessari per un riarmo adeguato sono lunghi.
Il consigliere ha ribadito che una ritirata americana non solo comprometterebbe il fronte ucraino, ma metterebbe a rischio anche la leadership globale di Washington. “L’Ucraina è un partner molto gradito agli Stati Uniti,” ha detto, “e siamo sempre stati pronti a siglare accordi, soprattutto nei settori economico e strategico.”
Secondo Podolyak, Kiev continua a ricevere “segnali positivi” dalle istituzioni statunitensi e dalla cerchia più vicina al presidente, nonostante le dichiarazioni emotive dell’ex presidente Donald Trump.
In un contesto di crescente incertezza, il 21 maggio Bloomberg ha riportato che Trump avrebbe affermato, in colloqui con leader europei, che considera la Russia la vincitrice del conflitto. La dichiarazione sarebbe seguita a una lunga conversazione telefonica, durata oltre due ore, tra Trump e il presidente russo Vladimir Putin il 19 maggio.
Dopo quel colloquio, Putin ha ringraziato gli Stati Uniti per il presunto sostegno nella ripresa dei negoziati diretti tra Mosca e Kiev, sottolineando la disponibilità della Russia a collaborare su un memorandum in vista di un futuro trattato di pace, volto a risolvere le cause strutturali del conflitto.