
(AGENPARL) – mar 04 marzo 2025 SCUOLA UFFICIALI CARABINIERI
INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO 2024/2025
Intervento del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri
Gen. C.A. Salvatore LUONGO
SPEECH
È un vero privilegio accogliere alla Scuola Ufficiali Carabinieri il
Presidente del Consiglio, onorevole Giorgia MELONI.
La Sua presenza testimonia ancora una volta l’attenzione che il
Governo rivolge al comparto Difesa e Sicurezza.
Ringrazio, altresì, il Vice Presidente della Camera dei
Deputati,
onorevole
Giorgio
MULÈ,
odierna
partecipazione ci onora.
Un particolare ringraziamento al Ministro dell’Interno, Prefetto
Matteo PIANTEDOSI, da cui i Carabinieri dipendono per le
funzioni di Ordine e Sicurezza Pubblica.
Saluto il Ministro della Salute, Professor Orazio SCHILLACI, il
Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatrice Isabella
RAUTI in rappresentanza del Signor Ministro della Difesa,
il Sottosegretario di Stato alla Difesa, onorevole Matteo
Inaugurazione Anno Accademico 2024/2025
PEREGO DI CREMNAGO, il Sottosegretario di Stato
all’Interno, Onorevole Wanda FERRO e tutti gli autorevoli
membri del Parlamento.
Rivolgo un rispettoso saluto al Capo di Stato Maggiore della
Difesa e ringrazio il Segretario Generale f.f. della Difesa e
Direttore Nazionale degli Armamenti e il Comandante del
C.O.V.I. per essere qui con noi.
Un cordiale benvenuto a tutte le Magistrature, le Autorità
intervenute e un deferente ossequio ai Signori Comandanti
Generali Emeriti, che mi hanno preceduto in questo straordinario
incarico.
Un caloroso saluto al corpo docente per l’impegno e
l’attaccamento alla Scuola.
——–Mi sia consentito, infine, fuori dal protocollo, di abbracciare con
particolare affetto il Professore Alessandro D’Acquisto, fratello
del nostro eroe, il Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto,
recentemente elevato dal Santo Padre al titolo di “Venerabile”.
Inaugurazione Anno Accademico 2024/2025
Celebriamo, oggi, l’inaugurazione dell’Anno Accademico della
Scuola Ufficiali, momento che fa parte della tradizione di
questo istituto d’eccellenza, dove l’Arma forma i suoi
“Comandanti del domani”, trasmettendo loro competenze ma
essenzialmente quei valori che da sempre caratterizzano la
missione del Carabiniere.
Questa è anche un’occasione per fare un punto sullo stato
dell’arte e sui progetti futuri dell’organizzazione.
Perciò è ancor più importante rivolgersi agli Ufficiali allievi, i
veri protagonisti dell’Arma del terzo millennio.
Ci troviamo in un’era di profonde trasformazioni e di rapidi
cambiamenti che trascendono i confini nazionali,
influenzando il nostro modo di vivere e di interagire.
Le sfide che affrontiamo sono complesse e molteplici,
originate da uno scenario instabile e da continue innovazioni
tecnologiche, che ridefiniscono i parametri della sicurezza
mondiale.
Inaugurazione Anno Accademico 2024/2025
Significative minacce provengono, infatti, dai cosiddetti nuovi
domini, riferiti allo spazio, all’underwater, alle dimensioni cyber e
cognitiva, all’ambiente informativo e allo spettro elettromagnetico, dove
sono già in corso cruciali partite fra molteplici attori. Queste
tensioni in atto rendono le infrastrutture, poste al servizio dei
predetti scopi, critiche e necessariamente destinatarie di
salvaguardia e protezione, funzioni queste che non possono
che essere appannaggio anche delle Forze di polizia e delle
Forze armate.
Come ben sapete, l’Arma nella sua storia ha delineato un
modello organizzativo che si fonda su un ordinamento
militare confermato nella Legge n. 78 del 2000.
La militarità, pertanto, è un requisito irrinunciabile per i
Carabinieri ed assume una connotazione strategica,
esaltando il senso etico, lo spirito di servizio e il sacrificio,
principi e ideali che l’Arma condivide con le altre Forze
Armate.
In tale prospettiva e in aderenza alle direttive impartite dal
Signor Ministro della Difesa con il Documento
programmatico pluriennale 2024-2026, ho disposto l’avvio
di programmi di aggiornamento e potenziamento delle nostre
Inaugurazione Anno Accademico 2024/2025
capacità militari, in piena sintonia con gli indirizzi del Capo
di Stato Maggiore della Difesa.
Per ciò che attiene alla Difesa Integrata del Territorio nazionale
(DIT), è stata determinata la costituzione di una Brigata di
“formazione”, con tre Reggimenti alle dipendenze, che opererà
come assetto modulare, assimilabile ad un “reparto di
contingenza”, e consentirà di offrire un “pacchetto di capability
skills” altamente specializzato e interoperabile con gli altri
assetti della Difesa.
Conseguentemente si sta già provvedendo a consolidare i
settori della “motorizzazione”, dell’“addestramento” e
dell’“armamento”.
In relazione alla proiezione all’estero per l’impiego nei Teatri
operativi, l’Arma partecipa direttamente alle diverse missioni
come polizia di stabilità insieme alle altre Gendarmerie type forces,
ma anche offrendo la propria competenza specialistica di
Polizia Militare all’Esercito, alla Marina e all’Aeronautica.
Attualmente, sono 15 i Teatri operativi in cui sono schierati
nostri contingenti, con una forza complessiva di quasi 500
unità. Dallo scorso gennaio, i Carabinieri sono di nuovo
presenti sul valico di Rafah, dove operano a supporto della
missione European Union Border Assistance Mission (EUBAM),
con il compito di coordinare e facilitare il passaggio tra
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la Striscia di Gaza e l’Egitto dei feriti e dei malati palestinesi,
garantendo loro la dovuta assistenza.
La frontiera di Rafah è un’area che l’Arma già conosce, da
tempo. Infatti, dal 2005 al 2007, un nostro contingente fu
inviato proprio in quel tratto di confine con l’obbiettivo di
riaprire e gestire il transito veicolare e di persone, cercando,
contemporaneamente, di stabilizzare le relazioni tra gli
israeliani e i palestinesi.
A questi impegni si aggiunge l’attività di vigilanza alle sedi
diplomatiche italiane all’estero, ove sono schierati oltre 600
Carabinieri.
La rivitalizzazione delle capacità militari dell’Arma si inserisce
in un contesto più ampio di indirizzo strategico e di alta
pianificazione.
Con questo intento, ho istituito dei Gruppi di lavoro
all’interno dello Stato Maggiore del Comando Generale,
integrati da rappresentanti delle altre Organizzazioni
funzionali e da membri laici, allo scopo di:
? assicurare il mantenimento del ruolo, delle funzioni e
delle specificità attribuite ai Carabinieri dalla vigente
legislazione;
? progettare e sviluppare modelli organizzativi e operativi
che, attraverso l’ottimizzazione delle risorse, lo
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snellimento dei flussi decisionali, l’eliminazione delle
ridondanze e la valorizzazione delle caratteristiche
intrinseche dell’Arma, ne adeguino la risposta in
relazione alle emergenti istanze provenienti dalla
società.
Proprio in riferimento a quest’ultimo aspetto, segnalo
l’istituzione del Dipartimento Audit e Innovazione, che
verifica la linearità dei processi dell’attività istituzionale e
propone nuove direttrici strategiche, in ogni settore.
Continua, con determinazione, il nostro impegno a favore
della nostra risorsa migliore: i Carabinieri, che vanno sostenuti
anche dal punto di vista economico e mi riferisco soprattutto
al trattamento previdenziale e alla necessità di una
previdenza complementare. Sempre in chiave di welfare, è
necessario dare impulso a iniziative per accrescere il numero
delle soluzioni alloggiative ed efficientare gli assetti
logistici. Sono già state inaugurate strutture green in cui
convivono carabinieri delle 2 diverse componenti, territoriale
e forestale. Mi aspetto, anche in questo ambito, il massimo
sostegno da parte delle Associazioni Professionali a Carattere
Sindacale tra Militari, oggi realtà viva e trainante nelle dinamiche
istituzionali.
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Tornando al quadro della minaccia, il cambiamento
climatico e il degrado ambientale sono fenomeni che hanno
scatenato, a livello internazionale, la corsa tra i principali Paesi
del mondo per assumere un ruolo guida nella sfida verso la
neutralità climatica. Inoltre, la transizione energetica
rappresenta un punto di svolta per la riconfigurazione delle
alleanze industriali e commerciali.
In ragione di ciò, la salvaguardia degli ecosistemi e lo
sviluppo sostenibile rientrano tra le questioni più rilevanti del
nostro tempo. L’Arma ne è consapevole ed impegnata, con i
suoi oltre 7.000 Carabinieri forestali, su tre fronti: la polizia
ambientale, la gestione ecosostenibile delle proprie strutture e della
mobilità, nonché la diffusione della cultura ambientale,
interagendo con tutti gli attori della società. Ne è un esempio
Caivano, dove i Carabinieri del Raggruppamento Biodiversità,
d’intesa con il “Commissario Straordinario alla Riqualificazione”,
hanno dato avvio a una collaborazione volta al rinnovamento
del “Parco Verde”.
Cruciale continua ad essere la lotta alla criminalità
organizzata e alla corruzione.
Le recenti operazioni condotte dall’Arma, infatti, dimostrano
la virulenza e la pervasività di ‘ndrangheta, cosa nostra e camorra.
Risulta oltremodo indispensabile – per contrastarle – una rete
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di diplomazia giuridica, di cooperazione giudiziaria e di polizia coesa
e funzionale, in supporto della tradizionale strategia di
prevenzione e di repressione.
