
(AGENPARL) – Fri 09 May 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 09/05/2025, ore 12:07
Nota ai media!
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Link foto (Consiglio provinciale di Bolzano/Werth) — I lavori del plenum vengono trasmessi in diretta sulla homepage http://www.consiglio-bz.org e sul canale YouTube del Consiglio provinciale. Su quest’ultimo è possibile interrompere lo streaming per rivedere i passaggi precedenti, in caso di interesse a specifici interventi. Alla pagina web http://www.consiglio-bz.org/it/filmati-delle-sedute-del-consiglio è disponibile invece, di norma dal giorno successivo alle riprese, una riproduzione strutturata delle stesse, con la possibilità di cercare e selezionare la discussione su un determinato atto e gli interventi dei singoli consiglieri/delle singole consigliere
Consiglio
Lavori Consiglio: Consultori familiari, discussione generale
**Il prosieguo della discussione generale sul disegno di legge provinciale n. 38/25: Consultori familiari in Alto Adige. Avviata la discussione articolata. **
(In osservazione delle disposizioni sulla par condicio (articolo 9 della legge 22 febbraio 2000, n. 28) in vigore in vista degli eventuali ballottaggi conseguenti alle elezioni amministrative (18 maggio), nonché dei prossimi referenda popolari abrogativi (8-9 giugno), e a fronte delle relative indicazioni dell’Agcom, i comunicati stampa sui lavori del plenum saranno redatti in modo da assicurare imparzialità relativamente ai ballottaggi, evitando i nomi dei candidati o delle candidate, e senza riferimenti ai temi dei referenda abrogativi.)
Ijn apertura della seduta di questa mattina del Consiglio provinciale di Bolzano, Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto di convocare una seduta dei capigruppo per confrontarsi su un comportamento inappropriato da parte di un consigliere della SVP durante la discussione in aula della riforma sull’autonomia, in presenza del Console generale austriaco.
Dopo l’interruzione, è ripresa la discussione generale sul Consultori familiari in Alto Adige (presentato dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore Messner), iniziata .
Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha ricordato che la vecchia legge risale al 1978, quando la pillola contraccettiva aveva una dose ormonale venti volte superiore. I consultori familiari, ha detto, sono istituzioni apprezzate e svolgono un ruolo importante soprattutto per le donne. Positivo è che la consulenza diventi più burocratica, tuttavia andrebbe introdotta la contraccezione gratuita, se non per tutte le età almeno per le giovani donne, nella fase in cui si affacciano alla vita sessuale: hanno bisogno di tutela dalle malattie e da gravidanze indesiderate. La spirale è più economica, e il preservativo tutela dalle malattie sessualmente trasmissibili, ma in questo caso è l’uomo che se ne occupa, e questo non sempre avviene. È la donna che deve decidere come proteggersi. Ha quindi ricordato di aver ritirato un disegno di legge sulla contraccezione gratuita e annunciato un emendamento in merito. La misura costerebbe circa 1 milione € l’anno – per fare un confronto, la pubblicità per lo speck IDM è costata 750.000 € l’anno, un singolo km di strada 100.000.
Waltraud Deeg (SVP) ha rilevato che le condizioni delle famiglie e generali sono cambiate dai tempi della legge originaria. La legge del 1975 puntava soprattutto su consulenza psicologica e informazione su temi che allora erano tabù. I consultori offrono oggi meno ideologia e più servizi altamente qualificati grazie alla presenza di professionisti. Bene è che ci siano diverse possibilità di finanziamento, tramite i canali sociale, sanità e dell’Agenzia per la famiglia, con attenzione alla prevenzione, che ha senso solo se è rapida. Ci sono consultori specializzati in attività diverse: l’obiettivo della norma sarebbe di creare servizi più omogenei e ampliarli. le famiglie hanno bisogno di sicurezza finanziaria e della casa, di servizi di assistenza estiva, ma soprattutto hanno bisogno di servizi che le sostengano quando necessario. Un grazie va all’ass. Messner per la proposta.
Maria Elisabeth Rieder (Team K) ha evidenziato che i consultori negli anni sono diventati un riferimento molto importante: è importante che ci siano le risorse per servizi a bassa soglia. la legge introduce aggiornamenti necessari per tenere conto dei cambiamenti, in primis all’articolo 2 che ne elenca i compiti. A questo proposito, intende chiarire che secondo lei ogni donna ha diritto di decidere autonomamente cosa fare con il proprio corpo; nel caso di gravidanza, sia che decida interromperla sia che decida di continuarla, deve essere garantita l’assistenza sanitaria. Tutt’altro tema è l’adozione, che non c’entra nulla. Il disegno di legge riguarda i consultori pubblici e consultori gestiti da associazioni, con accesso a bassa soglia. Positivo è che l’assistenza psicoterapeutica sia di nuovo prevista, cosa che era richiesta dai consultori stessi. Un tema importante è la retribuzione di chi vi opera, soprattutto nel caso di gestori privati: 137 firmatari di una lettera aperta agli assessori Messner e Pamer hanno criticato la limitatezza dei mezzi messi a disposizione a questo scopo, segnalando che dal 2019 gli stipendi non sono stati più adeguati all’inflazione, mentre l’Azienda sanitaria dà il 30% in piú di stipendio.
Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha ripreso la parola per chiedere in merito al modello hub & spoke se per “spoke” si intendono i centri di consulenza per le madri, il che sarebbe sbagliato.
Hannes Rabensteiner (Süd-Tiroler Freiheit) ha ricordato che in commissione si era astenuto sull’emendamento dei Verdi, perché in seguito alla discussione alla presenza di due medici aveva capito che c’erano sempre più patologie sessuali perché sono gli uomini a non ricorrere ai contraccettivi. Non bisogna quindi dare il segnale che gli uomini non se ne devono occupare. Ha poi fatto i complimenti a tutti coloro che operano nei consultori familiari, che funzionano bene. Preoccupa che dopo la pandemia le richieste di assistenza psicologica siano aumentate del 43%: questa è una sfida importante per il futuro.
Anna Scarafoni (Fratelli d’Italia) ha sostenuto che l’allargamento della presenza delle attività dei consultori familiari va incontro alle esigenze sul territorio: la legge non ha valenza politica o ideologica, ma solo ed esclusivamente sociale. Ciò che ha invece valenza solo ideologica sono le proposte della distribuzione gratuita indiscriminata della pillola anticoncezionale, che va incontro a un aspetto esclusivamente edonistico senza tenere in considerazione la precauzione e soprattutto la salute di intere generazioni: la pillola porta infatti con è controindicazioni che possono comportare gravissimi danni alla salute delle donne, pertanto va prescritta solo da un medico previe analisi, e monitorata. Le controindicazioni riguardano il sistema venoso, trombosi, problemi epatici, il possibile sviluppo di tumori al seno. Stupisce inoltre la facilitá con cui si parla dell’induzione farmacologico all’aborto: nel 2009 in questo caso era obbligatorio un ricovero di 24 ore, per affrontare le conseguenze, anche gravissime, dell’assunzione del farmaco. Non bisogna trasmettere il messaggio che certi interventi o misure si possano fare in leggerezza.
L’ass. Hubert Messner ha ringraziato per la discussione oggettiva, come era stata anche in commissione. Ha respinto l’idea che lui sia contro l’autodeterminazione delle donne: trova però che anche i giovani e gli uomini debbano occuparsi della contraccezione. ha quindi ribadito l’importanza dei consultori familiari nell’ambito dell’assistenza sanitaria territoriale. In quanto al modello hub & spoke, fa a delle norme ma risponde anche alle esigenze della popolazione: nelle strutture pubbliche ci sarebbero 5 hub, nelle pubbliche 6, e in tutto 42 consultori: in questo modo, viene garantita la presenza di 1 su 10.000 nelle zone rurali e 1 su 20.000 in quelle urbane. Gli spoke non sono consultori per le madri; lo hub deve avere tutte le figure professionali, e lo spoke viene gestito dall’hub, come verrà definito dalle norme d’attuazione. In zone con cittadini più anziani ci sarà un hub diverso a quello di zone con più giovani. In quanto ai contraccettivi, Messner si è detto favorevole a prevederne la prescrizione – non solo della pillola ma anche di altri mezzi – ma non alla distribuzione gratuita; si impegna però a introdurre un regolamento adeguato con la prossima omnibus. Si offrirá ancora assistenza psicologica e pricoterapeutica, su quetso si è anche confrontato con i consultori familiari; in quanto al finanziamento, lo copre l’Azienda sanitaria, solo in un secondo momento si dividono le parti attribuendole a Sociale e agenzia per la famiglia. In merito agli stipendi, anche i gestori privati hanno trattative proprie, e per il terzo settore sono stati messi a disposizione per il personale con la prima variazione di bilancio: anche gli strumenti sono finanziati.
Ordine del giorno:
Il Gruppo verde ha proposto un ordine del giorno al fine di incaricare la Giunta 1. di revocare il contingente orario stabilito nel tariffario per le unità di consulenza psicologica nei consultori familiari; 2. di modificare invece il tariffario in modo da demandare nuovamente al giudizio professionale degli psicologi e psicoterapeuti/delle psicologhe e psicoterapeute competenti la decisione sulla portata e la durata della consulenza psicologica, come avveniva prima dell’introduzione della nuova disciplina; 3. di prevedere nel bilancio provinciale le risorse necessarie. L’ass. Messner ha respinto la proposta, evidenziando che sono già previste determinate unità di consulenza psicologica – 3 +8+8, eventualmente ripetibili; dopodiché è richiesta la valutazione sanitaria. Oberkofler ha chiarito che l’esigenza era stata segnalata dagli psicologi dei consultori, che avevano messo in guardia anche dall’ulteriore onere burocratico. La proposta è stata respinta con 18 no e 15 sì.
Il passaggio alla discussione articolata è stato invece approvato con 33 sì (unanimità)
**MC**
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