
Il presidente argentino Javier Milei ha accolto con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV, condividendo sui social media un’immagine generata dall’intelligenza artificiale che ritrae un leone vestito da pontefice. “Le forze del cielo hanno espresso il loro verdetto in modo molto chiaro e sonoro. Basta con le parole, Vostro Onore. Fin.” ha scritto Milei, interpretando simbolicamente la nomina del nuovo pontefice come un segno favorevole per il suo governo e per il movimento libertario che rappresenta.
Il leone, divenuto ormai icona del partito La Libertad Avanza, è spesso impiegato da Milei come emblema della sua identità politica: un richiamo alla frase pronunciata durante la sua campagna elettorale, “Non sono venuto per guidare gli agnelli, sono venuto per risvegliare i leoni”. L’immagine papale condivisa è dunque carica di significato, associando la figura di Papa Leone XIV a una sorta di consacrazione spirituale del percorso di Milei.
L’elezione di Leone XIV – nome papale scelto da Robert Francis Prevost Martinez, ex cardinale statunitense di origine ispanica – è stata accolta con particolare attenzione in Argentina, patria del defunto Papa Francesco. A differenza del suo predecessore, Leone XIV non ha legami diretti con il Paese sudamericano, ma proviene da Chicago e ha servito a lungo in Perù come vescovo di Chiclayo.
Milei ha condiviso anche un’altra immagine con la didascalia: “Nell’era Milei, il nome del nuovo papa è LEONE. Siamo predestinati. FORZA ARGENTINA, CAVOLO!”. Il tono ironico e trionfale ha fatto il giro della rete, alimentando dibattiti e reazioni, mentre l’immaginario del leone continua a essere centrale nella narrazione pubblica del presidente.
La sua relazione con Papa Francesco è stata complessa. In passato, Milei ha duramente criticato il pontefice argentino, definendolo un “imbecille” e “il rappresentante del maligno sulla Terra”, accusandolo di sostenere la giustizia sociale, da lui considerata “un furto” e “un peccato capitale”. Tuttavia, dopo la sua elezione alla presidenza, i rapporti si sono distesi e nel febbraio 2024 Milei e Papa Francesco si sono incontrati in Vaticano in un momento simbolico di riconciliazione.
Alla morte di Francesco nell’aprile 2025, Milei ha proclamato sette giorni di lutto nazionale, rendendo omaggio alla figura del pontefice con parole di rispetto e umiltà. “Nonostante le nostre differenze, oggi minime, poterlo incontrare nella sua grazia e saggezza è stato per me un vero onore”, aveva dichiarato il presidente argentino.
Anche l’ex presidente americano Donald Trump ha celebrato l’elezione di Papa Leone XIV, sottolineando con orgoglio che è il primo papa nato negli Stati Uniti. “Che emozione, e che grande onore per il nostro Paese. Non vedo l’ora di incontrare Papa Leone XIV. Sarà un momento molto significativo!” ha scritto Trump in un messaggio ufficiale.
Tra religione, simbolismo e politica, Milei continua a costruire la sua narrazione iconica, in cui l’intelligenza artificiale diventa uno strumento al servizio del messaggio politico e spirituale, in un contesto internazionale sempre più segnato dalla comunicazione digitale e dall’uso strategico dei simboli.
