
(AGENPARL) – Tue 06 May 2025 L’Aula di Palazzo Cesaroni approva la mozione Proietti – Filipponi (Pd)
(Acs) Perugia, 6 maggio 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha
approvato con il voto unanime degli 11 consiglieri presenti, la mozione
presentata da Maria Grazia Proietti e Francesco Filipponi (Pd) che chiede di
“ribadire l’adesione della Regione Umbria ai principi del Manifesto di
Ventotene e la ferma contrarietà alla sua banalizzazione e
strumentalizzazione antieuropeista”.
L’atto illustrato in Aula dalla prima firmataria impegna la Giunta di
Palazzo Donini a “ribadire ufficialmente la piena adesione della Regione
Umbria ai principi contenuti nel Manifesto di Ventotene, dichiarando con
forza la contrarietà a ogni tentativo di banalizzare o strumentalizzare in
chiave anti europeista un documento che costituisce un riferimento
irrinunciabile per un’Europa democratica e solidale. Valorizzare la Festa
dell’Europa del 9 maggio con iniziative istituzionali, culturali e
divulgative volte a celebrare e far comprendere il ruolo strategico
dell’Europa per le regioni e i territori, favorendo la conoscenza e la
consapevolezza presso le comunità locali umbre del progetto europeo, della
politica di coesione dell’Unione europea e dell’importanza del livello locale
e regionale per una buona governance europea. Promuovere, per quanto di
competenza regionale, azioni informative e divulgative volte a diffondere tra
i cittadini, e in particolare tra le giovani generazioni e nelle scuole, la
conoscenza del Manifesto di Ventotene quale documento fondante del
federalismo democratico, della pace e della solidarietà tra le nazioni
europee, contribuendo così a rafforzare una solida e diffusa cultura
europeista nella nostra regione”.
“Il 19 marzo 2025 alla Camera dei Deputati – ha ricordato Proietti – la
presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, in vista del Consiglio
europeo del 20 e 21 marzo, ha fatto esplicito riferimento al Manifesto di
Ventotene, testo fondamentale del federalismo europeo, dichiarando
apertamente che il modello di integrazione europea proposto in tale documento
risulta incompatibile con la propria visione politica e culturale
dell’Europa. Durante il proprio intervento, la Presidente Meloni ha citato
alcuni passaggi del Manifesto con chiaro intento polemico, banalizzandone i
contenuti e prendendone le distanze, specie riguardo ai principi di
trasformazione sociale e federalismo democratico. Il Manifesto di Ventotene,
nome con cui è noto il documento ‘Per un’Europa libera e unita –
Progetto di un manifesto’ è stato scritto nel 1941 dagli antifascisti
Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi mentre erano al confino sull’isola del
mar Tirreno in quanto oppositori del regime e costituisce uno dei principali
riferimenti teorici e ideali del processo d’integrazione europea, in
particolare per i valori antifascisti, democratici e di solidarietà tra i
popoli europei che incarna. Gli storici considerano in modo unanime il
Manifesto uno degli scritti fondamentali dell’europeismo moderno che hanno
posto le basi dell’Europa unita, avendola immaginata in senso federale già
allora, in piena Seconda Guerra Mondiale. Esso rappresenta ancor oggi un
imprescindibile punto di riferimento per un’Europa unita, democratica e
solidale, capace di superare divisioni e nazionalismi, promuovendo pace,
libertà e cooperazione internazionale”.
Bianca Maria Tagliaferri (Pp – Ud): “Condivido ogni parola
dell’intervento che mi ha preceduto. Questo periodo della nostra storia
recente è la parte di storia che hanno vissuto i nostri nonni e i nostri
padri, resistendo al totalitarismo e scrivendo già nel 1941, prima
dell’inizio dell’opposizione al nazifascismo, una delle pagine più alte
della storia democratica e civile. Una pagina che è stata di ispirazione per
la Costituzione e per il voto del 1979, quando per la prima volta abbiamo
votato per l’Europa”.
Fabrizio Ricci (Avs): “Ringrazio la consigliera Proietti per aver portato
questo tema in Aula, consentendoci di riaffermare la nostra posizione
rispetto al Manifesto di Ventotene e all’antifascismo, che sono valori alla
base della nostra Costituzione e del nostro Statuto regionale. Ciò è
importante anche alla luce dei tentativi della destra di mettere in
discussione e di mistificare tra chi stava dalla parte giusta della storia e
chi invece da quella innegabilmente sbagliata. Ventotene rappresenta un
patrimonio che non può essere messo in discussione”. MP/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80153