
(AGENPARL) – Tue 08 April 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 08/04/2025, ore 16:39
Nota ai media!
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I lavori del plenum vengono trasmessi in diretta sulla homepage http://www.consiglio-bz.org e sul canale YouTube del Consiglio provinciale. Su quest’ultimo è possibile interrompere lo streaming per rivedere i passaggi precedenti, in caso di interesse a specifici interventi. Alla pagina web http://www.consiglio-bz.org/it/filmati-delle-sedute-del-consiglio è disponibile invece, di norma dal giorno successivo alle riprese, una riproduzione strutturata delle stesse, con la possibilità di cercare e selezionare la discussione su un determinato atto e gli interventi dei singoli consiglieri/delle singole consigliere.
Consiglio
Lavori Consiglio: interrogazioni su temi d’attualità -1
**Le prime interrogazioni poste da consigliere e consiglieri alla Giunta provinciale riguardavano i servizi di consulenza per l’edilizia abitativa agevolata, equal pay day e sanità convenzionata, i tempi per la dichiarazione di appartenenza linguistica, la videosorveglianza alla stazione di Bolzano, l’attività di investimento della Provincia, la mobilità ciclabile, il bellicismo della UE, l’annullamento della gara d’appalto per i servizi ferroviari. (continua)**
(In osservanza delle disposizioni sulla par condicio in vigore in prossimità delle prossime elezioni amministrative (4 maggio) e dei prossimi referenda popolari abrogativi (8-9 giugno), i comunicati stampa relativi ai lavori del plenum sono redatti in forma impersonale e riassuntiva.)
In apertura della prima seduta della sessione di aprile dei lavori del plenum, il presidente del Consiglio ha interrotto i lavori per convocare una seduta dei capigruppo ai fini di informare sul proseguimento delle trattative in merito alla riforma dello Statuto di autonomia. All’interruzione ne è seguita una più breve per consultazioni dell’opposizione, dopodiché è iniziata la trattazione delle interrogazioni su temi d’attualità.
Nel luglio 2024, i sono stati sospesi fino a marzo 2025 per poter elaborare il gran numero di domande ricevute e in modo che i richiedenti potessero ricevere il loro contributo più rapidamente: lo ha ricordato il Team K evidenziando che a marzo il servizio è ripreso ma con finestre di consulenza sono offerte su base mensile ed esclusivamente a Bolzano. La consigliera ha chiesto tra l’altro dati sulle domande presentate ed elaborate, l’importanza del servizio a fronte delle incertezze legate alla Riforma abitare 2025, se è previsto un ampliamento dei servizi di consulenza e una loro offerta anche a Merano, Bressanone, Brunico e Silandro. L’assessora competente ha risposto che dal luglio 2024 fino a marzo 2025 1.319 domande sono state istruite, pari a un aumento superiore al 15% rispetto alle domande istruite prima della consulenza. Si è riflettuto sull’assunzione di nuovi collaboratori. Per 1.070 domande, i contributi sono stati liquidati, ha aggiunto l’assessora, fornendo anche ulteriori dati e specificando che, essendo la riforma abitare ancora in corso, una consulenza dettagliata in merito non è ancora possibile. Nei prossimi mesi ci sarà un ampliamento delle date di consulenza, con offerte anche in periferia, tuttavia la priorità va al ripristino in generale. La prenotazione è possibile solo online.
Facendo riferimento al è una realtà che vede le donne guadagnare oltre il 17% in meno rispetto agli uomini, e al fatto che aprile, mese dell’Equal Pay Day, è un’occasione per riflettere su questa disparità, che colpisce anche il settore sanitario, dove la presenza femminile è superiore al 70% e in parte impiegata nella sanità convenzionata, il Partito Democratico ha evidenziato che sarebbe essenziale garantire gli stessi livelli di retribuzione tra pubblico e privato. Ha quindi chiesto, tra l’altro, per quale motivo è stato bloccato l’integrativo per i salari del privato promesso per il 2025, come si pensa che la sanità privata convenzionata possa pianificare il proprio lavoro a sostegno della sanità pubblica senza certezza dei finanziamenti, se è stata fatta una valutazione su come si senta trattato il personale sanitario femminile delle strutture convenzionate. L’assessore competente ha spiegato che il contratto integrativo locale stipulato con le strutture convenzionate e i sindacati non prevede partecipazione dell’amministrazione pubblica, tuttavia c’è sempre stata l’intenzione di venire incontro ai partner. Nel 2024 gli aumenti sono stati congelati fino a metà 2025; quest’anno sono previsti 4 milioni, poi di 8 e 8 nei successivi due anni, inseriti nel dlp di modifica di bilancio. Le strutture convenzionate sono molto importanti, e l’interesse è di supportare il sistema della remunerazione: tutto ciò però non spetta alla mano pubblica.
