
(AGENPARL) – Mon 28 April 2025 Sicurezza sul lavoro, dalla Regione un milione e mezzo per la formazione
aggiuntiva
di Redazione | 28 aprile 2025
La Regione Toscana ha stanziano recentemente ulteriori risorse per tutelare
salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. È questo l’annuncio del
presidente Eugenio Giani e dell’assessora alla formazione professionale e
al lavoro Alessandra Nardini nella Giornata Mondiale della Sicurezza e
Salute sul Lavoro (World Day for Safety and Health at Work) istituita
dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) per promuovere il
dibattito attorno al tema della prevenzione degli infortuni e delle
malattie professionali e lavoro-correlate. Presidente e assessora
illustrano il nuovo stanziamento che ammonta a un milione e mezzo di euro
ed è finalizzato a finanziare percorsi di formazione aggiuntiva per
lavoratrici e lavoratori.
Lo stanziamento costituirà la dotazione finanziaria di un avviso di
prossima uscita, previsto intorno alla metà di maggio, a cui potranno
partecipare le imprese che puntano a realizzare progetti di formazione
ulteriori rispetto a quelli obbligatoriamente previsti per legge a carico
delle datrici e dei datori di lavoro dal decreto legislativo 81/2008 e
dagli accordi Stato-Regioni del 2011.
“Investire sulla tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di
lavoro resta per noi una priorità. Interventi che promuovono informazione
e consapevolezza sono necessari per sostenere una cultura diffusa della
prevenzione – osservano il presidente Giani e l’assessora Nardini -. Il
tema purtroppo è sempre attuale. Incidenti sul lavoro, non di rado perfino
mortali, e malattie professionali non possono essere accettabili in un
Paese che voglia dirsi civile, in una Repubblica che, come ci ricorda la
nostra preziosa Costituzione antifascista, è fondata – dovrebbe essere
fondata – sul lavoro. Il lavoro deve essere dignità, vita, non può
trasformarsi in infortuni, malattie, morte”.
“Come purtroppo evidenziano spesso le cronache quotidiane – spiegano – la
cultura della salute e della sicurezza rappresenta una questione
prioritaria su cui evidentemente non si è ancora riusciti a fare
abbastanza. Non vogliamo certo scaricare tutta la responsabilità sulla
formazione, ma essa rappresenta sicuramente un aspetto importante rispetto
al quale il nostro impegno vogliamo sia massimo. Accanto a questo resta
prioritariamente il grande tema dei controlli, perché se è vero che le
norme ci sono è altrettanto vero che si deve verificare capillarmente che
siano rispettate, che nessuna vita venga sacrificata sull’altare del
profitto, come è successo nell’incidente che ha provocato la morte di
Luana d’Orazio che ricorderemo il 1 maggio a Montemurlo, e in tantissimi
altri casi. Per questo torniamo a chiedere che il Governo nazionale
prosegua l’azione di potenziamento dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro
avviata dal ex ministro del lavoro Orlando”.
“Per quanto ci riguarda, come Regione, da anni siamo impegnati nella
promozione della cultura della salute e della sicurezza fin dai banchi di
scuola, anche grazie al protocollo che abbiamo sottoscritto insieme
all’ANMIL, l’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del
Lavoro e con questo nuovo bando torniamo a finanziare percorsi di
formazione aggiuntiva rispetto a quella obbligatoria già prevista per
legge, per promuovere nelle lavoratrici e nei lavoratori la consapevolezza
rispetto ai corretti comportamenti da adottare, ai dispositivi di
protezione, alla normativa vigente, facendo insomma prevenzione, che resta
il cuore di quella strategia che concretamente può contrastare infortuni,
malattie e incidenti mortali”.
“Lo ripetiamo ancora una volta – concludono – e lo facciamo nei giorni
che precedono la Festa delle Lavoratrici e dei Lavoratori: in Toscana
vogliamo promuovere e difendere buona occupazione, ovvero occupazione di
qualità, stabile, sicura, tutelata e giustamente retribuita”.
Il bando di prossima uscita segue, un anno dopo, analoga iniziativa della
Giunta regionale che aveva visto nel 2024 un numero di domande limitato,
inferiore rispetto allo stanziamento economico previsto, e dunque ora viene
riproposto auspicando una partecipazione più nutrita e passando ad una
modalità di bando “a sportello”, dunque sempre aperto, senza scadenze,
fino ad esaurimento risorse.
L’intervento formativo dovrà essere articolato tenendo conto delle
seguenti componenti:
– formazione di tipo generale, sulla normativa vigente, su aspetti legati
alla organizzazione della sicurezza, sui concetti di rischio, danno,
prevenzione e protezione, sui diritti e doveri delle lavoratrici e dei
lavoratori, ecc.
– formazione sui rischi specifici legati al comparto cui appartengono
l’impresa, la singola lavoratrice/il singolo lavoratore e le misure
specifiche messe in atto per prevenire tali rischi, nonché sulle procedure
di sicurezza e di igiene di cui l’azienda si è dotata;
– formazione al ruolo, prevista per le datrici/ i datori di lavoro che
assumono in proprio i compiti di responsabile del servizio di prevenzione e
protezione aziendale, alle preposte/ai preposti, alle addette/ agli
adddetti e alle/ai responsabili dei servizi di prevenzione e protezione.
I progetti formativi possono essere presentati da: un’impresa da sola o in
partenariato con altre imprese, una o più agenzie formative in
partenariato di cui siano destinatarie imprese già individuate in sede di
candidatura, un partenariato tra agenzia formativa e impresa/e interessate
alla formazione delle proprie lavoratrici e dei propri lavoratori.