
(AGENPARL) – Wed 21 May 2025 https://www.aduc.it/articolo/caccia+si+no+non+ci+sono+mezze+misure_39247.php
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Caccia Sì o No. Non ci sono mezze misure
A tre anni dell’inserimento in Costituzione della tutela degli animali – art.9 – è in dirittura d’arrivo un disegno di legge del governo sulla caccia per attualizzare la situazione (1). Secondo le denunce di associazioni ambientaliste ed animaliste e di alcuni parlamentari, si tratterebbe di un peggioramento della situazione, con maggiori poteri ai cacciatori, legalizzazione di alcune forme di bracconaggio, estensione di periodi e orari di caccia (di notte e sulle spiagge), etc.
Insomma, l’abituale “tira e molla” tra due diverse concezioni del cosiddetto benessere animale:
– da una parte legislatori e governanti in cerca di consenso tra gruppi di cacciatori e aziende che producono (armi e non solo) tutto ciò che serve a meglio usare e consumare;
– dall’altra associazioni che, siccome si può sparare agli animali un po’ meno di quanto vorrebbero i cacciatori, si sentono appagate nella missione di difesa degli animali e – come si dice oggi per sembrare illuminati – della biodiversità.
“Tira e molla” coronato dai pro-caccia che, mediamente assertori dell’inviolabilità della proprietà privata, se ne dimenticano quando si tratta di autorizzare i cacciatori ad ignorarla.
La nostra Costituzione, quindi, tutelerebbe gli animali, ma non la loro vita. Di cui siamo padroni, non per il sostentamento della specie umana che (opinabile al 100%) abbisogna di uccidere animali per nutrirsi, ma per consentire una sorta di sport che premia chi ammazza animali.
Ci domandiamo dove sono coerenza e utilità, visto che l’Italia è il Paese tra i più impegnati per l’abolizione della pena di morte nel mondo. Certo, quest’ultima è per gli umani e non per gli animali… ma dov’è la differenza tra mammiferi umani e mammiferi animali visto che ci riempiamo la bocca di biodiversità ed equilibrio, e scegliamo (i nazismi passati e attuali gridano vendetta) di non ammazzare gli umani ma solo gli animali? Le risposte sarebbero varie e soggette a molti confronti: comodità, religioni, abitudini, economie, etc. Validità di queste risposte che prima o poi dovrà essere affrontata, andando oltre le suicide propagande dei potenti di turno concentrati solo su se stessi e terrorizzati dalla propria morte.
La questione della caccia è diventata prettamente politica. Ognuno tira verso i propri interessi, fregandosene di un contesto che dice che, senza tutelare gli interessi di tutti (qui sì, biodiversità, cioè tutti gli attori della natura), ci si autodistrugge.
Ecco come il cerchio si chiude:
– pro-caccia per i cacciatori accettando limitazioni che cambiano in base al potere che riescono a controllare,
-anti-caccia che si “accontentano” di limitazioni che – più o meno consapevolmente – danno aria alla loro esistenza.
Non viviamo in un mondo di “Hunger games” (2). Si tratta solo di essere franchi e sereni con se stessi: deve continuare ad essere lecito ammazzare gli animali per sport? Sì o No, c’è poco da discutere! I risultati intermedi cosiddetti anti-caccia sono solo alibi autoreferenziali.
1 – https://www.ilsole24ore.com/art/caccia-governo-cambia-regole-armi-giorni-sospensione-tutte-novita-AHrvWXq
2 – https://it.wikipedia.org/wiki/Hunger_Games_(film)
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
URL: http://www.aduc.it
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