
(AGENPARL) – Mon 24 March 2025 https://www.aduc.it/articolo/turista+usa+no+problem+mah_38984.php
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Turista in Usa. No problem? Mah….
Viaggiare in Usa da quando c’è Trump è come prima? Facendo una battuta – che è tale non più di tanto – se consideriamo le politiche verso le merci (dazi e dintorni), se consideriamo che anche gli esseri umani sono spesso trattati al pari di merci, se consideriamo le forme estreme che in Usa vengono applicate nei confronti di chi non è in regola con le norme di ingresso e soggiorno (e i numerosi errori di cui ci informano le cronache)…. non c’è da stare tranquilli.
Le nostre autorità dovrebbero informarci sui problemi più frequenti, ma il sito web dedicato alla bisogna (Viaggiare sicuri: https://www.viaggiaresicuri.it/find-country/country/USA) è aggiornato al 1 Novembre 2024. Cioè: non è aggiornato. E considerato cosa accade con l’amministrazione Trump, non sarebbe male lo fosse, quantomeno per levare qualche dubbio.
E’ bene ricordare che Trump, in un’intervista alla Fox News lo scorso 19 marzo, ha detto che l’Unione Europea è stata creata per “fregare” gli Usa e che l’UE ha “violentato e saccheggiato” l’America (1).
Siamo eccessivi? Non proprio, viste le testimonianze di alcuni viaggiatori britannici e tedeschi, di Paesi altrettanto (se non di più) amici degli Usa rispetto all’Italia.
Entrambi questi Paesi, in seguito a terrificanti esperienze vissute da alcuni visitatori, hanno diramato nuovi avvisi ai propri cittadini in merito ai viaggi in Usa,
La Gran Bretagna ha diffuso nuove raccomandazioni per chi si dovesse trovare a violare le regole d’ingresso in Usa, con possibilità di arresti e detenzioni a seguito di norme che vengono applicate strettamente (qui ne parla la Reuters: https://www.reuters.com/world/uk/britain-beefs-up-travel-warnings-over-us-border-enforcement-2025-03-20/).
Una grafica britannica di 28 anni, è stata in prigione per 19 giorni, nonostante fosse sicura di aver rispettato tutte le regole. Nei giorni scorsi, incatenata, è stata rispedita a casa (2).
La Germania ha aggiornato le informazioni in merito (3). Essere in possesso di un visto o godere di un’esenzione non garantiscono l’ingresso in Usa, considerato che diversi tedeschi sono stati trattenuti alla frontiera.
Lasciamo considerare agli americani cosa questo vorrà dire anche per il loro turismo. Secondo Tourism Economics – dati di fine febbraio (4) – si prevede un calo del 5%. Che diventa del 15% nel caso del Canada (5). Faranno i propri conti.
Noi consumatori/viaggiatori europei – in particolare italiani, visti i deficit di informazioni di cui abbiamo detto – che, oltre che per turismo abbiamo anche rapporti di vari tipi con gli Usa, personali e di business, dobbiamo alzare la guardia. Allo stato non ci resta che ragionare e agire in modo più realistico del Re, cioè Trump e l’amministrazione Usa in generale. Non sarebbe carino ritrovarsi come la 28enne grafica britannica.
3 – https://www.reuters.com/world/europe/germany-updates-us-travel-advice-after-citizens-detained-2025-03-19/
4 – https://www.tourismeconomics.com/press/latest-research/escalating-trade-war-threatens-us-travel-sector/
5 -https://www.travelandtourworld.com/news/article/how-is-canada-tourism-boycott-affecting-us-travel-after-trumps-threat-to-make-it-the-51st-state/
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Usa
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
URL: http://www.aduc.it
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