
Il presidente Donald Trump ha annunciato lunedì durante il suo discorso inaugurale alla rotonda del Campidoglio degli Stati Uniti che dichiarerà ufficialmente uno stato di emergenza nazionale al confine meridionale. Questo annuncio segna l’inizio di una serie di misure draconiane contro l’immigrazione clandestina e un impegno per rafforzare la sicurezza dei confini americani.
Nel discorso, Trump ha esposto con fermezza il suo impegno per affrontare la questione della sicurezza al confine meridionale, sottolineando che la sua amministrazione intraprenderà azioni decisive e rapide per risolvere questa problematica. “Oggi firmerò una serie di ordini esecutivi storici”, ha dichiarato il presidente. “Con queste azioni, daremo inizio al completo ripristino dell’America e alla rivoluzione del buon senso. È tutta una questione di buon senso.”
Tra le misure annunciate, Trump ha spiegato che dichiarerà un’emergenza nazionale per affrontare la crisi al confine con il Messico, impedendo immediatamente gli ingressi illegali nel paese e avviando un massiccio programma di rimpatrio per i milioni di immigrati clandestini. Il presidente ha inoltre annunciato il ripristino della controversa politica “Remain in Mexico”, che richiede ai migranti di rimanere in Messico mentre attendono il processo di asilo, e la fine della pratica del “catch and release”, che consente agli immigrati irregolari di rimanere negli Stati Uniti mentre i loro casi vengono esaminati.
Trump ha anche dichiarato che invierà truppe al confine per fermare quello che ha definito una “disastrosa invasione” del paese, rafforzando ulteriormente il controllo sulle frontiere.
Non solo, il presidente ha previsto anche misure contro le organizzazioni criminali straniere, annunciando che sotto la sua amministrazione, i cartelli della droga verranno designati come “organizzazioni terroristiche straniere”. Inoltre, ha fatto riferimento all’uso dell’Alien Enemies Act del 1798, una legge che consente l’adozione di misure severe contro le minacce straniere, per eliminare completamente le gang e le reti criminali che operano negli Stati Uniti, in particolare nelle aree urbane.
“In quanto comandante in capo, non ho responsabilità più grande di quella di difendere il nostro paese da minacce e invasioni, ed è esattamente ciò che farò”, ha dichiarato Trump, promettendo di adottare misure inedite per affrontare la crescente pressione migratoria e le attività criminali legate al traffico di droga e alle bande.
Con queste dichiarazioni, Trump ha ribadito il suo impegno a fronteggiare una delle sue principali priorità politiche, quella della sicurezza dei confini, e ha lasciato intendere che la sua amministrazione non esiterà a prendere misure drastiche per fermare l’immigrazione illegale e migliorare la sicurezza interna degli Stati Uniti.