Per poter beneficiare di un’agevolazione edilizia bisogna presentare la, la quale, se per un qualche motivo non viene richiesta al compimento dei 18 anni ma in un secondo momento, richiede 18 mesi prima di avere valore giuridico: una evenienza che, ha segnalato la Süd-Tiroler Freiheit, ha impedito a numerosi cittadini sudtirolesi di investire in una casa. Il consigliere ha quindi chiesto i motivi alla base di questa realtà e se la Giunta intende fare qualcosa al riguardo. Il presidente della Provincia ha risposto che c’è tempo dai 14 ai 18 anni d’età per fare la dichiarazione, per chi non lo fa nei tempi previsti essa diventa valida dopo 18 mesi, e questo è previsto a tutela del gruppo linguistico tedesco e ladino, altrimenti chiunque potrebbe dichiararsi di un certo gruppo in qualsiasi momento, come fa comodo per accedere a posti di lavoro o alloggi pubblici. Dato che molte persone non ne sono consapevoli, la Provincia promuove informazioni nelle scuole e in altri luoghi.
Con 5,5 milioni di passeggeri l’anno, la è il nodo ferroviario più importante dell’Alto Adige: lo ha riferito JWA Wirth Anderlan aggiungendo che secondo l’assessore competente, nei prossimi cinque anni, in ben 55 stazioni ferroviarie dell’Alto Adige verranno installati dei moderni sistemi di videosorveglianza, e che a oggi alla stazione di Bolzano ce ne sono 100, le quali risultano però fuori servizio da ormai sette mesi. Egli ha quindi chiesto i motivi alla base dell’installazione dei sistemi di videosorveglianza nelle stazioni, se è vero che quello dell’areale ferroviario di Bolzano non è operativo e cosa intende fare la Giunta: i sistemi di sorveglianza servono a controllare la popolazione altoatesina o i criminali stranieri? L’assessore competente ha spiegato che si è convinti della necessità di rendere più sicuro il territorio provinciale, pertanto si è intervenuti nelle stazioni di competenza, dove la STA è stata incaricata di mettere a punto un sistema centralizzato: quella di Bolzano è però gestita da RFI, quindi la Provincia non può intervenire direttamente. RFI riferisce che i sistemi precedenti erano datati, pertanto sono stati sostituiti, ma non ha fornito informazioni sulla situazione a Bolzano. Sarà ricontattata per fare in modo che il sistema funzioni: non si vuole controllare nessuno, ma avere delle possibilità di perseguire azioni illecite.
Secondo Wir Bürger – Noi cittadini – Nëus Zitadins, l’entità dell’ è ripetutamente oggetto di dibattiti sia a livello politico sia a livello di tavole rotonde, e ci sono molte ambiguità, incertezze e diverse interpretazioni riguardo agli investimenti annuali del bilancio provinciale: da un lato si parla di un trend negativo e gli investimenti pubblici vengono etichettati come troppo bassi, dall’altro si parla di una crescente attività di investimento. Il consigliere ha chiesto quindi, al fine di sapere come si sono sviluppati nel tempo gli investimenti pubblici complessivi della Provincia dal 2010 al 2024, i totali annuali degli investimenti e le loro percentuali nel rispettivo bilancio, nonché se ci si aspetta una ripresa dell’attività di investimento all’interno del bilancio provinciale nei prossimi anni o piuttosto una riduzione. Il presidente della Provincia ha riferito che a seconda della narrazione spesso ci sono risultati che si contraddicono, importante è una valutazione non contabile ma economica, e vanno considerati anche i contributi ai Comuni, i fondi per le imprese, i contributi PNRR. Le informazioni richieste richiedono un paio di settimane. In quanto allo sviluppo previsto, questo è difficilmente valutabile, anche a fronte dell’andamento delle borse, seppure le dichiarazioni attuali sembrino solo minacce per arrivare a certi risultati, tuttavia la situazione dovrebbe svilupparsi in termini positivi.
