
(AGENPARL) – Tue 06 May 2025 Fausto e Iaio, Barbera (Prc): “Speriamo che dopo 47 anni di omertà emerga
finalmente la verità”
“Apprendiamo con soddisfazione la notizia che la Procura di Milano ha
deciso di riaprire le indagini sull’omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo
Iaio, due giovani militanti di sinistra barbaramente uccisi nel 1978.
Questo atto di giustizia non solo solleva la speranza di fare finalmente
luce su un caso irrisolto, ma ci ricorda anche un periodo cruciale della
storia del nostro paese: gli anni ’70. In quegli anni, l’Italia viveva una
fortissima polarizzazione politica. Da una parte, le forze democratiche e
progressiste lottavano per difendere e ampliare le conquiste sociali
ottenute con la Resistenza e la Costituzione del ’48, mentre dall’altra
parte forze reazionarie e neofasciste, spesso legate a settori della delle
istituzioni, cercavano di distruggere queste conquiste per riportare il Paese
a un passato autoritario. La violenza politica, il terrorismo nero e gli
attacchi sistematici ai militanti di sinistra facevano parte di un
tentativo di destabilizzare l’ordine democratico e fermare la spinta per
una società più giusta e uguale. Fausto e Iaio, con la loro militanza per i
diritti civili e sociali, sono stati vittime di questo clima di violenza e
di intimidazione. La loro morte non è solo un crimine da condannare, ma un
simbolo della lotta per un mondo migliore che continua a essere portato
avanti da tutti coloro che si battono contro le forze che vogliono
cancellare la nostra democrazia. La riapertura delle indagini è una buona
notizia e deve essere vista come un primo passo verso la verità e la
giustizia, perché la memoria di Fausto e Iaio non può essere cancellata e
le loro lotte non devono essere dimenticate. Chiediamo che le istituzioni
facciano tutto il necessario per accertare la verità, individuare i
responsabili e rendere giustizia alle vittime di quella stagione di
terrore. La giustizia e la verità non hanno scadenze. Continueremo a
battersi perchè il sacrificio di Fausto e Iaio non sia vano e che la
memoria di quegli anni non venga riscritta dai nemici della democrazia e
dei diritti sociali. Oggi come allora, la lotta per la giustizia sociale e
la libertà continua”.
Lo dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione Nazionale di
Rifondazione Comunista.