Nel triennio 2021-2024, le indagini svolte dai Reparti
dell’Arma hanno portato all’arresto di 2.074 persone1 per
associazione di tipo mafioso, mentre sul fronte
dell’aggressione ai patrimoni illeciti, parte integrante della
nostra cultura investigativa, sono stati eseguiti sequestri2 per
oltre 1 miliardo e 243 milioni di euro e confische3 per 587
milioni euro.
Permane la minaccia terroristica di matrice
fondamentalista, che ciclicamente emerge in superficie a
causa delle multiformi dinamiche proprie del radicalismo
islamico e che molto incide sulla sicurezza percepita.
Per combatterla efficacemente, è determinante individuare e
neutralizzare, ab origine, ogni possibile fattore di rischio, con
una strategia che si fonda su 2 elementi di forza:
(1) la ricerca informativa, anche attraverso il costante
monitoraggio del web;
Nel 2024, sono stati tratti in arresto per associazione di tipo mafioso 380 soggetti.
Nel 2024, sono stati eseguiti sequestri per oltre 143 milioni di euro.
Nel 2024, sono stati eseguite confische per oltre 69 milioni di euro.
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(2) la spinta investigativa, sempre più qualificata e in stretto
coordinamento con l’Autorità giudiziaria, che ringrazio
ancora una volta per il sostegno e la preziosa opera svolta.
Un saluto riconoscente al Procuratore Nazionale Antimafia e
Antiterrorismo, dott. Giovanni MELILLO, per la sua
appassionata azione di coordinamento.
Non dimentichiamo poi come l’epoca della cosiddetta “Quarta
Rivoluzione Industriale” è caratterizzata dalla proliferazione delle
tecnologie di uso generale (General Purpose Technologies), in grado
di trasformare radicalmente i processi decisionali, operativi ed
esecutivi in diversi campi. Fra queste, l’Intelligenza
Artificiale (IA) è sicuramente la più emblematica,
rivoluzionaria e attrattiva.
Quindi, nel solco del potenziamento delle capacità
istituzionali, l’Arma è impegnata con convinzione nei
programmi di ricerca e di sviluppo nel settore. Partecipa, con
propri rappresentanti, al Gruppo di Progetto interforze per
l’elaborazione del “Piano attuativo”, discendente dalla “Strategia
per l’implementazione dell’Intelligenza Artificiale in ambito Difesa”.
Per ciò che attiene alla prevenzione e alla repressione dei reati,
l’Arma sta investendo importanti risorse nella realizzazione di
piattaforme avanzate di Comando e Controllo, nonché nello
sviluppo e nel potenziamento di applicativi per lo studio e
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l’analisi dei fenomeni criminali, anche in chiave predittiva. Al
riguardo, cito il sistema “Teseo”, un software in grado di
acquisire, organizzare e mettere in correlazione qualsiasi dato
di interesse operativo, presente negli hub informativi interni.
Inoltre, allo scopo di facilitare la presentazione delle denunce
di smarrimento da parte dei cittadini, è in fase di studio, in
collaborazione con PagoPA, una nuova funzione dell’App
Io, che permetterà di generare autonomamente l’atto in
formato digitale, senza doversi recare presso i nostri uffici.
L’esponenziale diffusione delle tecnologie digitali ha accelerato
i processi di globalizzazione, incrementando le turbative a cui
sono sottoposti i sistemi sociali, con conseguenti nuove forme
di disagio e connessi fenomeni di devianza.
L’instabilità lavorativa, il degrado delle periferie, i flussi
migratori e le difficoltà economiche infondono incertezza e
alimentano, talvolta, le proteste di strada.
La domanda di sicurezza è dunque forte, costante e riguarda
ogni ambito della società civile.
Inaugurazione Anno Accademico 2024/2025
Con la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza e il Corpo della
Polizia Penitenziaria, siamo quotidianamente impegnati per
garantire il pieno e incondizionato esercizio dei diritti e delle
libertà dei cittadini, in perfetta aderenza al modello di
coordinamento, ormai “compiuto”, delineato dalla legge n. 121
del 1981, che trova il proprio imprescindibile valore
nell’equilibrio del sistema, assicurato dall’unità di indirizzo
espressa dal Ministro dell’Interno, dal pregevole lavoro del
Dipartimento di Pubblica Sicurezza, dal riguardo per le
competenze attribuite ai comparti di specialità, nonché
dall’autentica pariteticità tra le Forze di polizia.
Insieme con il Capo della Polizia di Stato, il Comandante
Generale della Guardia di Finanza e tutti gli attori coinvolti
dobbiamo essere bravi a farci trovare pronti a intercettare – per
tempo – gli elementi di deriva che accrescono le minacce alla
sicurezza.
Tutto questo ci richiede e richiederà a voi, giovani Ufficiali,
una risposta qualificata, competente e dalla quale non è
possibile sottrarsi, in nome di quel ineguagliabile legame eticoistituzionale che annoda l’Arma, da oltre duecento anni, alla
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storia dell’Italia e degli italiani. Un legame con il territorio che