(AGENPARL) – gio 06 febbraio 2025 **Sanità, primi numeri positivi dal punto di intervento rapido di
Torregalli. Giani in visita**
**Sperimentazione in corso fino a giugno. L’assessore Bezzini: “Stiamo
pensando ad ampliare i casi in cui potersi rivolgere a queste strutture”
/Scritto da Walter Fortini, giovedì 6 febbraio 2025 alle 16:58/**
Arrivano segnali promettenti dal punto di intervento rapido attivo presso
l’ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli, tra Firenze e Scandicci,
visitato oggi, 6 febbraio, dal presidente della Toscana Eugenio Giani e
dall’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, assieme al direttore
della Asl Valerio Mari: una struttura pensata per alleggerire il carico del
pronto soccorso, con una sperimentazione avviata a dicembre e che
proseguità fino a giugno.
Il primo bilancio è sicuramente positivo. Chi è passato di qui per un
urgenza minore è stato preso in carico e rimandato a casa in media in
trentadue minuti, molto meno di quanto avrebbe dovuto attendere al pronto
soccorso dove i casi più gravi hanno chiaramente la precedenza. Tempi
velocissimi, con lo svolgimento di tutti gli esami necessari e la
consulenza a volte di specialisti in tempo reale o la prenotazione di una
successiva visita. Un paziente su cinque a Torregalli, al momento del
triage è stato dirottato al Pir: un ventina di casi in media al giorno,
presi in carico da un medico di medicina generale e da un infermiere
professionista, sette giorni su sette alla setttimana dalle 8 la mattina
alle 20 la sera. Un’esperienza che ha consentito anche di raccogliere
indicazioni utili per migliorare od allargare ulteriormente un servizio che
si sta rivelando virtuoso.
“Dalla sperimentazione dei Pir sta emergendo un risultato positivo –
commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani -. Abbiamo pensato
queste strutture con l’intento di diminuire l’affollamento dei Pronto
soccorso e, conclusa la sperimentazione, intediamo esportare le esperienze
che stiamo testando, con tre modelli diversi, in tutta la Toscana”. “A
Torregalli in particolare – annota Giani -, dove siamo stati oggi e dove
il Punto di intervento rapido sorge di fianco al Pronto Soccorso, possiamo
toccare con mano come situazioni di minore emergenza possono essere gestite
piena sicurezza e con tempi ridotti in questi nuovi ambulatori dove abbiamo
arruolato medici di base e infermieri professionali”. Un’occasione e una
sfida per i primi, che si riappropriano così anche dell’aspetto clinico e
diagnostico della professione. “Un momento pure di formazione – aggiunge
il presidente – con benefici per tutti: per i pazienti che evitano lunghe
attese, per la continuità assistenziale e per il sistema sanitario nel suo
complesso”.
“Naturalmente – si sofferma Giani – continueremo ad investire anche sui
pronto soccorsi, per renderli sempre più efficienti, moderni, tecnologici
e capienti. Al San Giovanni di Dio di Torregalli, tra Firenze e Scandicci,
investiremo 32 milioni di euro per demolire gli attuali locali e creare
spazi nuovi”.
E siccome la sperimentazione serve proprio per verificare se un’idea
funziona e migliorarla, a distanza di un paio di mesi dall’avvio già si
stanno facendo alcune riflessioni. *“I primi risultati del Pir sono
incoraggianti – racconta l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini
-. Come per tutte le sperimentazioni li stiamo seguendo e stiamo facendo
anche degli aggiustamenti in itinere là dove necessario. Il Pir è uno di
quei servizi che si costruisce molto sul campo e che si evolve con la
formazione continua dei professionisti”. “C’è una buona sinergia anche
con i medici di medicina generale – aggiunge – e stiamo ragionando di
estendere il ventaglio di situazioni di lieve entità per le quali ci si
può rivolgere in piena sicurezza al Pir di Torregalli, un servizio che è
apprezzato dai professionisti e dagli utenti”
Le prestazioni che vengono effettuate al Pir del San Giovanni di Dio sono
attualmente di piccola traumatologia, medicazione, piccole ferite alle dita
ma anche esami con elettrocardiogramma in seguito ad attacco di panico,
dolore o aritmia che necessitano di accertamenti ulteriori.
In assenza di particolari esenzioni o accessi a seguito di traumi o
intossicazioni si paga un ticket di 25 euro, come sarebbe successo anche al
Pronto soccorso. Nei punti di intervento rapido sperimentati presso le Case
di comunità, dove ci si può recare su richiesta solo del medico di
famiglia o dell’116117 e che sono aperti dal lunedì al venerdì, la
prestazione è invece gratuita. Complessivamente tra Torregalli, la casa
della salute alle Piagge a Firenze, la Casa di Comunità di Sovigliana e
Vinci a Empoli, la Casa dei comunità Prato Est, la Casa di comunità Il
Ceppo a Pistoia e l’ospedale Serristori a Figline (aperto come Torregalli
sette giorni su sette) sono una sessantina i medici di medicina generale
coinvolti nel progetto e che si alternano in un turno la mattina e uno al
pomeriggio.
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