
(AGENPARL) – Mon 24 March 2025 Potenza, 24 marzo 2025
Cambiamenti climatici e sicurezza del territorio
Seminario promosso da Regione, intergruppo parlamentare “Progetto Italia” e Ordini
professionali. Bardi: azioni concrete e strumenti innovativi per proteggere il territorio
“Quello dei cambiamenti climatici non è un tema che riguarda solo il presente,
ma è una sfida che interessa il futuro delle nostre comunità, dell’ambiente e
della qualità della vita di chi vive e lavora in Basilicata.” Così il Presidente
della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha aperto questa mattina i lavori del
seminario dal titolo “Progettare e monitorare la sicurezza del territorio”,
organizzato dalla Regione Basilicata in collaborazione con l’Intergruppo
parlamentare “Progetto Italia”, gli Ordini Professionali degli Architetti, Geologi,
Geometri, Ingegneri e la Fodaf (Federazione regionale Ordini dei Dottori
Agronomi e Dottori Forestali).
“Non solo come presidente della Regione, ma anche in qualità di
Commissario di Governo per il contrasto al dissesto idrogeologico – ha
aggiunto Bardi – sono in prima linea, insieme al governo regionale, per
fronteggiare fenomeni quali il cambiamento climatico, il dissesto
idrogeologico, l’emergenza idrica e il rischio sismico. La Basilicata, con il suo
territorio fragile ma ricco di risorse naturali, deve rispondere con azioni
concrete e strumenti innovativi”. Per il presidente Bardi, la sicurezza del
territorio passa da investimenti in prevenzione, ricerca, tecnologie avanzate,
ma anche e soprattutto dalla promozione di una “cultura della responsabilità e
della collaborazione tra istituzioni, enti di ricerca, imprese e cittadini”. Un
ruolo chiave in questo percorso lo riveste l’Università degli Studi della
Basilicata, da sempre partner strategico della Regione. Bardi ha ricordato
come proprio da Potenza sia partita l’esperienza della campagna nazionale
“Io non rischio”, promossa dal Dipartimento della Protezione Civile, oggi
esempio virtuoso a livello nazionale.
Tra i centri di eccellenza citati dal presidente, anche il Laboratorio Prove
Materiali e Strutture (SISLab) del Dipartimento di Ingegneria: “Un riferimento
riconosciuto a livello nazionale e internazionale, fondamentale per la
sicurezza sismica della nostra regione”.
Dal 2019 la Regione ha registrato un forte incremento degli investimenti per il
contrasto al dissesto idrogeologico, con una spesa complessiva di circa 30
milioni di euro e un’accelerazione significativa nell’avvio di nuovi cantieri.
“Siamo consapevoli che permangono criticità che rallentano l’esecuzione dei
progetti – ha spiegato Bardi – ma stiamo potenziando le nostre strutture
amministrative con giovani professionalità e semplificando le procedure.
Intendiamo rafforzare l’uso dei poteri commissariali per garantire tempi certi e
un’efficace gestione delle risorse”. “Incontri come quello di oggi – ha concluso
Bardi – rappresentano un’occasione preziosa per condividere esperienze,
strategie e buone pratiche. La sicurezza del nostro territorio deve essere una
priorità reale e concreta. Solo attraverso un lavoro di squadra possiamo
garantire alla Basilicata un futuro più sicuro e sostenibile”.
Al seminario è intervenuta l’on. Erica Mazzetti, Presidente dell’Intergruppo
Parlamentare “Progetto Italia”, deputata di Forza Italia, responsabile
nazionale dipartimento lavori pubblici di FI. Nel suo intervento ha affrontato
diversi temi importanti legati al mondo dell’edilizia, dell’urbanistica e della
gestione del rischio geologico e sismico, proponendo una visione di
semplificazione normativa e di centralità della progettazione. “Ritengo che il
settore delle costruzioni e dell’urbanistica – ha detto la parlamentare –
necessiti di un profondo riordino. Per questo ho redatto il primo Testo Unico
delle Costruzioni, che racchiude al suo interno sia edilizia che urbanistica. La
mia idea non è quella di aggiungere ulteriori norme a quelle già esistenti –
come il Testo Unico dell’Edilizia (Dpr 380/2001) o la legge urbanistica del
1942 – ma di superare questa stratificazione normativa con un nuovo
impianto fondato sui principi.
Proprio come accade con il Codice degli Appalti, immagino questo Testo
Unico come una legge delega auto-applicativa che definisca principi chiari e
semplici, lasciando agli enti territoriali la libertà di declinarli nei propri
regolamenti, nel rispetto delle specificità locali. Uno dei punti cardine – ha
aggiunto – deve essere la centralità della progettazione. Negli anni si è dato
sempre più spazio alla burocrazia e agli aspetti amministrativi, a discapito
della creatività e dell’ingegno dei progettisti. È ora di rimettere al centro la
persona e il progettista, riconoscendo che l’urbanistica è fatta per l’umano,
per le comunità che abitano il territorio. Inoltre, è urgente rivedere l’intera
gestione del rischio geologico e sismico. Anche qui, serve un Testo Unico
che fissi principi generali da applicare a livello regionale e locale,
semplificando le competenze oggi frammentate tra troppi enti. Serve una
maggiore chiarezza decisionale, evitando che, alla fine, le responsabilità
ricadano sempre sui sindaci, spesso lasciati soli ad affrontare emergenze. In
sintesi – ha concluso l’on. Mazzetti – dobbiamo uscire dalla logica di normare
ogni dettaglio e ogni casistica. Dobbiamo dire chiaramente ciò che non si può
fare, lasciando tutto il resto alla responsabilità, all’esperienza e al buonsenso
dei professionisti. Dare loro spazio e fiducia significa garantire qualità e
sicurezza ai cittadini”.
E’ toccato al vicepresidente della Giunta regionale, assessore alle
Infrastrutture, Pasquale Pepe, concludere il seminario, esprimendo, in modo
chiaro, una linea di azione pragmatica ma anche ambiziosa che si fonda su
due concetti cardine:
1. Prevenzione e tutela del territorio. La consapevolezza della
fragilità della Basilicata, dal punto di vista idrogeologico e strutturale, porta
alla necessità di conoscere in modo capillare il territorio per prevenire eventi
critici, come frane o alluvioni, che potrebbero mettere in difficoltà le comunità
locali. In questo senso, la collaborazione istituzionale (Regione, Parlamento,
Presidenza Bardi) è fondamentale per mettere in campo strumenti concreti di
protezione.
2. Rilancio e progettualità. Non solo difesa, ma anche rilancio.
L’accento viene posto sulla necessità di pianificare strategie di sviluppo che
diano nuova linfa ai territori. In questo contesto, i sindaci hanno un ruolo
cruciale, perché sono il primo anello della “filiera istituzionale” che deve
essere pronta a investire al meglio le risorse disponibili, evitando che fondi
preziosi restino inutilizzati.
Inoltre, Pepe ha sottolineato come il dialogo diretto con il Parlamento (com’è
accaduto oggi con l’on. Mazzetti) permetta di far arrivare in modo forte e
autorevole le istanze e le priorità locali nei luoghi dove si prendono le
decisioni. Insomma, “conoscenza del territorio più sinergia istituzionale, più
capacità di spesa efficace” uguale “difesa e rilancio della Basilicata”.