
(AGENPARL) – Wed 30 April 2025 PUBBLICATO “LE DUE BARI 2025”: OGGI LA PRESENTAZIONE
DELLA NUOVA EDIZIONE DEL BANDO PER IL SOSTEGNO ALLO SPETTACOLO DAL VIVO NELLE AREE PERIFERICHE DELLA CITTÀÈ online da questa mattina, sul sito istituzionale del Comune, il nuovo bando “Le due Bari 2025”, rivolto agli operatori culturali e finalizzato alla realizzazione di progettualità di spettacolo dal vivo (teatro, musica, danza, circo e spettacolo viaggiante) nelle aree periferiche del territorio urbano (individuate come Aree Bersaglio: https://sit.egov.ba.it/it/map/bari/qdjango/349), anche con il supporto e l’accompagnamento di attività laboratoriali e di guida alla formazione del pubblico, nel periodo compreso tra il 1° luglio e il 30 settembre 2025.
Potranno presentare proposta progettuale gli organismi finanziati nell’ambito del Fondo Unico per lo Spettacolo ovvero gli organismi professionali operanti nel settore dello spettacolo dal vivo da almeno tre anni (come risultanti dagli oneri versati al Fondo Pensioni lavoratori dello spettacolo) che abbiano i requisiti previsti all’art. 3 dell’avviso.
A esito dell’istruttoria, affidata a una commissione a tal fine nominata, il Comune di Bari riconoscerà un contributo compreso tra un minimo di € 40.000 e un massimo di € 70.000 alle proposte di spettacolo dal vivo valutate positivamente e che avranno totalizzato un punteggio di almeno 70/100 sino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Le principali novità del bando sono state illustrate questa mattina in conferenza stampa dall’assessora comunale alle Culture alla presenza delle presidenti dei cinque Municipi cittadini, della dirigente della ripartizione Culture Luciana Cazzolla e della RUP Lisa Pietropaolo.
“Quella che presentiamo oggi è una vera propria chiamata alle arti – ha esordito l’assessora alle Culture -, che si inserisce in realtà in una visione di policentrismo urbano finalizzata a far sì che in tutti i quartieri non ci si limiti a dormire ma si viva pienamente, disponendo tanto di infrastrutture fisiche quanto di luoghi di socialità e attività immateriali, in modo che le persone possano esercitare consapevolmente il proprio diritto di cittadinanza. Per questo abbiamo voluto costruire l’avviso con i Municipi, in un lavoro strategico condiviso.
Con questo nuovo avviso, redatto alla luce dell’esperienza maturata in questi anni, torniamo a chiedere agli operatori del settore di produrre un programma culturale di spettacoli dal vivo, introducendo però alcune importanti novità. In primo luogo, abbiamo chiesto ai Municipi di indicarci alcuni luoghi dei rispettivi territori meritevoli di maggiore attenzione nell’ambito del perimetro delle aree bersaglio individuate dal bando: posto che gli operatori saranno liberi di scegliere le location, acquisiranno una premialità nel caso vogliano organizzare gli eventi nei luoghi indicati dai Municipi. La seconda novità riguarda l’accessibilità non solo dei luoghi ma anche dei contenuti del cartellone: chiediamo che una parte della proposta culturale risulti accessibile, ad esempio con l’utilizzo di interpreti LIS per le persone ipoudenti o di dispositivi, come le cuffie, per le persone affette da autismo, prevedendo a tal fine un punteggio maggiore per le proposte volte ad abbattere le barriere.
Inoltre, gli uffici hanno lavorato alla semplificazione amministrativa coordinandosi con i colleghi dei Municipi per la redazione di un vademecum che possa agevolare gli operatori nelle attività burocratiche. Inoltre, per la prima volta abbiamo inserito l’abbattimento dell’imposta dell’occupazione di suolo pubblico, passando dal 100% delle scorse edizioni al 20%, il minimo consentito.
Infine, un ultimo elemento di attenzione riguarda i laboratori, importantissimi per accompagnare i nostri concittadini alla fruizione delle attività culturali, considerato che, dai dati Istat, emerge che un italiano su due non ha mai partecipato ad un’attività culturale.
Il nostro impegno affinché questa esperienza possa crescere e rafforzarsi è di pubblicare il bando per l’edizione 2026 in grande anticipo rispetto ai tempi ordinari, in modo che la cultura possa essere il più possibile diffusa e a portata di tutti. Ringrazio la dirigente e i funzionari della ripartizione e i Municipi per lo straordinario lavoro che ci ha condotto fin qui”.Anche il sindaco è intervenuto alla conferenza stampa per un breve saluto. “Sono particolarmente contento che Paola, nel suo ruolo di assessora alle Culture, abbia deciso di lavorare alla quarta edizione de Le due Bari, una rassegna che nel tempo ha registrato un successo crescente – ha detto -. Si tratta di un dato importante perché, se parliamo di cultura come fattore di crescita della comunità, il nostro compito è quello di portarla sui territori, in particolar modo quelli che si sentono più trascurati.
Sulla base dell’esperienza maturata nelle precedenti edizioni, abbiamo cercato di calibrare meglio gli interventi e di alleggerire il peso degli adempimenti burocratici sugli operatori, ampliando al contempo l’investimento per ognuna delle iniziative proposte.
Coerentemente con l’obiettivo iniziale di questo progetto, ideato quattro anni fa da Ines Pierucci con un titolo preso in prestito da un bellissimo racconto di Pierpaolo Pasolini, dedicato proprio alla nostra città, il nostro impegno come amministrazione comunale resta quello di rendere la cultura in ogni sua forma accessibile a persone di ogni età e abilità, nella convinzione che il senso di comunità si nutra anche di occasioni di condivisione e fruizione culturale”.
“Questo progetto esprime una visione differente rispetto a quella che fino ad oggi è stata pur molto apprezzata dagli operatori culturali – ha proseguito la presidente del Municipio I -. Per quanto riguarda il nostro territorio, abbiamo voluto riservare un’attenzione maggiore ad aree normalmente trascurate dagli stessi operatori, come nel caso del giardino Mimmo Bucci, peraltro dedicato a un artista della nostra città innamorato della musica. Sono molto felice, da donna impegnata ad abbattere ogni differenza, che ci sia un’attenzione speciale verso il mondo delle disabilità e che il lavoro preparatorio abbia visto un forte coinvolgimento della commissione municipale Cultura, a riprova di un lavoro collettivo con un grande protagonismo delle donne, a cominciare dall’assessora alle Culture che ringrazio”.
“È stato molto importante mettere al centro le commissioni Cultura dei Municipi – ha sottolineato la presidente del Municipio IV -: nel nostro caso i consiglieri hanno scelto dei luoghi per la realizzazione degli eventi in base all’esperienza maturata nelle scorse edizioni, dimostrando che, come articolazioni decentrate del Comune, non abbiamo valore solo in qualità di “collante” ma possiamo esercitare una nostra indipendenza con riferimento alle scelte che ricadono nei nostri quartieri.