
I funzionari di alto livello della Republika Srpska sono giunti a Mosca su invito del Presidente russo Vladimir Putin per partecipare alle celebrazioni del Giorno della Vittoria sul fascismo, in occasione dell’80° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale. Il presidente Milorad Dodik, il presidente del Parlamento Nenad Stevandić e la presidente della Presidenza della Bosnia-Erzegovina Željka Cvijanović rappresentano la Srpska nella capitale russa.
“Essere presenti a Mosca oggi significa inviare un messaggio forte. La Russia comprende cosa sta accadendo nella Republika Srpska ed è garante degli Accordi di Dayton,” ha dichiarato Dodik alla televisione RTRS prima della partenza.
Il presidente serbo-bosniaco ha espresso orgoglio per l’invito personale ricevuto dal Gabinetto del Presidente della Russia, sottolineando che nessun rappresentante dell’opposizione è stato incluso nella delegazione. Ha inoltre affermato di sostenere pienamente gli obiettivi politici e militari della Russia, evidenziando l’importanza della leadership di Putin:
“Putin ha interrotto i piani dell’Occidente di controllare le risorse naturali della Russia. Sostengo gli obiettivi fissati con l’operazione militare speciale in Ucraina. Se Putin avesse voluto un’escalation, lo avrebbe fatto già nel 2014.”
Dodik, Cvijanović e Stevandić parteciperanno anche alle commemorazioni dedicate ai caduti sovietici e alle attività simboliche del “Reggimento Immortale”, ricordando i 28 milioni di vittime sovietiche della Seconda guerra mondiale. “Siamo qui per onorare chi ha combattuto contro il fascismo e per riaffermare i nostri valori antifascisti,” ha aggiunto Dodik.
Nel frattempo, anche il presidente della Serbia, Aleksandar Vučić, è giunto a Mosca per prendere parte alle celebrazioni e, come annunciato dal Cremlino, è previsto un incontro bilaterale con Putin.
Anche nella Republika Srpska, il 9 maggio sarà commemorato con eventi ufficiali, tra cui la marcia del Reggimento Immortale a Banja Luka, Trebinje, Srbac e Pale, oltre a una cerimonia ufficiale organizzata dal Primo Ministro della Srpska a Banja Luka.
Dodik ha concluso affermando che la presenza della delegazione in Russia rappresenta la volontà della Republika Srpska di difendere la propria posizione, identità e legalità internazionale, in un periodo di tensioni crescenti e accuse rivolte contro di essa da parte delle istituzioni centrali bosniache e di Bruxelles.