
Questa è un’occasione per ricomporre un dialogo tra società e carcere, per rendere rieducazione e reinserimento, non uno slogan, ma un fatto.
“Grazie davvero per questo invito importante e anche innovativo che nobilita ancora di più la ‘missione’ se così possiamo dire, dei TEDx. Per la prima volta avete scelto di entrare nell’universo carcerario tra detenuti e detenenti, cercando di portare la matrice del dialogo in quello che dovrebbe essere un luogo di rieducazione e rinascita, ma che troppo spesso diventa un luogo di punizione”, ha sottolineato la vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno, nel suo discorso di benvenuto durante il TEDxCarcerediPotenza, il primo in Italia che si è svolto presso un istituto di detenzione, la Casa Circondariale “A. Santoro” di Potenza.
Nato dall’iniziativa di un gruppo di giovani under 30 con il supporto della Fondazione Eni Enrico Mattei, Fondazione Carical, Fondazione Potenza Futura e sotto l’Alto patrocinio del Parlamento Europeo, il TEDx di Potenza ha avuto proprio l’obiettivo di guardare oltre, per immaginare e costruire opportunità dove spesso si vedono solo limiti.
“I tanti direttori lungimiranti – ha continuato la vicepresidente del Parlamento Europeo – spesso si scontrano con l’opinione pubblica che tratta il tema carcerario in modo populista e repressivo, relegandolo ancora alla esclusiva visione repressiva. Ed in questo io credo che la narrazione e il dibattito politico hanno delle profondissime responsabilità: la nostra Costituzione all’art. 27 sancisce che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
L’Italia ha molto spesso dimenticato questo postulato, facendo diventare il carcere un hub criminogeno. Io credo sia il metro con il quale possiamo misurare la salute del nostro stato di diritto e oggi purtroppo dobbiamo fare tantissimi passi in avanti affinché questo mondo rientri nei parametri della civiltà giuridica, che guida l’ordinamento di uno Stato democratico – del nostro Stato democratico. Allora occasioni come queste accendono una luce importante e costruiscono nuove pratiche di cui abbiamo molto bisogno: il dialogo, il confronto, le storie raccontate e anche la bellezza dell’incontro sono una strada importante per ricomporre un dialogo tra la società e il carcere, per rendere il valore della rieducazione e del reinserimento nelle società, non uno slogan, ma un fatto, una realtà che renderà più sicuro il nostro tempo”, ha concluso Pina Picerno.