
Un nuovo allarme spaziale scuote il mondo dell’astronomia: l’asteroide 2024 YR, delle dimensioni approssimative di un campo da calcio, ha recentemente attirato l’attenzione degli scienziati per la sua probabilità di impatto con la Terra. Secondo il Center for Near-Earth Object Studies della NASA, l’asteroide presenta una probabilità del 2,3% – cioè 1 possibilità su 43 – di colpire il nostro pianeta nel 2032. A conferma della preoccupazione, l’Agenzia Spaziale Europea ha calcolato una probabilità dell’1,3% che l’asteroide colpirà il 22 dicembre di quell’anno, quando esso si avvicinerà al minimo alla Terra.
Nonostante il 2024 YR sia molto più piccolo dell’enorme asteroide che, secondo gli scienziati, ha contribuito all’estinzione dei dinosauri, il suo impatto sarebbe tutt’altro che trascurabile. Se, durante il suo passaggio, l’asteroide entra nell’atmosfera terrestre ed esplodesse in aria, l’energia rilasciata sarebbe pari a circa otto megatoni di TNT – più di 500 volte la potenza della bomba di Hiroshima. Tale energia, anche se distribuita su una vasta area, potrebbe causare danni ingenti nelle zone colpite.
“Nella storia della Terra si sono verificati molti impatti di asteroidi”, ha osservato un portavoce della BBC. Il dott. Lan Dai ha aggiunto:
“I nostri primi antenati umani potrebbero sperimentare alcuni di questi eventi, che hanno cambiato il pianeta in passato, con potenziali impatti sull’evoluzione umana e persino sul nostro patrimonio genetico.”
Queste osservazioni ci ricordano come, pur se eventi rari, gli impatti asteroidali hanno avuto effetti duraturi sul corso della storia della Terra. La probabilità relativamente bassa di impatto, ora stimata al 2,3% per il 2032, non elimina tuttavia il rischio e sollecita la comunità internazionale a monitorare costantemente gli oggetti vicini alla Terra.
Le agenzie spaziali e il Center for Near-Earth Object Studies stanno intensificando i controlli per tracciare l’orbita di 2024 YR e prevederne il comportamento con la massima precisione. La collaborazione internazionale, che coinvolge anche l’Agenzia Spaziale Europea, è fondamentale per sviluppare strategie di difesa planetaria e potenzialmente contromisure in caso di impatto.
Sebbene la probabilità di impatto del 2024 YR sia bassa, le recenti revisioni dei dati hanno portato ad un aumento delle stime di rischio, evidenziando l’importanza di una vigilanza costante e di una cooperazione globale nel monitoraggio degli oggetti vicini alla Terra. La potenza distruttiva di un eventuale impatto, pari a otto megatoni di TNT, rappresenta una minaccia significativa per le popolazioni costiere e per gli ecosistemi, ricordandoci quanto il nostro pianeta sia vulnerabile agli eventi spaziali.
La comunità scientifica continua a lavorare per migliorare le tecniche di rilevamento e per sviluppare sistemi di allarme precoce, affinché, in caso di emergenza, si possano adottare le misure necessarie per salvaguardare la vita sulla Terra.
