
(AGENPARL) – Sat 29 March 2025 A TREVISO SUCCESSO DI PUBBLICO PER L’INCONTRO CON IL COMPOSITORE PAOLO CAVALLONE, TRA MUSICA CONTEMPORANEA E ROMANTICISMO
UN EVENTO MUSICALE MARTEDI’ 25 MARZO, ALLE ORE 20, AL TEATRO MARIO DEL MONACO DI TREVISO
Roma, 29 marzo 2025
Grande successo di pubblico per il concerto al Teatro Mario Del Monaco di Treviso per la stagione lirica e concertistica. Un appuntamento speciale, che si è tenuto il 25 marzo, dedicato alla musica contemporanea. Il palco trevigiano ha ospitato “Incontro con il compositore Paolo Cavallone”, una serata che ha riunito personalità di rilievo della musica italiana, tra cui il compositore Paolo Cavallone, la pianista Maria Perrotta e il Quartetto Guadagnini.
La serata si è aperta con una doppia presentazione. La prima nel foyer del teatro a cura della giornalista Marina Grasso che si è trasformata a sorpresa in una intervista al compositore. Paolo Cavallone ha poi proseguito la sua prolusione sul palco illustrando al pubblico il suo approccio estetico e creativo. La prima parte del concerto, interamente dedicata alla sua musica, ha visto l’esecuzione di quattro dei suoi brani: la prima assoluta di Variazioni alla maniera classica, un brano che evidentemente ha rappresentato una provocazione, mantenendo il precetto del titolo. Si tratta di variazioni in stile classico di pregiatissima fattura. L’alto artigianato si è poi palesato in brani come “Confini”, la cui apertura di senso delle figurazioni presentate rappresenta realmente quella che Dino Villatico ha definito “un monito per quest’epoca di chiusure”.
Altrettanto avanzato il linguaggio e la sonorità del brano per pianoforte e violino “En coup de foudre”, con echi debussiani. “Mercutio” – il secondo quartetto per archi del Maestro – un’opera che esplora il gesto musicale come una serie di possibili configurazioni di un utopico “caleidoscopio sonoro”, rispetta il precetto del genere, vale a dire l’intimismo, ma si configura come esemplare equilibrio fra cantabilità italiana e tecniche di ricerca del suono e timbriche d’avanguardia che inseriscono l’opera di Cavallone nella grande tradizione italiana che da Dallapiccola passa per Berio fino ad arrivare ai nostri giorni (senza dimenticare Azio Corghi, “che è stato mio Maestro ai corsi in Accademia di S. Cecilia”). Ciò che stupisce è che i brani, avanzati in termini di concezione, fattura e ricerca, sono stati selezionati dal compositore fra i suoi lavori composti tra il 1999 e il 2009. Tutto ciò a testimonianza di una vena profetica del compositore abruzzese e che ne ha fatto uno dei maggiori ed influenti compositori del nostro tempo.
Veniamo agli interpreti. La pianista Maria Perrotta ed il quartetto Guadagnini hanno mostrato un virtuosismo di alta scuola a conferma di quanto di buono realizzato negli ultimi anni. Dopo le raffinate e precise interpretazioni dei brani di Cavallone, nella seconda parte del programma hanno offerto una straordinaria esecuzione del celebre “Quintetto con pianoforte” in Mi bemolle maggiore Op. 44 di Robert Schumann, un capolavoro del romanticismo.
Paolo Cavallone è considerato uno dei maggiori compositori di oggi, un pioniere nell’ideazione di nuovi concetti compositivi, soprattutto in relazione all’ideazione del concetto di possibilità applicato alla creazione musicale, divenuto canone estetico di riferimento. Le sue collaborazioni includono enti, orchestre, solisti e ensemble di fama internazionale come Siemens Foundation, Orchestre National de Bretagne, Ensemble Orchestral Contemporain, Roberto Fabbriciani, Andrea Lo Vecchio, Magnus Andersson e tanti altri. È docente di Composizione al Conservatorio di Venezia.
Come noto, la pianista Maria Perrotta è una delle interpreti più apprezzate nel panorama musicale contemporaneo. I suoi dischi, pubblicati per Decca, sono stati molto elogiati dalla critica. La sua carriera si è arricchita di numerose collaborazioni con compositori contemporanei, tra cui lo stesso Cavallone.
Il Quartetto Guadagnini, fondato nel 2012, che ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti, come il Premio Farulli e il XXXIII Premio Abbiati, ed è noto per le sue esibizioni in prestigiose sale in Europa, Asia, Sud America e Medio Oriente è una realtà della musica italiana ed è da annoverare fra gli ensemble strumentali di riferimento del panorama musicale attuale.
Il Maestro Stefano Canazza, Direttore artistico della Stagione del Teatro Del Monaco, ha sottolineato l’importanza di questo concerto come inizio di un percorso dedicato alla musica nuova e alla ricerca, con l’intento di posizionare Treviso come un punto di riferimento per eventi musicali di innovazione nei prossimi anni. L’incontro del 25 marzo rappresenta, dunque, una pietra miliare per il futuro culturale della città.