
(AGENPARL) – Thu 10 April 2025 GENITORI IN CARTA IDENTITA’, UNTERBERGER – SCHULLIAN (SVP): CASSAZIONE METTE FINE A DISCRIMINAZIONE
“La Cassazione mette la parola fine su una vicenda durata 6 anni e che è stata fonte di sofferenza e di discriminazione per le famiglie omogenitoriali.”
Lo scrivono in una nota la Presidente del Gruppo per le Autonomie del Senato, Julia Unterberger, e il Presidente del Gruppo Misto della Camera, Manfred Schullian.
“La decisione dell’allora Ministro degli Interni Matteo Salvini di sostituire il termine neutro di genitore dai documenti di identità con quelli di padre e madre, serviva solo per dare fiato a una bassa propaganda politica.
Nessuno ha mai messo in discussione le figure maschili e femminili, il ruolo del padre o della madre, la famiglia tradizionale.
Si trattava, semplicemente, di non costruire realtà artificiose, perché quando un bambino ha due papà o due mamme, scrivere che uno dei due genitori è un padre e una madre diventa una violenza.
Si trattava, soprattutto, di tutelare l’interesse superiore dei bambini: quali conseguenze può avere sulla loro vita il fatto che lo Stato non riconosca la loro realtà familiare?
Da qui la necessità di una formula più generica come quella di genitore. Una formula che non mortifica nessuno, come stupidamente si è raccontato, ma che accoglie tutte le forme familiari e sancisce l’idea di uno Stato, di una burocrazia, al passo con le trasformazioni sociali. Quella per cui esistono tanti tipi di famiglie, che sono luoghi di bene e di amore, non di retrograde battaglie.”
ELTERNANGABE IN PERSONALAUSWEISEN, UNTERBERGER UND SCHULLIAN (SVP): KASSATIONSGERICHT BEENDET DISKRIMINIERUNG
„Das Kassationsgericht beendet eine sechs Jahre andauernde Auseinandersetzung, die für gleichgeschlechtliche Familien Leid und Diskriminierung bedeutet hat“, erklärt die Präsidentin der Autonomiegruppe im Senat, Julia Unterberger, gemeinsam mit dem Präsidenten der gemischten Fraktion der Kammer, Manfred Schullian, in einer Mitteilung.
„Die Entscheidung des damaligen Innenministers Matteo Salvini, den neutralen Begriff Elternteil in Ausweisdokumenten durch Vater und Mutter zu ersetzen, diente nur dazu, politischer Propaganda Auftrieb zu geben. Niemand hat jemals die männlichen und weiblichen Figuren, die Rolle des Vaters oder der Mutter oder die traditionelle Familie in Frage gestellt.
Es ging einfach darum, keine künstlichen Realitäten zu konstruieren und alle Familien anzuerkennen. Denn wenn ein Kind zwei Väter oder zwei Mütter hat, wäre es ungerecht, wenn diese trotzdem als Vater und Mutter aufscheinen müssen.
Es ist vor allem notwendig, das Wohl der Kinder zu schützen: Welche Folgen könnte es für ihr Leben haben, wenn der Staat ihre familiäre Realität nicht anerkennt? Daher die Notwendigkeit einer allgemeineren Formulierung wie Elternteil, die niemanden abwertet, wie fälschlicherweise behauptet wurde, sondern alle Familienformen umfasst und die Idee eines Staates festschreibt, der mit den sozialen Veränderungen Schritt hält. Eine Idee, die besagt, dass es viele Arten von Familien gibt, die Orte der Zuneigung und der Liebe sind und die rückständige Auseinandersetzungen beendet.“