
(AGENPARL) – gio 20 febbraio 2025 Domenica 23 febbraio la proiezione del film d’inchiesta ‘Until the End of the
World’ e il dibattito con De Augustinis e Regoli
A ‘Macchie e Inchiostri’ il documentario che
svela l’altra faccia dell’acquacoltura
PESARO – Domenica 23 febbraio, alle ore 17, al Museo del Balì (Saltara), è in
programma l’appuntamento conclusivo della settima edizione del Festival Macchie e
Inchiostri con la proiezione del pluripremiato film d’inchiesta ‘Until the End of the
World’, «un viaggio ai confini del pianeta, alla scoperta del settore alimentare che cresce
più rapidamente al mondo: l’allevamento intensivo di pesci». Il documentario è stato
realizzato da Francesco De Augustinis, giornalista e documentarista, specializzato in
tematiche agroalimentari e della sostenibilità. L’opera è risultata vincitrice
dell’Environment Award 2024 al 21esimo International Ocean Film Festival di San
Francisco. Seguirà dibattito del regista con Francesco Regoli, direttore del Dipartimento
di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche, inserito nel
pool di esperti delle Nazioni Unite per la valutazione della Salute degli Oceani e
dell’Uomo. Spiegano gli organizzatori: «Da più di dieci anni il regista Francesco De
Augustinis indaga le filiere agroalimentari e il loro impatto. Per il suo ultimo lavoro ha
viaggiato in tre continenti, sfatando la narrazione ancora oggi diffusa sulla presunta
sostenibilità e sugli impatti reali dell’acquacoltura, pratica che interessa almeno 130
miliardi di esemplari. Il documentario espone una realtà diversa: comunità locali di diverse
regioni, come gli abitanti dell’isola di Poros in Grecia o la popolazione indigena Kawesqar
in Cile, lottano contro l’espansione degli allevamenti ittici accusati di inquinare le acque
incontaminate, impossessarsi delle risorse naturali e favorire la fame e l’insicurezza
alimentare». L’incontro è promosso dall’associazione Macchie e Inchiostri presieduta dal
direttore artistico Paolo Frigerio con la collaborazione del Comune di Colli al Metauro e
il patrocinio della Provincia. L’ingresso è libero.