
(AGENPARL) – Thu 20 March 2025 (ACON) Udine, 20 mar – “Ci sono anche ospiti violenti e
pericolosi che si dedicano allo spaccio di droga come fosse una
comune attivit? lavorativa, uscendo dalla struttura di
accoglienza della Casa dell’Immacolata e girando con disinvoltura
la citt? in cerca di compratori. Non solo: questi reati vengono
commessi da persone che noi manteniamo, che mangiano e dormono a
spese nostre e che, per ringraziarci dell’ospitalit?,
destabilizzano i cittadini, spaventano i nostri ragazzi e, se una
troupe televisiva li riprende, urlano e minacciano, assumendo una
condotta incompatibile con la nostra cultura. Quanto documentato
dalla trasmissione di Mediaset Fuori dal coro ieri sera ?
raggelante: la Casa dell’Immacolata di Udine ? diventata il
ricettacolo anche di delinquenti che non possono e non devono
vivere a contatto con i nostri cittadini”.
In una nota Roberto Novelli, consigliere regionale di Forza
Italia, invita a “guardare il servizio di Fuori dal coro per
prendere atto di quanto accade nel centro di Udine. Alle
numerosissime segnalazioni si somma questa documentazione
incontestabile che mette sul banco degli imputati anche la stessa
Casa dell’Immacolata”.
“Puntualizzo un aspetto: sono encomiabili gli sforzi per proporre
corsi di formazione dedicati ai ragazzi che intendono realmente
integrarsi, ma qui abbiamo passato il Rubicone. Non sono pi?
semplicemente (presunti) minori stranieri, sono delinquenti. Per
tutelare le nostre comunit?, a questo punto, non possiamo avere
paura di ricorrere al concetto di repressione. La dirigenza di
questa struttura – aggiunge il consigliere forzista – deve
seriamente chiedersi se stia facendo abbastanza in termini di
controlli. Non sono pi? accettabili le giustificazioni generiche
ascoltate, ancora una volta, durante il servizio”.
Novelli chiude: “I delinquenti non possono rimanere in strutture
posizionate nel pieno di un centro abitato. Devono essere
trasferiti in strutture dedicate, sicure, isolate. E questo deve
avvenire in tempi rapidi, anche perch? il messaggio deve essere
chiaro: il crimine non ? tollerato”.
ACON/COM/fa
201132 MAR 25