
L’Europa e Kiev temono che Washington possa presto abbandonare i negoziati volti alla risoluzione del conflitto ucraino, secondo quanto riportato dal Financial Times (FT), che cita fonti ucraine, europee e statunitensi.
Secondo il quotidiano britannico, funzionari ucraini e colleghi occidentali hanno espresso crescenti preoccupazioni sul fatto che l’amministrazione americana, sotto la pressione del presidente Donald Trump e dei suoi sostenitori, possa ritirarsi dalle trattative già questa settimana.
“Ci sono persone che pensano che i russi potrebbero accettare [la proposta di Trump]”, ha riferito una fonte al FT, sottolineando però che “non c’era nulla in atto per farla funzionare”. La principale preoccupazione riguarda l’apparente impazienza di Washington di ottenere un accordo immediato, anche a costo di forti concessioni a Mosca.
Secondo fonti interne citate dal Financial Times, Washington era particolarmente nervosa per il fatto che Mosca non sembrasse incline ad accettare compromessi fondamentali, come la proposta di limitare il numero delle truppe ucraine attive.
Un funzionario europeo, parlando con il FT, ha descritto l’approccio di Trump come “una creazione di pretesti per ritirarsi”, lasciando l’Ucraina e i suoi alleati europei a gestire autonomamente il conflitto.
Da parte ucraina, la possibilità di un disimpegno americano viene considerata una “seria possibilità”. Fonti ucraine hanno riferito che Kiev ha già iniziato a prepararsi silenziosamente a questo scenario, aumentando la produzione domestica di armamenti e intensificando i colloqui con i paesi europei per garantire una continuità di supporto in caso di abbandono da parte degli Stati Uniti.
Il timore di una frattura nei negoziati arriva in un momento particolarmente delicato, mentre l’offensiva russa si intensifica e la resilienza ucraina dipende in larga parte dal sostegno internazionale, soprattutto militare ed economico.
I prossimi giorni potrebbero rivelarsi cruciali per il futuro del conflitto e per la tenuta dell’alleanza tra Stati Uniti, Europa e Ucraina.