
(AGENPARL) – Wed 09 April 2025 CONFERENZA STAMPA
Martedì 15 aprile 2025 ore 11,00
Sala Stampa dell’Assemblea Regionale Siciliana, Palermo
Le associazioni ambientaliste, i sindacati, le associazioni di difesa dei consumatori, le associazioni femministe e di promozione sociale, i partiti e i sindaci costituiti insieme nella Rete Sicilia Pulita convocano una conferenza stampa a Palermo, martedì 15 aprile ore 11,00 presso la sala stampa all’ARS, per annunciare l’avvenuto deposito, lo scorso 30/03/2025 del ricorso al PRGRU (Piano Regionale Gestione Rifiuti Urbani) emanato con ordinanza commissariale nel novembre 2024.
Il ricorso, in rappresentanza della Rete Sicilia Pulita, è stato presentato da Legambiente Sicilia, WWF Sicilia (Nord Occidentale e Nord Orientale), Zero Waste Sicilia, Federconsumatori Sicilia, ossia da quelle associazioni che statutariamente legano la loro azione programmatica alla difesa dell’ambiente, alla corretta gestione dei rifiuti, alla tutela del consumatore in maniera non occasionale e con elevato grado di rappresentatività.
Alla conferenza stampa saranno presenti Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia; Pietro Ciulla coordinatore regionale del WWF Sicilia; Anna Bonforte, presidente di Zero Waste Sicilia, Alfio La Rosa presidente di Federconsumatori Sicilia APS, accompagnati oltre che dai/dalle rappresentanti delle circa 40 realtà collettive della Rete Sicilia Pulita, dal collegio di avvocati e avvocate Giampiero Trizzino, Marina Giustiniano, Daniela Ciancimino e dal chimico, dott. Eugenio Cottone della cui consulenza tecnica è corredato il ricorso.
Saranno analizzati gli argomenti cardine del ricorso e ribaltate le tante incongruenze, false rappresentazioni della realtà e dello stato di diritto che pure hanno costellato la comunicazione “fanta-istituzionale” del Commissario Straordinario, presidente Schifani, che nel piano regionale continua a ribaltare l’ordine di priorità previsto dalla gerarchia di gestione dei rifiuti, privilegiando lo smaltimento in inceneritori di rifiuti potenzialmente riciclabili, anziché favorire la riduzione e la prevenzione della produzione dei rifiuti riutilizzo e riciclaggio al fine di ridurre l’impatto sull’ambiente, trascurando la preziosa filiera del lavoro da recupero del materiale e in spregio all’impatto devastante sulla salute dei cittadini ancora una volta mortificata e negletta.”.