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(AGENPARL) – ven 28 febbraio 2025 Risorsa idrica e cambiamenti climatici: dall’emergenza alla tutela della biodiversità, convegno organizzato dal Settore Ambiente e Protezione Civile del Comune dell’Aquila.
Si è svolto nel pomeriggio di venerdì 28 febbraio il convegno organizzato dal Settore Ambiente e Protezione Civile del Comune dell’Aquila dal tema “Risorsa idrica e cambiamenti climatici: dall’emergenza alla tutela della biodiversità”. A fare gli onori di casa, nell’incontro moderato dalla giornalista Eleonora Falci, l’assessore Fabrizio Taranta. “Con questo convegno – ha sottolineato l’assessore – riprendiamo un percorso mai interrotto. I cambiamenti climatici impattano su diversi aspetti, a partire dall’emergenza idrica. Abbiamo voluto tenere alta l’attenzione su questa relazione, perché l’acqua è alla base della vita”. L’assessore ha poi ricordato le attività messe in campo dal Comune, in proprio e in sinergia con la Regione, rispetto a mitigazione del rischio idrogeologico, gestione urbana delle acque e contratti di fiume: “Abbiamo investito 5 milioni di euro, sia sulla città che sulle frazioni, per la mitigazione del rischio idrogeologico. Sono in corso lavori nelle frazioni di Arischia, Bagno, e presto partiranno a Sassa e San Giuliano”. Sul fronte della gestione delle acque in ambito urbano, invece, uno degli interventi voluti dall’amministrazione comunale è quello per le piazze d’acqua, in grado di allagarsi in caso di forti piogge, permettendo al terreno di assorbire quell’acqua in modo graduale, attraverso un sistema di canaline e di filtraggio. Riguardo ai Contratti di fiume, “abbiamo dato un nuovo impulso, grazie anche al contributo importante della Regione Abruzzo. Soltanto nell’ultimo anno sono stati finanziati i progetti per 5 milioni di euro che andremo ad utilizzare su tutto l’asse fluviale interessato dal contratto di fiume”.
Quindi l’intervento del Commissario Straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, Nicola Dell’Acqua, che ha sottolineato: “Il cambiamento climatico c’è, ma ha messo in luce criticità a lungo trascurate. Negli ultimi 60 anni abbiamo abbandonato la manutenzione delle infrastrutture. Se il Governo ha istituito una cabina di regia e nominato un Commissario, significa che il problema non è solo locale, ma nazionale”.
A seguire i saluti istituzionali del Sottosegretario al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Luigi D’Eramo, attraverso un messaggio inviato per l’occasione a causa di precedenti impegni istituzionali che non gli hanno permesso di essere presente all’incontro. Saluti istituzionali anche da parte del vicepresidente della Giunta regionale d’Abruzzo, Emanuele Imprudente: “Oggi affrontiamo un tema centrale nelle dinamiche del dibattito nazionale e internazionale. Abbiamo cercato di recuperare il tempo perso, oggi i finanziamenti devono entrare in dinamiche di programmazione con strategicità anche scientifica, come non è stato fatto negli anni passati. Abbiamo cercato di recuperare e questo ha fatto sì che negli ultimi anni, da quando ho l’onore di guidare l’assessorato regionale, abbiamo messo a disposizione del sistema acqua quasi 740 milioni di euro”. Quindi gli interventi del Prorettore UnivAq, Giulio Antonini, e del Direttore Generale dell’Arta, Maurizio Dionisio. Attraverso un intervento video, invece, il saluto del Commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione sisma 2016, il senatore Guido Castelli.
Chiusa la parte istituzionale, è iniziata la sessione delle relazioni, con uno sguardo particolare sull’acquifero del Gran Sasso, attraverso gli interventi di Lisa Napolitano, REMHI Regional Model and geo-Hydrological Impacts, CMCC Euro-Mediterranean Centre on Climate Change, Marco Casini, Segretario Generale dell’Autorità di Distretto dell’Appennino Centrale, Marco Petitta del Dipartimento Scienze della Terra Università La Sapienza Roma e Diana Galassi del Dipartimento MESVA dell’Università degli Studi dell’Aquila.
Nello specifico dell’acquifero del Gran Sasso, il professor Petitta ha sottolineato come la ricarica dell’acquifero è scesa del 15% dagli anni 90 e ulteriori cali analoghi, dal 9 al 15%, sono previsti nei prossimi decenni.
Seconda parte della sessione dei lavori con Ivo Pagliari, Presidente della Gran Sasso Acqua S.p.A. che ha parlato di “Interazione tra cambiamenti climatici e gestione del Servizio Idrico Integrato”, Gaetano De Luca dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con “Misure di pressione dell’acquifero del Gran Sasso correlate con la sismicità dell’Appennino” e Dina Del Tosto, Settore Ambiente del Comune dell’Aquila con “Il Contratto di Fiume dell’Aterno come strumento di adattamento ai cambiamenti climatici”.