
(AGENPARL) – Thu 20 March 2025 **Clima, Giani: “In ogni Comune Piano per interventi di adattamento,
lavoriamo a nuova legge”**
/Scritto da Pamela Pucci, giovedì 20 marzo 2025 alle 15:51/
“Sto lavorando ad una legge che chiederà a ciascun Comune toscano di
elaborare un Pacc, Piano di adattamento ai cambiamenti climatici. Non
saranno piani settoriali, ma piani di programmazione onnicomprensivi,
tramite i quali i sindaci ed i Consigli comunali che li approveranno
individueranno gli interventi di modifica morfologica del territorio
necessari alle luce dei cambiamenti climatici avvenuti negli ultimi dieci
anni. La legge sui Pacc è il mio obiettivo per questa primavera, e saremo
la prima Regione a portare avanti questa operazione”. Ad annunciarlo il
presidente della Regione Toscana Eugenio Giani nell’ambito della seconda
edizione del festival ‘Salviamo la Terra’, organizzato dal quotidiano il
Tirreno e dal gruppo editoriale Sae a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze.
Il presidente Giani, intervenuto al ritorno da un sopralluogo nelle aree
del Mugello colpite da dissesto idrogeologico, ha fortemente sottolineato
l’importanza e l’urgenza di dotarsi di nuovi strumenti per gestire un
cambiamento in corso, non più rimandabile: “I Pacc – ha detto – non
saranno piani settoriali, dedicati a urbanistica, ambiente, energia, scuole
o altro, ma dovranno contenere indicazioni su tutti gli interventi che
servono nei vari territori per fronteggiare i nuovi fenomeni meteorologici:
dalla regimentazione dei fiumi e della rete idrica minore – compresi
argini, fossi o ponti da modificare – alle modifiche o agli spostamenti di
manufatti o strutture pubbliche che devono cambiare collocazione perché si
sono dimostrati non idonei. Penso a tanti campi sportivi, parchi pubblici,
scuole, strade troppo vicine ai corsi d’acqua. Questi piani
interdisciplinari faranno il punto sulle nuove necessità dei territori,
necessità emerse dalla trasformazione che sta avvenendo a causa dei
cambiamenti climatici ed arriveranno alla Regione, che cercherà di
sostenere questo adattamento trovando le risorse”.
“E’ importante – ha concluso – che il Tirreno e un gruppo editoriale
importante come la Sae affrontino un tema centrale come quello dei
cambiamenti climatici. La Regione Toscana è presente, sta facendo e farà
la propria parte”.
Presente all’evento anche l’assessora regionale ad ambiente Monia Monni,
che è intervenuta sul tema ‘emissioni zero e neutralità climatica’ e,
inserendosi nella riflessione sulle nuove esigenze del territorio
evidenziate dall’emergenza climatica, ha ricordato che “Non dobbiamo aver
paura del cambiamento. Alla luce dei sempre più frequenti eventi estremi
che colpiscono il nostro territorio dobbiamo avere la determinazione di
governare il cambiamento ed esercitare la nostra capacità di innovazione,
anche puntando sulle rinnovabili per una sempre maggiore decarbonizzazione.
Le rinnovabili sono la via giusta e la Toscana si sta dotando di una legge
regionale che colma un vuoto legislativo troppo lungo lasciato dal Governo.
Se vogliamo salvare il paesaggio, per noi così importante, dobbiamo
pensare a lungo termine e dobbiamo affrontare in maniera ragionata e
intelligente una fase di trasformazione. Cito Gustav Mahler: non dobbiamo
lavorare per venerare la cenere ma per custodire il fuoco. Governare la
conversione energetica è certamente uno dei modi per tutelare il nostro
paesaggio e i nostri territori”.
“Ringrazio il Tirreno per aver organizzato la seconda edizione di questo
Festival, che mette al centro i temi dell’ambiente e del cambiamento
climatico, e tutti i partner che hanno partecipato a questa iniziativa – ha
detto la sindaca di Firenze Sara Funaro – Penso che si debba partire da un
presupposto, quello del cambiamento climatico non è un problema che
riguarda altri, riguarda ognuno di noi e ognuno di noi se ne deve occupare,
facendo la propria parte. Ancora di più da amministratori dobbiamo sentire
questa responsabilità, mettendo in campo a ogni livello politiche di
tutela dell’ambiente. Lo stiamo vedendo dagli eventi atmosferici che stanno
cambiando i nostri territori in maniera radicale. Lo vediamo dai picchi di
caldo e di freddo che ci sono nelle nostre città. Lo vediamo dalle piogge
intense come quelle che abbiamo avuto nei giorni scorsi che hanno creato
danni ingenti ai nostri territori. Per tutto ciò è fondamentale
impegnarsi a sensibilizzare su questo tema e fare il massimo per dare
risposte su quella che è diventata ormai un’urgenza per tutti noi. Come
Comune di Firenze stiamo investendo molto su questo, abbiamo raddoppiato le
risorse sul piano del verde, all’interno del piano degli investimenti,
stiamo lavorando sul fronte della prevenzione e lo facciamo anche
incentivando i cittadini ad avere nel quotidiano comportamenti che aiutano
la sostenibilità ambientale, a partire dall’utilizzo dei mezzi pubblici,
perché anche dalle piccole cose si genera cambiamento”.
“La transizione green è al centro di questo mandato dell’Unione Europea
– ha aggiunto l’europarlamentare Dario Nardella intervenuto in video
collegamento – La presidente dell’UE ha mantenuto fede al Green Deal, ma la
visione che si sta delineando è meno manichea ed ideologica e molto più
pragmatica. Quando ci dobbiamo confrontare con il settore dell’automotive,
con quello dell’agricoltura, con quello dell’innovazione, con le sfide del
cambiamento climatico, il Green Deal non è più un obiettivo astratto ma
uno strumento concreto con cui implementare tutte le varie politiche
europee. In agricoltura, per esempio, se non vogliamo gli ogm possiamo fare
progressi con le tecniche genomiche e la biotecnologia, rendendo le nostre
piante più resistenti al cambiamento climatico, alla siccità, ai
parassiti, in modo da ridurre anche l’uso di antiparassitari. Gli obiettivi
non vengono sminuiti o modificati, vengono confermati, ma con più
gradualità e più buon senso. L’Europa è un grande attore internazionale
che può e deve affermarsi sempre di più creando nuove alleanze, come
quello con il Sud America su cui stiamo lavorando e che rappresenterà un
grande sbocco di mercato, ma anche una grande alleanza strategica sulla
sfida verde. Anche la Cina sta facendo passi avanti sul fronte ambientale.
Se Trump ha deciso di uscire dagli accordi di Parigi per la
decarbonizzazione, la risposta dell’Europa deve essere quella di costruire
nuove alleanze commerciali e politiche con altri leader globali con cui
condividere anche le sfide green”.