
(AGENPARL) – Tue 22 April 2025 Comando Provinciale Carabinieri Palermo
COMUNICATO STAMPA
Palermo, 22 aprile 2025
PARTINICO, BORGETTO E MONTELEPRE:
I CARABINIERI TROVANO IN UN GARAGE UNA PIANTAGIONE DI MARIJUANA – ARRESTATO UN
64ENNE DI PARTINICO
I Carabinieri della Compagnia di Partinico supportati dai colleghi della Compagnia di Intervento
Operativo del 12° Reggimento Sicilia, hanno eseguito un servizio finalizzato alla prevenzione
dell’illegalità diffusa e contro le violazioni al codice della strada, organizzando posti di controllo
lungo le principali arterie dei comuni di competenza.
A Borgetto, durante le attività poste in essere, i militari hanno arrestato un 64enne partinicese, già
noto alle forze dell’ordine, accusato di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze
stupefacenti. I Carabinieri all’interno di uno stabile di proprietà dell’uomo, hanno rinvenuto una
piantagione indoor, con all’interno 273 piante di marjuana ancora in fase di crescita e 20 kg di
analoga sostanza stupefacente già essiccata e pronta per il confezionamento. È stato altresì accertato
che, per il funzionamento dei vari impianti di aerazione – irrigazione ed illuminazione, l’indagato
aveva creato un allaccio abusivo diretto alla rete di E-distribuzione e, per questo motivo, è stato
deferito anche per furto di energia elettrica.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo ha convalidato l’arresto ed applicato
all’indagato la misura cautelare degli arresti domiciliari.
A Partinico un 35enne del luogo, anch’egli già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato dai
Carabinieri per detenzione ai fini di spaccio di sostante stupefacenti. Nelle pertinenze
dell’abitazione dell’indagato, grazie ad una meticolosa perquisizione, i tutori dell’ordine sono
riusciti scovare abilmente occultate 25 dosi di marjuana già pronte per la cessione, per un peso
complessivo di 143 grammi.
A Montelepre, dove sono in corso costanti e specifici servizi preventivi mirati al contrasto dei reati
predatori, i militari hanno denunciato in stato di libertà quattro palermitani di 19, 23, 24 e 26 anni,
accusati di porto ingiustificato di coltello o oggetti atti ad offendere e di possesso ingiustificato di
chiavi alterate o grimaldelli.
I militari durante un servizio di controllo del territorio espletato in ore serali, hanno notato
l’autovettura occupata dai quattro giovani transitare tra le strade del piccolo paese palermitano
decidendo di effettuare un controllo. Sin dalle prime battute, i giovani si sono mostrati nervosi,
dando delle spiegazioni alquanto elusive circa la loro presenza in loco .
L’atteggiamento assunto ha indotto nei Carabinieri, il sospetto che gli stessi, potessero nascondere
qualcosa e la successiva perquisizione, ha tolto ogni dubbio perché, i militari hanno rinvenuto nella
disponibilità dei ragazzi, vari coltelli e numerosi cacciaviti di differenti dimensioni che
verosimilmente sarebbero stati utilizzati per perpetrare dei furti.
Durante i controlli alla circolazione stradale, a Partinico un 45enne del posto è stato sorpreso alla
guida di un’autovettura, in assenza della patente di guida perché mai conseguita, venendo
denunciato in stato di libertà in quanto già recidivo della medesima violazione nel biennio.
Complessivamente lungo le principali arterie di Partinico, Borgetto e Montelepre sono state
controllate 68 vetture e 123 persone, elevando sanzioni al Codice della Strada, con contestazioni per
1.100,00 euro.
Tutta la sostanza stupefacente sequestrata in occasione delle attività dei reparti dell’Arma, è stata
inviata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale dei Carabinieri di
Palermo, per le analisi qualitative e quantitative.
Le attività di controllo continueranno anche nei prossimi giorni e nelle settimane a venire, con
l’obiettivo di prevenire e contrastare i fenomeni di criminalità diffusa.
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur
gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero
iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna
passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.