
(AGENPARL) – Tue 29 April 2025 Lavoro, Barbera (Prc): “Apprezzamento per le parole del Presidente
Mattarella, ma la realtà richiede azioni concrete”
“Esprimiamo apprezzamento per le parole del Presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella, che ha sottolineato come il pieno rispetto della dignità
dei lavoratori non sia stato ancora pienamente raggiunto e ha ricordato che
la sicurezza sul lavoro è una priorità per la Repubblica. Tuttavia, non
possiamo ignorare la realtà drammatica che vivono quotidianamente milioni
di lavoratori e lavoratrici nel nostro Paese. I dati Eurostat pubblicati
due giorni fa segnalano che il 9% dei lavoratori a tempo pieno in Italia è
povero, in aumento rispetto al 2023, quando erano l’8,7%. L’Italia presenta
un tasso di “working poor” quasi doppio rispetto alla Germania, ferma al
3,7%. È un dato che smentisce clamorosamente la narrazione secondo cui
avere un lavoro significherebbe automaticamente uscire dalla povertà. A ciò
si aggiunge l’allarmante aumento degli infortuni sul lavoro. Secondo i dati
diffusi da ANMIL, nel primo bimestre del 2025 le denunce di infortunio con
esito mortale sono aumentate del 16% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Inoltre, nel corso del 2024 sono stati registrati 1.090 infortuni mortali,
con una crescita del 4,7% rispetto all’anno precedente, mentre le malattie
professionali sono aumentate del 21,6%. Ogni giorno in Italia si continua a
morire di lavoro, nella sostanziale indifferenza della politica. Questi
dati dimostrano in modo inequivocabile che le politiche neoliberiste
portate avanti negli ultimi decenni hanno precarizzato il lavoro, aumentato
le disuguaglianze e messo a rischio la vita stessa di chi lavora. La
dignità del lavoro, sancita dalla nostra Costituzione, è stata
sistematicamente calpestata da riforme che hanno favorito la flessibilità,
l’abbattimento dei diritti e la corsa al ribasso nei salari e nelle
condizioni di sicurezza. È tempo di invertire la rotta. Chiediamo un piano
straordinario per l’occupazione stabile e di qualità, investimenti
strutturali nella sicurezza sui luoghi di lavoro, il rafforzamento degli
organi ispettivi e l’abolizione delle leggi che hanno reso il mercato del
lavoro un far west di precarietà e ricatto. Solo così sarà possibile
rendere effettivi i principi costituzionali e garantire a ogni lavoratore e
lavoratrice la dignità che merita. Nel frattempo, invitiamo tutte e
tutti a votare
i referendum sociali dell’8 e 9 giugno, per migliorare concretamente le
condizioni di chi vive del proprio lavoro e per iniziare a invertire quella
tendenza che ha portato allo smantellamento delle tutele conquistate dalle
lotte collettive nei decenni passati”.
Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione
Comunista.