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(AGENPARL) – ven 21 febbraio 2025 TLC, BEVILACQUA (M5S): CON MELONI RETE UNICA ALLA DERIVA
NOTA STAMPA
*TLC, BEVILACQUA (M5S): CON MELONI RETE UNICA ALLA DERIVA*
Roma, 21 febbraio. “Anche oggi articoli di stampa e allarmi sindacali confermano ciò che abbiamo sin da subito denunciato: con Giorgia Meloni al Governo la rete unica delle telecomunicazioni sta ormai andando alla deriva. La scelta di assistere subalternamente alla cessione dell’ex rete Tim a un consorzio in cui spiccano tre fondi esteri, guidato dagli americani di Kkr, sta mettendo a nudo problemi sin troppo facilmente prevedibili. Alle prime fibrillazioni di bilancio della società della rete unica, FiberCop, con prospettive di ulteriore allontanamento dello stacco delle cedole, i fondi esteri in questione hanno reagito evocando esuberi e rimodulazione degli investimenti. Eppure tutti sappiamo quanto siano importanti gli investimenti su una rete prevalentemente in rame, da trasformare in fibra ed evolvere con urgenza. Il Mef, che in FiberCop ha appena il 16%, non è in grado di incidere e di dire la sua, ammesso che abbia una visione sull’infrastruttura. E il fatto che sia il fallimentare ministro Urso a incaricarsi di spargere rassicurazioni sulla tenuta degli investimenti la dice lunga. Stesso canovaccio per Sparkle, società di Tim che gestisce 600mila chilometri di cavi sottomarini e che il Mef si appresta a rilevare in coabitazione con Retelit, controllata dal fondo spagnolo Asterion. Emergono dettagli, sull’intesa, in conseguenza dei quali Mef e Retelit dovrebbero retrocedere a Tim una parte delle plusvalenze nel caso cedessero la stessa Sparkle entro 18 mesi. Ma allora già diamo per scontato che Sparkle, presto o tardi, verrà venduta ancora? E a chi? Ma il Mef non doveva presidiare la società rilevandone il 100%? Insomma, siamo di fronte alla liquefazione di tutte le promesse elettorali di protezione degli asset strategici del Paese, in un quadro che rischia di travolgere anche le torri di Rai Way, altra società messa sull’altare della spietata logica neoliberista e privatizzatrice che intendere raccattare soldi, pochi, maledetti a subito, per rispettare i dettami del folle Patto di stabilità firmato dagli autoproclamati sovranisti”. Lo comunica in una nota Dolores Bevilacqua, componente M5S della Commissione di vigilanza Rai e vicepresidente della Commissione politiche Ue del Senato.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle