
(AGENPARL) – Wed 09 April 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 09/04/2025, ore 12:01
Nota ai media!
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Consiglio
Lavori Consiglio: prelievo di lupi, Alloggi IPES per i giovani
**Mozioni di Wir Bürger e Süd-Tiroler Freiheit.**
(In osservanza delle disposizioni sulla par condicio in vigore in prossimità delle prossime elezioni amministrative (4 maggio) e dei prossimi referenda popolari abrogativi (8-9 giugno), i comunicati stampa relativi ai lavori del plenum sono redatti in forma impersonale e riassuntiva.)
I lavori del plenum del Consiglio della provincia autonoma di Bolzano sono ripresi questa mattina con la votazione per la sostituzione di un componente del Comitato provinciale per le Comunicazioni. Fratelli d’Italia aveva proposto ieri Graziano Lucchi, che è stato eletto con 15 voti. è iniziata poi la trattazione delle proposte dell’opposizione.
Con la Partecipazione della comunità venatoria altoatesina al prelievo di lupi, Wir Bürger – Noi cittadini – Nëus Zitadins ha proposto (versione emendata) (1) di invitare la Giunta provinciale e in particolare il presidente della Provincia a valutare, nell’ambito delle rispettive competenze, se oltre all’autorità forestale in futuro possano essere incaricati di effettuare i prelievi di lupi anche gli agenti venatori; e (2) di impegnare la Giunta provinciale a incaricare anche gli agenti venatori, in presenza dei requisiti necessari, di effettuare i prelievi a seguito di ordinanze di abbattimento che dovessero essere emanate in futuro. Un’efficiente protezione delle greggi deve rappresentare una parte importante della soluzione di questo problema, ha detto il presentatore, tuttavia, l’esperienza passata dimostra che le misure preventive come le recinzioni non sono in grado di fermare gli attacchi, per questo anche i rappresentanti degli Stati membri dell’UE sono ora favorevoli a facilitare in futuro l’abbattimento dei lupi abbassando il livello di protezione, passando dallo status di “stretta protezione” a quello di protezione flessibile. Dato questo andamento, la Provincia dovrebbe essere preparata ad agire in modo più efficiente e rapido. Dalla risposta data dalla Giunta all’interrogazione su temi di attualità 90-09 24 del 5/9/2024 “Prelievi di lupi”, emerge che è difficile risolvere il problema avvalendosi solo dell’autorità forestale: pertanto, bisognerebbe coinvolgere anche i circa 70 agenti venatori della Provincia di Bolzano che, in qualità di guardie giurate nel settore della caccia, nell’esercizio delle loro funzioni sono equiparati alla Polizia giudiziaria.
La Süd-Tiroler Freiheit ha evidenziato che la gestione dei lupi da parte della UE è molto lontana dalle esigenze della popolazione e degli agricoltori, e rilevato che la Svezia ha deciso diversamente, attuando prelievi ogni qualvolta la popolazione stabile aumenta. Ha sostenuto quindi la mozione.
Diversi esponenti della SVP intervenuti hanno evidenziato che c’erano molti aspetti condivisibili; il tema era relativamente nuovo e si stava cercando una soluzione adatta, considerando le diverse caratteristiche delle zone UE. Avvistamenti ci sono anche nei pressi delle cittá in ore diurne, e questo comporta un rischio per le persone. Coinvolgere gli agenti venatori è un passo concreto: essi si trovano sul posto e verificano di persona i segnali della presenza dei lupi. Va considerato che a breve ci sarà la transumanza verso le malghe. A livello UE ci sono degli sviluppi, così come a livello nazionale e autonomistico, lentamente si va verso un prelievo regolamentato ed è importante essere pronti, considerando però che i decreti sono difficili da produrre e gli abbattimenti impegnativi da eseguire: il tutto va coordinato in maniera precisa. La SVP sosteneva la mozione.
Il Partito Democratico ha ricordato di aver notato già dal 2018 che in Consiglio si discuteva molto di lupi e orsi, anche per rappresentare le esigenze degli agricoltori di montagna. Va ricordato però che la direttiva habitat si riferisce a cani e recinzioni come presupposto necessario per poi arrivare ai prelievi, altrimenti vengono accolti i ricorsi. Ha quindi fatto riferimento alla figura e al ruolo unico in Italia degli agenti venatori locali, che possono affiancare i forestali in come richiesto.
Il Team K ha riferito dei recenti investimenti dei lupi riportati dai media, evidenziando che il numero di capi aumenta; far intervenire gli agenti venatori, affiancando questo ad alte misure come la tutela delle greggi e interventi di gestione, è una buona proposta.
Anche Für Südtirol mit Widmann ha approvato la mozione, riferendo che in val di Non gli abitanti non hanno più il coraggio di andare nei boschi per via dei lupi, che poi attraverso il passo Mendola e scendono in Alto Adige. Problematica è la loro presenza in particolare per gli agricoltori e per il turismo.
La Freie Fraktion ha invitato a non risvegliare grandi aspettative nella popolazione. Gli agenti venatori agiscono professionalmente e conoscono bene le aree e le popolazioni di lupi, ma secondo l’ISPRA in Alto Adige quest’anno possono essere prelevati 2 lupi.
L’assessore competente ha ringraziato per la mozione e l’emendamento sostitutivo, e riferito di un recente incontro con il Commissario europeo all’Agricoltura da cui è emerso che le difficoltà causate dall’aumento dei grandi predatori riguardano molte zone d’Europa. Ogni giorno si avvistano lupi in Alto Adige, ed è difficile conciliare la loro presenza con quella umana; anche nelle zone turistiche è un grande problema. In Val Venosta 2 lupi hanno sbranato 40 capi, ed anche in questa occasione è stato rilevato come sarebbe preziosa la collaborazione degli agenti venatori. Il confronto con l’ISPRA è continuo; le misure di protezione vanno bene ma bisogna guardare in faccia la realtà: spesso il prelievo è l’unica possibilità. Gli incidenti avvenuti nel Burgraviato la settimana scorsa dimostrano che i lupi cercano nuovi territori; anche per questo la mozione va nella giusta direzione. Con la nuova Commissione UE, su questo tema c’è un cambio di paradigma. Il presentatore ha replicato agli interventi evidenziando tra l’altro che dava per scontato il coordinamento degli interventi, e aggiungendo che ovviamente deve prima cambiare la direttiva Habitat; si è detto convinto che in futuro anche il prelievo dei lupi sarà inserito nella legge sulla caccia. La mozione è stata approvata con 28 sì e 4 astensioni.
La Süd-Tiroler Freiheit ha quindi presentato la Alloggi Ipes per i giovani, con la quale proponeva (versione emendata) di deliberare quanto segue: 1. I comuni dovrebbero avere la possibilità di mettere temporaneamente a disposizione dei giovani fino ai 35 anni gli alloggi Ipes sfitti, per far sì che coloro che desiderano continuare a vivere nel proprio comune di provenienza possano usufruire di spazi abitativi a prezzi accessibili. A tal fine, il comune rileva il fabbisogno della popolazione e stila una graduatoria. La priorità viene data ai cittadini che già risiedono nel comune, anche se non avrebbero diritto ad un alloggio Ipes secondo i requisiti dell’edilizia sociale. L’appartamento viene messo a disposizione come “primo alloggio” per un periodo di massimo 5 anni. Il canone di locazione corrisponde al canone provinciale per il rispettivo comune. Per realizzare questa misura va inoltre applicata a livello provinciale l’attuale normativa sull’”abitare giovane”. 2. L’Istituto per l’edilizia sociale ha il compito di realizzare questi “primi alloggi” in tempi rapidi e con meno burocrazia possibile, in stretta collaborazione e confrontandosi con i comuni interessati. A tal fine, gli alloggi Ipes sfitti nei comuni a rischio di spopolamento devono essere censiti e registrati in un elenco. I comuni interessati saranno informati di questa possibilità e verranno contattati dall’Istituto per l’edilizia sociale. 3. I comuni devono avere maggiore voce in capitolo nell’assegnazione degli alloggi sociali sul loro territorio, al fine di mettere a disposizione in modo mirato spazio abitativo per la popolazione del posto e in particolare per il ceto medio ovvero per poter soddisfare le esigenze specifiche del territorio. A tal fine, i comuni dovrebbero anche essere sollecitati a nominare quanto prima commissioni per la locazione. Il proponente ha ricordato la recente trasferta in Bassa Austria e il locale modello edilizio, dove i Comuni hanno voce in capitolo: non vale solo il criterio sociale nella scelta dei beneficiari di un alloggio, ma i Comuni possono dire la loro su chi deve ricevere le abitazioni nel proprio territorio. Questa misura limita l’afflusso di persone che non sono del posto e dà ai Comuni l’opportunità di tenere conto delle esigenze della popolazione locale. È inaccettabile che la popolazione giovane se ne vada via perché non trova casa, quando ci sono alloggi sfitti nel comune di provenienza; i giovani non hanno grandi disponibilità nei primi anni di lavoro. Inoltre, il fatto che la dichiarazione DURP che riguardi i due anni precedenti può non più rispecchiare la situazione di una persona: ci vogliono interventi rapidi. Anche il ceto medio è in difficoltà.
Il Gruppo verde ha evidenziato l’importanza del tema abitare, che genera anche conflitti e interessi economici, ed è concausa principale del fatto che 3 persone al giorno con ottima formazione non tornino in Alto Adige. Se si intende mettere gli alloggi IPES a disposizione dei giovani bisognerebbe inserirli nel contingente del ceto medio.
Esponenti della SVP hanno evidenziato l’importanza di avere un alloggio, e fatto riferimento al programma di misure per alloggi a prezzo accessibile; nella legge sono già previsti il coinvolgimento dei Comune, interventi per i giovani e il ceto medio, ma sono i Comuni che devono attivarsi. Le graduatorie possono già essere fatte ad hoc sul loco.
Il Team K ha evidenziato che ci sono troppi pochi alloggi in Alto Adige, è necessario costruire, anche per dare in affitto: qualsiasi programma centrato su categorie specifiche non può dare soluzioni se mancano gli alloggi. UN limite di 5 anni come proposto potrebbe non bastare.
Il Partito Democratico ha condiviso il rilievo del Team K, anche considerando che il ripristino degli alloggi sfitti richiede un iter complicato. bisogna costruire nuovi alloggi o individuare un rapporto nuovo tra privato e pubblico, come visto in Austria. Importante è il coinvolgimento delle amministrazioni comunali.