
(AGENPARL) – Tue 08 April 2025 Comando Provinciale Carabinieri Palermo
Palermo, 8 aprile 2025
COMUNICATO STAMPA
PARTINICO (PA) – FERMATO DAI CARABINIERI UN 46ENNE ACCUSATO DI
PEDOPORNOGRAFIA E VIOLENZA SESSUALE NEI CONFRONTI DI UNA MINORENNE.
I Carabinieri della Compagnia di Partinico, sotto la direzione del Dipartimento violenza di genere e
tutela vittime vulnerabili della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, nell’ambito
di una complessa e delicata attività investigativa avviata nel novembre 2024, hanno eseguito un
fermo d’indiziato di delitto emesso dal Pubblico Ministero nei confronti di un 46enne, palermitano,
ritenuto responsabile di violenza sessuale aggravata e pornografia minorile.
L’indagine è iniziata grazie ad una coraggiosa segnalazione fatta ai Carabinieri che ha permesso di
ricostruire quello che allo stato sembrerebbe un gravissimo scenario.
Secondo quanto messo in luce dalle indagini, l’uomo – amico di famiglia e assiduo frequentatore
dell’abitazione della vittima – avrebbe approfittato anche di una condizione di particolare
vulnerabilità della bambina, abusando sessualmente di lei in più occasioni.
L’indagato avrebbe filmato gli atti sessuali, avvenuti a volte anche nella sua abitazione, attraverso
una telecamera nascosta, realizzando così diversi video pedopornografici che gli inquirenti hanno
trovato nella sua disponibilità durante le perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica.
L’attività investigativa nel suo delicato sviluppo, ha potuto contare anche sulla competenza dei
Carabinieri della Sezione “Cyber Investigation” Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del
Comando Provinciale di Palermo.
Il fermo è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo che ha
disposto la custodia cautelare in carcere del 46enne indagato.
La giovanissima vittima si trova ora al sicuro in una struttura protetta.
È doveroso rilevare che l’odierno indagato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur
gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter
processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in
giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza.