
(AGENPARL) – Mon 24 March 2025 Agrifish. Paesi UE concordi su nuova visione per agricoltura, pesca e sicurezza alimentare
“L’Italia accoglie con favore il cambio di paradigma nelle politiche europee su agricoltura, pesca e sicurezza alimentare. Un nuovo approccio, una nuova visione che è stata ribadita anche oggi ad Agrifish, nel quale si torna a riaffermare con forza, in linea con la volontà espressa dal ministro Lollobrigida e da tutto il governo Meloni, la centralità della sovranità alimentare”.
Queste le prime parole del sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra, nel suo intervento alla riunione di Agrifish, a Bruxelles, che si è svolto in concomitanza con l’anniversario dei trattati di Roma del 1957 e con lo svolgimento della manifestazione “Agricoltura è”, al via oggi a Roma. Dal punto di vista dell’Italia per assicurare la stabilità del settore agricolo, messo a dura prova dalle sfide climatiche e dalle tensioni geopolitiche, la nuova visione proposta dalla Commissione, deve prevedere politiche più incisive in favore dei giovani agricoltori, i quali devono poter contare su aiuti al reddito e servizi adeguati per contrastare lo spopolamento, soprattutto delle aree rurali più fragili.
Un approccio più aderente alla realtà nella quale viviamo è doveroso rispetto a quanto accaduto in passato, concetto ribadito dal sottosegretario La Pietra:
“Nel ringraziare il commissario Hansen per la disponibilità manifestata a creare i presupposti per una svolta epocale nell’approccio all’agricoltura, vorrei evidenziare che tramite la PAC dobbiamo assicurare un giusto reddito agli agricoltori, primi custodi dell’ambiente, per promuovere nello stesso modo la sostenibilità economica, la sostenibilità ambientale e quella sociale. Serve un approccio più consapevole al mondo agricolo, ad esempio nel sistema dei pagamenti diretti, che deve tenere conto dei principali indicatori economici che incidono sui costi di produzione dei singoli Stati membri. Occorrono misure concrete per diversificare il reddito, come nel caso del riutilizzo integrato dei residui agricoli, dei sottoprodotti e degli scarti di lavorazione, promuovendo anche l’utilizzo di fertilizzanti alternativi ai fertilizzanti chimici. Dobbiamo valutare la creazione di un sistema di gestione del rischio a livello europeo, ad esempio garantendo la possibilità di accesso ad un Fondo di riassicurazione da attivare a livello unionale per riassorbire i picchi di danno che possono interessare contemporaneamente uno o più Stati. Dobbiamo essere molto chiari nel garantire il concetto di reciprocità negli scambi commerciali con i paesi extra UE e come Italia siamo particolarmente determinati nel chiedere che si arrivi a una ulteriore valorizzazione dei marchi di denominazione, a tutela delle produzioni di qualità nelle quali il nostro Paese è leader. Inoltre l’attenzione va posta sulla ricerca scientifica e quindi auspichiamo il pronto avvio del negoziato con il Parlamento europeo sulle Nuove Tecniche Genomiche, che rappresentano un’opportunità strategica per migliorare la sostenibilità e la competitività dell’agricoltura”.
L’Agrifish è stata anche occasione per una riflessione sul futuro della Politica Comune della Pesca, che preveda una profonda semplificazione delle regole volta a tener conto delle conseguenze pratiche e dell’impatto sul settore ittico. La complessità normativa non può diventare un ostacolo insormontabile per i pescatori e per il futuro della pesca europea, mentre per l’Italia, come ribadito dal sottosegretario La Pietra, “bisogna incentrare l’azione europea sul rinnovamento generazionale, la transizione energetica, la digitalizzazione e l’impatto dei cambiamenti climatici, ad esempio consentendo, a tutti i segmenti della flotta da pesca, senza alcuna esclusione, di accedere ai fondi europei, con la conseguente esigenza di un FEAMPA più flessibile e accessibile, così da poter garantire la modernizzazione delle flotte e la transizione energetica. Un futuro sostenibile per il settore della pesca e dell’acquacoltura in Italia e in Europa deve essere il nostro obiettivo comune e a tal riguardo ringrazio il Commissario Kadis per aver avviato un campagna di comunicazione sull’acquacoltura, che l’Italia considera molto importante, in quanto pilastro fondamentale per l’approvvigionamento ittico e l’imprenditoria, oltre a rappresentare una fonte di cibo salubre, sicuro e controllato”.