
La crescita economica dell’Eurozona rallenta ad aprile, segnalando una ripresa fragile
L’economia dell’Eurozona ha registrato una crescita ad aprile, ma a un ritmo più lento rispetto ai mesi precedenti, segnalando una debolezza persistente nella domanda e una recessione nel settore dei servizi, che continua a rimanere il motore trainante dell’economia. Secondo il sondaggio di Standard & Poor’s Global, l’indice composito dei responsabili degli acquisti (PMI) dell’Eurozona è sceso a 50,4 ad aprile, in calo rispetto al 50,9 di marzo. Questo valore resta appena sopra la soglia critica di 50, che separa la crescita dalla contrazione.
Un rallentamento preoccupante
“La crescita economica nell’Eurozona ha rallentato all’inizio del secondo trimestre, dopo una ripresa registrata nei primi tre mesi dell’anno. Il settore dei servizi, che rappresenta un fattore chiave dell’economia, ha praticamente stagnato ad aprile”, ha dichiarato Cirrus de la Rubia, capo economista della Commerzbank di Amburgo. Questo rallentamento è un chiaro segnale che la ripresa economica della regione rimane fragile e incerta.
L’indice PMI del settore dei servizi è sceso a 50,1 ad aprile, il valore più basso degli ultimi cinque mesi, rispetto al 51 di marzo. Questo indicatore riflette una moderata espansione, ma la flessione si fa sentire con forza tra le imprese del settore, che vedono un calo nell’ottimismo. L’indice delle aspettative aziendali, infatti, è sceso da 57,8 a 55,1, il livello più basso dal 2022, mostrando una preoccupante diminuzione nella fiducia per il futuro.
Domanda debole e calo degli ordini
L’indice complessivo della domanda è diminuito per l’undicesimo mese consecutivo, con un tasso di contrazione che è risultato più rapido rispetto a marzo. La debolezza nella domanda ha colpito sia i produttori che i fornitori di servizi, che hanno registrato vendite più deboli. A segnare ulteriori difficoltà, anche gli ordini all’esportazione hanno registrato una flessione al ritmo più lento degli ultimi tre anni, un dato che potrebbe suggerire un raffreddamento della domanda internazionale.
Una visione meno ottimista per il futuro
Nonostante i segnali di crescita nel primo trimestre, il rallentamento registrato ad aprile solleva preoccupazioni per l’outlook dell’economia dell’Eurozona nei prossimi mesi. La persistente debolezza della domanda e il calo dell’ottimismo tra le aziende suggeriscono che la ripresa economica della regione potrebbe essere più fragile e prolungata del previsto. Gli analisti prevedono che, con l’incertezza globale in aumento, l’economia europea potrebbe faticare a mantenere una traiettoria di crescita stabile senza un supporto adeguato.