
(AGENPARL) – Thu 22 May 2025 **Ragghianti, Giani: “Un impegno civile che ne fa uno dei grandi toscani
del XX secolo”**
Presentato il Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, il volume “Scritti
politici 1942-1986” a cura di Andrea Becherucci, pubblicato dalle Edizioni
Fondazione Ragghianti Studi sull’Arte
/Scritto da Redazione, giovedì 22 maggio 2025 alle 19:09/
La Toscana ha reso omaggio oggi all’impegno civile e al lavoro
intellettuale di Carlo Ludovico Ragghianti, presentando il volume “Scritti
politici 1942-1986” a cura di Andrea Becherucci, pubblicato dalle Edizioni
Fondazione Ragghianti Studi sull’Arte.
Alla presentazione ha partecipato, insieme al curatore, il presidente della
Regione Eugenio Giani. Con lui, Alberto Fontana, presidente della
Fondazione Ragghianti ETS di Lucca, il direttore della stessa Fondazione
Paolo Bolpagni, Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Fratelli
Rosselli di Firenze e il professore ordinario di Storia dell’Arte presso
l’Università per Stranieri di Perugia Michele Dantini.
“Carlo Ludovico Ragghianti non era solo un grande intellettuale, ma anche
un uomo profondamente impegnato nel suo tempo, con una forte coscienza
politica – ha detto il presidente Eugenio Giani – Ha avuto un ruolo molto
importante dunque non solo come storico, critico e teorico dell’arte, ma
anche come figura impegnata nel campo della politica. E quando parliamo di
lui non posso non fare riferimento al Pegaso, simbolo della Toscana, che
non a caso quell’11 agosto del 1944 Ragghianti, in qualità di presidente
del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale (CTLN) propose come simbolo
ufficiale dell’organizzazione, contribuendo a renderlo un’icona della
Resistenza toscana. Nel Pegaso vide l’immagine ideale per rappresentare la
lotta contro la tirannia e il fascismo. Un’icona di libertà e speranza che
poi ha fatto adottare il Pegaso nel 1975 come stemma della Regione Toscana,
a testimonianza della continuità tra la lotta di Liberazione e la
costruzione della nuova Repubblica Italiana. La sua idea di dovere e
impegno per la libertà e la giustizia e l’eticità che vedeva nel lavoro
intellettuale, sono aspetti fondamentali per capire il suo contributo
all’Italia del XX secolo. La pubblicazione dei suoi scritti politici, che
coprono un lungo arco temporale dal 1942 al 1986, aiuta a valorizzare
questa parte della sua attività, spesso meno conosciuta, ma che è
essenziale per comprendere il suo peso storico e il senso della sua forza
che ne fa uno dei grandi toscani del XX secolo”.
“Ragghianti – ha detto Spini – ha scritto una pagina importante nella
storia d’Italia. Esponente del Partito d’Azione, è stato il presidente del
Comitato toscano di Liberazione Nazionale (Ctln) e attraverso il Corridoio
Vasariano ha portato agli Alleati la notizia che Firenze sarebbe insorta
per liberarsi dall’occupazione nazifascista. Dopo essere stato
sottosegretario alle Belle Arti nel governo di Ferruccio Parri, ha svolto
per tutto il secondo dopoguerra il suo ruolo di grande storico dell’arte,
ma ha esercitato altresì una funzione civile e politica di grande rilievo
come testimoniano i suoi scritti politici che abbiamo presentato”.