
(AGENPARL) – Fri 09 May 2025 IN LIBRERIA
ALPINI RIBELLI
STUDI STORICI SULLE PENNE NERE NELLA RESISTENZA
1943-1945
IL SAGGIO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI CHE PER LA PRIMA VOLTA METTE IN LUCE IL RUOLO DELLE PENNE NERE NELLA LOTTA DI LIBERAZIONE
Sessantadue Medaglie d’oro al valore della Resistenza sono state concesse ad alpini. Un contributo rilevante quello delle penne nere alla lotta di liberazione: rilevante ma poco conosciuto e sinora mai oggetto di uno studio organico.
Nell’80° anniversario della Liberazione ha rimediato l’Associazione Nazionale Alpini che ha voluto la realizzazione del volume “Alpini ribelli. Studi storici sulle Penne nere nella Resistenza 1943-1945” (Mursia, pagg. 360, Euro 18,00).
Il libro è stato presentato in occasione della 96a Adunata Nazionale degli alpini a Palazzo Gromo di Biella: presenti gli autori Rolando Anni, Alberto Leoni e Filippo Masina (mentre il quarto, Stefano Contini, era assente per un imprevisto).
Oltre ai curatori del testo sono intervenuti il presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero, la presidente della Casa editrice Fiorenza Mursia e il capo di Stato Maggiore delle Truppe Alpine gen. Alberto Vezzoli.
Il libro tratta pagine di storia sinora poco conosciute e mai studiate organicamente. Dopo l’8 settembre 1943 migliaia di militari entrarono nelle file della Resistenza: molti di loro erano alpini, che si rivelarono particolarmente adatti alla guerriglia soprattutto in montagna. Alcune tra le più importanti formazioni furono organizzate e composte in misura importante dalle penne nere: le bande di Giustizia e Libertà in Piemonte, le Fiamme Verdi in Lombardia, le divisioni Osoppo in Friuli, le brigate Julia in Emilia, la divisione Garibaldi in Jugoslavia, e altre ancora. Sino a oggi, tuttavia, era mancato uno studio specificamente dedicato al contributo degli alpini nella Resistenza. Alpini ribelli intende dunque iniziare un percorso di ricerca per colmare un vuoto, concentrandosi sull’apporto delle Penne Nere nelle vicende del 1943-45 nelle diverse regioni e teatri di guerra: un approccio scientifico, scevro di ogni aspetto ideologico, con una franchezza e una sincerità che non sono scontate anche ad ottant’anni di distanza.
Per informazioni:
-Copertina in jpg del libro