
Un team di ricercatori cinesi ha compiuto un importante passo avanti nella tecnologia dei microprocessori, sviluppando un chip semiconduttore ultrasottile, con uno spessore di pochi strati atomici. Il nuovo microprocessore, chiamato “Wu Jie”, rappresenta una pietra miliare nella ricerca sui circuiti integrati bidimensionali (2D) e promette di rivoluzionare il settore della microelettronica.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa cinese Xinhua, il chip “Wu Jie” è un processore a 32 bit basato sull’architettura RISC-V, nota per essere open-source, altamente flessibile nella progettazione e a basso consumo energetico. Il microchip è stato realizzato da un team dell’Università di Fudan.
Caratteristiche tecniche avanzate
Il nuovo microprocessore contiene 5.900 transistor e dispone di una libreria di celle standard completa con 25 tipi di unità logiche. È in grado di eseguire operazioni di addizione e sottrazione su fino a 4,2 miliardi di punti dati e può essere programmato con fino a un miliardo di comandi, secondo Zhu Binde, ricercatore del progetto.
Pubblicazione su Nature
I dettagli dello studio sono stati recentemente pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Nature, dove si evidenzia che i circuiti logici 2D sono stati progettati in sintonia con gli avanzamenti nei circuiti integrati basati su silicio. Inoltre, il processo di produzione è stato ottimizzato per migliorarne l’efficienza e la precisione.
Intelligenza artificiale e controllo dei materiali
Lo Zhou, autore corrispondente del documento, ha spiegato che il team ha adottato algoritmi di intelligenza artificiale per monitorare in modo preciso tutte le fasi, dalla crescita dei materiali al processo di integrazione. Questo approccio innovativo ha permesso di superare alcune delle principali sfide tecniche dell’integrazione di circuiti 2D su scala chip.
Un futuro oltre il silicio
Il prototipo realizzato dimostra, secondo i ricercatori, le potenzialità eccezionali della tecnologia 2D, che potrebbe superare i limiti degli attuali chip in silicio. La ricerca apre scenari completamente nuovi per il futuro dell’elettronica, della computazione quantistica, e dell’intelligenza artificiale.
