
(AGENPARL) – Thu 20 March 2025 Ruotolo (PD), nel ddl sicurezza c’è la morte del giornalismo
“Nel DDL Sicurezza che sta per essere approvato in Italia c’è un attacco
senza precedenti alla libertà d’informazione. Se passasse così com’è, la
norma approvata in Commissione al Senato ci sarebbe la fine del segreto
professionale: in poche parole la morte del giornalismo. Il nuovo testo,
infatti, impone alle emittenti radiotelevisive l’obbligo di collaborare con
i servizi segreti e di fornire informazioni su richiesta. In poche parole,
un giornalista radiotelevisivo non potrà più rifiutarsi di rivelare le
proprie fonti se i servizi segreti glielo chiedono. Non sono solo le fonti
a rischio ma ogni informazione sull’attività giornalistica, anche gli
itinerari di viaggio degli inviati, gli archivi, i materiali video. Tutto
ciò sarebbe illegale secondo lo European Media Freedom Act.
Infatti, l’art. 4 dell’EMFA vieta esplicitamente agli Stati Membri di
obbligare i media o i giornalisti a rivelare informazioni sulle fonti o
sulle comunicazioni riservate, così come intercettare e sorvegliare i
giornalisti o chiunque possa avere accesso a tali informazioni per
ottenerle.
L’Italia ha tempo fino all’8 agosto 2025 per allineare la sua legislazione
alle disposizioni dell’EMFA. In realtà i fatti ci dimostrano che la strada
intrapresa dal governo Meloni è nel senso contrario. Piano piano sta
smantellando lo stato di diritto e la libertà di stampa. Stanno
smantellando la nostra democrazia. Da un governo che rinnega i valori del
manifesto di Ventotene c’era da aspettarselo. Noi non possiamo consentirlo.
Dobbiamo fermare questa recessione democratica”.
A dirlo è l’europarlamentare Sandro Ruotolo, responsabile Informazione
nella segreteria del Pd.
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