
(AGENPARL) – Sat 19 April 2025 Bonelli: emergenza climatica ignorata dal Governo per difendere interessi
lobby fossili
“Risaie e vigneti devastati dagli eventi meteo estremi, vittime e centinaia
di persone evacuate. Di fronte al disastro climatico, che comporta un
aumento – scientificamente previsto – degli eventi estremi, il governo e il
servizio pubblico televisivo continuano a ignorarne cause ed effetti. La
destra ha costruito una narrazione tossica contro le politiche sul clima
per favorire le lobby del petrolio. Non è un caso che oggi il governo
Meloni punti tutto sul gas, la fonte energetica responsabile del caro
bollette per le famiglie e degli enormi profitti per le società
energetiche”.
Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa
Verde, che prosegue:
“La destra globale attacca le politiche climatiche per un motivo semplice:
deve continuare a garantire profitti e guerre per il controllo dei
giacimenti di gas e petrolio. Trump è il maggiore produttore di GNL, mentre
Putin detiene i più grandi giacimenti di gas – 45 mila miliardi di metri
cubi – sufficienti a coprire il fabbisogno dell’Italia per i prossimi 700
anni.
Putin, Trump e la destra globale – compresa Giorgia Meloni – sono tutti
alleati nel sabotare le politiche climatiche che abbasserebbero il costo
dell’energia.
Di fronte al disastro climatico, che solo negli ultimi tre anni ha causato
danni per 26 miliardi di euro, il governo, invece di investire nella difesa
del suolo e nelle politiche ambientali, decide di aumentare le spese
militari di 11 miliardi l’anno, passando da 32 a 43 miliardi, e spreca 14
miliardi per la follia del ponte sullo Stretto di Messina.
Al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ieri ha chiesto maggiori
risorse per la sicurezza idraulica, rispondo che siamo d’accordo: potremmo
prendere i fondi destinati al ponte per costruire la più grande
infrastruttura sociale ed economica di cui l’Italia ha davvero bisogno,
ovvero la messa in sicurezza del territorio. Ma prima, Zaia dovrebbe
isolare il suo leader, Matteo Salvini, perché anche al Nord il ponte non lo
vogliono”, conclude.
UFFICIO STAMPA EUROPA VERDE