
(AGENPARL) – Mon 31 March 2025 Roma, Barbera (Prc): “No alla disneylandizzazione di Roma, preservare la
sua identità storica, culturale e sociale”
“Esprimiamo profonda preoccupazione per la crescente
“disneylandizzazione” della
città di Roma, come denunciato dal reportage pubblicato nell’ultimo numero
dell’inserto settimanale de Le Monde e citato oggi anche nelle pagine
romane del Corriere.it. La trasformazione del centro della Capitale in una
sorta di parco tematico per turisti sta snaturando l’identità storica,
culturale
e sociale della città, sacrificando il benessere dei suoi abitanti
sull’altare del profitto turistico. L’Amministrazione guidata dal sindaco
Roberto Gualtieri celebra, come rilevato dall’Ente Bilaterale del Turismo
del Lazio, il raggiungimento di 51,4 milioni di presenze turistiche nel
2024, con 22,2 milioni di arrivi, segnando un incremento del 4,5% nelle
presenze e del 5,63% negli arrivi rispetto all’anno precedente. Tuttavia,
non è tutto oro ciò che luccica in quanto questi numeri nascondono una
realtà ben diversa e preoccupante. L’aumento esponenziale del turismo ha
contribuito alla gentrificazione di interi quartieri, con la trasformazione
di abitazioni residenziali in strutture ricettive e l’espulsione delle
classi popolari dai centri storici. Il turismo di massa genera
principalmente occupazione stagionale e mal remunerata, contribuendo alla
diffusione del lavoro povero e senza tutele. La speculazione immobiliare
legata agli affitti turistici ha reso proibitivo l’accesso alla casa per
molti romani, costretti a lasciare i quartieri storici a causa
dell’impennata dei prezzi. L’afflusso incontrollato di visitatori
sovraccarica i trasporti pubblici, peggiora la viabilità e deteriora le
infrastrutture urbane, compromettendo la qualità della vita dei residenti”.
E’ quanto dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale e
co-Segretario della Federazione romana di Rifondazione Comunista.
È evidente – continua Barbera – che l’attuale politica dell’Amministrazione
Gualtieri manca di una visione orientata a una città vivibile e
sostenibile.L’ossessione
per i grandi eventi e per l’aumento indiscriminato dei flussi turistici non
arricchisce i cittadini romani; al contrario, li impoverisce e li aliena
dalla propria città. Per questi motivi chiediamo un’inversione di rotta. E’
necessario implementare politiche che privilegino il turismo responsabile,
tutelino le classi popolari e promuovano un modello di sviluppo economico
equo e sostenibile. Solo così Roma potrà preservare la sua anima autentica
e garantire un futuro dignitoso ai suoi abitanti”.