Mentre altri Paesi già corrispondono ai propri cittadini un’indennità chilometrica per la bicicletta o forniscono bonus per la riparazione delle biciclette, in Alto Adige non esistono misure di sostegno così innovative – nonostante l’assessore competente dichiarasse nel 2019 che la provincia dovrebbe essere una entro il 2030: lo ha affermato Für Südtirol mit Widmann, ricordando che questo obiettivo richiede indagini costanti sullo stato e sullo sviluppo della mobilità ciclistica, e domandando quindi quali indagini conduce la Provincia in quest’ambito e dove si possono consultare, se esiste un’indagine che mostra quanti altoatesini possiedono attualmente una bicicletta o una e-bike e, in caso affermativo, quanti sono, se esiste un’indagine che mostri quanti chilometri gli altoatesini percorrono attualmente in media al giorno sulle due ruote, quali sono i motivi principali per cui attualmente si usa la bicicletta o la bici elettrica e quanto spendono gli altoatesini per la loro bicicletta o e-bike. L’assessore competente ha risposto che ci sono molti punti di rilevamento in tutti i Comuni, e i risultati sono pubblicati sia su un volume annuale che sulla pagina web dei Comprensori, alti risultati sono sulla relazione ASTAT mobilitá locale. L’indagine mobilità 2020 rivela che il 21% dei cittadini hanno una bici, il 7% una elettrica; dal 2020 al 2024 è aumentato l’uso della bicicletta; l’e-bike è il mezzo che dimostra la maggiore soddisfazione da parte degli utenti, segue la bicicletta, ma questo cambia a seconda che si tratti di città, paesi, costi, motivazioni. Non ci sono dati in merito alle spese in quest’ambito. Per ulteriori rilevamenti si intende coinvolgere tutte le Comunitá comprensoriali.
Ritenendo che la Repubblica federale Tedesca segua ormai la e che nella UE vengano polverizzati tutti i tentativi volti a porre fine alla guerra in Ucraina, che si continui a descrivere la Russia come un demone da sconfiggere, con l’eurodeputato della SVP Dorfmann che si unisce al coro guidato da von der Leyen, il che significa evocare il pericolo reale di un’altra guerra mondiale con il suo epicentro in Europa, e riferendosi a una visita ricevuta la scorsa estate dal presidente della Provincia da parte dell’economista statunitense Jeffrey Sachs, noto per commentare il ruolo degli Stati Uniti ovvero del cosiddetto Deep state nella escalation del conflitto in Ucraina e per le sue analisi del contesto geopolitico, spesso nettamente diverse dalle informazioni, estremamente manipolative, fornite dai media di sistema europei, la consigliera di VITA ha chiesto se durante la visita si è parlato anche del conflitto in Ucraina e del rischio di un’ulteriore escalation di questa guerra per procura tra la NATO/l’UE e la Russia, cosa il presidente ha imparato da questa conversazione e se ha condiviso queste informazioni/conoscenze con i componenti della Giunta. Personalitá del genere sarebbero da invitare in Consiglio provinciale. Il presidente della Provincia ha riferito di aver incontrato spesso esponenti di economia e politica internazionale, tra cui appunto Sachs, con cui ha parlato soprattutto di sostenibilità; egli gli aveva illustrato 5 tesi fondamentali per raggiungere gli obiettivi ONU per la sostenibilità entro il 2030. Sachs aveva chiesto anche che le Nazioni unite fossero meglio finanziate, e di creare un Parlamento mondiale che rappresentasse tutti i popoli. Relativamente alla situazione geopolitica attuale, in alcuni punti si era d’accordo, in altri no, per esempio sull’opinione di Sachs molto critica sugli sviluppi antecedenti l’invasione russa in Ucraina.
Il (2025-2039) con un volume di 1,6 miliardi di euro indetta dalla Provincia di Bolzano, in quanto i termini per la presentazione delle offerte sarebbero stati troppo brevi e i dettagli chiave del contratto non sufficientemente e preventivamente definiti, il che avrebbe conferito un vantaggio indebito ai precedenti operatori (Trenitalia e SAD). Lo ha segnalato il Team K, domandando come giustifica questa grave sconfitta l’assessore competente, se la Provincia presenterà ricorso o pubblicherà una nuova gara d’appalto, come intende muoversi la Giunta affinché il trasporto ferroviario a partire da quest’anno venga garantito, per quale motivo è stata scelta una gara d’appalto a livello europeo, alla luce del fatto che le clausole criticate favorivano palesemente i concessionari storici e se non sarebbe stata possibile un’aggiudicazione diretta, come accaduto in Trentino. L’assessore competente ha chiarito che l’importo della gara, 1,6 mld, rendeva necessaria una gara europea, come previsto dalla UE. La sentenza aveva accettato 2 rilievi su 7; le parti interessate dovevano dimostrare di aver giá garantito servizi ferroviari in passato, per un chilometraggio pari a ⅕ di quello previsto, e questo è stato definito un vizio di forma. La Giunta ha deciso oggi di presentare ricorso al Consiglio di Stato; sul tema hanno lavorato per oltre due anni degli esperti, anche con consulenze da parte degli enti coinvolti: la volontà è di creare certezza di diritto indipendentemente dall’esito del ricorso, ma soprattutto che i servizi vengano garantiti, per questo i contratti in essere saranno prorogati finché non ci sará un nuovo concessionario. Per un’aggiudicazione diretta si sarebbero dovuti interrompere i contratti in essere prima del 2023, così è stato in Trentino.
(continua)
**MC**
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