
Il presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik, ha partecipato alla cerimonia patriottica “Ne odustajemo od Srbije” (“Non rinunceremo alla Serbia”) tenutasi a Belgrado, durante la quale ha ribadito il valore centrale dell’unità nazionale e del legame indissolubile tra il popolo serbo e la Serbia.
“Il popolo serbo ha la Serbia, che oggi è la parola serba più importante. Una parola che unisce tutti i serbi, ovunque si trovino,” ha dichiarato Dodik davanti a una vasta platea di cittadini, sottolineando lo spirito di solidarietà e appartenenza che attraversa tutti i territori a maggioranza serba nei Balcani.
Dodik ha elogiato l’iniziativa come un momento di grande coesione, definendo la Serbia una “magnifica patria” e un punto di riferimento fondamentale in tempi difficili.
“Siamo qui per dimostrare unità e volontà, per preservare il nostro popolo. La Serbia deve stabilizzarsi. Siamo qui per sostenere gli sforzi del presidente Aleksandar Vučić in questi tempi instabili che il mondo sta attraversando.”
Il leader della Republika Srpska ha rimarcato l’importanza della cooperazione tra Belgrado e Banja Luka, sostenendo che una Serbia forte rappresenta un pilastro anche per la stabilità della Republika Srpska.
“La Republika Srpska è della massima importanza. Consideriamo la Serbia come la nostra patria. Vogliamo che sia forte, stabile e resistente.”
Nel suo discorso, Dodik ha più volte espresso sostegno al presidente serbo Aleksandar Vučić, attribuendogli il merito di aver restituito dignità e libertà di parola alla Republika Srpska.
“Grazie a Vučić abbiamo potuto parlare liberamente. La Serbia si sta liberando e deve continuare il suo cammino. Questo cammino è iniziato stasera. Una Serbia stabile e orientata alla volontà del suo popolo è ciò che serve oggi.”
Ha anche lanciato un monito contro le pressioni esterne e le interferenze istituzionali:
“Non abbiamo nulla contro nessuno, se non quando ci viene impedito di far funzionare le nostre istituzioni. I diritti si difendono alle urne, ed è per questo che la Serbia deve vincere.”
Il discorso si è concluso con un forte messaggio di identità e appartenenza:
“La Serbia sta acquisendo una propria dimensione e un proprio messaggio: i cittadini vogliono una Serbia libera. Lunga vita alla Republika Srpska, alla Serbia e al popolo serbo, ovunque esso si trovi.”
La cerimonia ha attirato migliaia di persone, sottolineando il peso politico e simbolico di una Serbia percepita come fulcro dell’identità nazionale serba nei Balcani.