(AGENPARL) – gio 09 gennaio 2025 REGIONE PUGLIA
AZIENDA OSPEDALIERO – UNIVERSITARIA
CONSORZIALE POLICLINICO DI BARI
BARI – PIAZZA GIULIO CESARE 11
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Trapianti record al Policlinico di Bari: nel 2024 superati i 220 interventi
complessivi, primo centro per trapianti di cuore in Italia
Questa mattina conferenza stampa per la presentazione dei dati con il presidente della Regione
Puglia, Michele Emiliano e l’assessore alla sanità Raffaele Piemontese
Il Policlinico di Bari è stato il primo Centro per numero di trapianti di cuore in Italia nel 2024 con
73 trapianti effettuati, complessivamente lo stesso numero della Lombardia che opera su più
centri e ha oltre il doppio della popolazione pugliese. Oltre a questo record nazionale, l’attività
trapiantologica pugliese ha fatto registrare complessivamente un anno straordinario chiudendo
a 222 trapianti d’organo effettuati negli ultimi 12 mesi, rispetto ai 204 effettuati nel 2023.
In dettaglio oltre ai trapianti di cuore effettuati dall’equipe del prof. Bottio, che sono passati da
61 a 73 nell’ultimo anno, i trapianti di rene eseguiti dall’equipe del prof. Pasquale Ditonno sono
stati 88, di cui 62 trapianti di rene singolo, 4 di rene doppio, 20 trapianti di rene da vivente e c’è
stato un doppio trapianto di rene e fegato. Mente 59 sono stati i trapianti di fegato eseguiti
dall’equipe diretta dal prof. Francesco Tandoi nel 2024, rispetto ai 54 del 2023.
In particolare il 75% dei cuori trapiantati è stato prelevato fuori dalla Puglia: il 10% fuori
dall’Italia da donatori in Svizzera, Malta, Inghilterra, Francia e Grecia e il 65% da donatori di
altre regioni. Sono stati 18 i pazienti in lista d’attesa trapiantati a Bari: 5 della Lombardia, 4 della
Campania, 3 della Basilicata, 2 dalla Sicilia, 2 dalla Calabria, uno da Abbruzzo e Molise.
I dati sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa al Policlinico di
Bari alla quale sono intervenuti il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano; l’assessore
alla sanità, Raffaele Piemontese; il rettore dell’Università degli Studi di Bari, Stefano Bronzini; il
direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce; il direttore del Centro nazionale
trapianti, Giuseppe Feltrin; il coordinatore del Centro Regionale Trapianti Loreto Gesualdo; il
direttore del dipartimento Promozione della salute della Regione Puglia, Vito Montanaro.
“In Puglia, in materia sanitaria, succedono cose straordinarie, ma noi le abbiamo fatte diventare
ordinarie. – ha affermato il presidente Emiliano – Non in tutta Italia accade che una struttura di
eccellenza, come quella per i trapianti di cuore o per altri organi, diventi in poco tempo la
numero uno in Italia. La Puglia conquista quotidianamente obiettivi importanti e qui si è creata
la giusta sinergia sostenuta soprattutto dai cittadini italiani. Per questo ringrazio tutte le
persone che rinnovano la carta d’identità e offrono la loro disponibilità alla donazione; ringrazio
le famiglie che hanno dato il consenso per chi invece non lo aveva dato in vita; e ringrazio il
sistema di uomini e donne della rete trapiantologica pugliese che ha conquistato questo
importantissimo risultato, in particolare il professor Bottio, l’allenatore e il giocatore più
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importante, che da solo non avrebbe potuto realizzare tutto quello che invece il Policlinico di
Bari gli ha consentito di fare. Siamo in una struttura nuova di zecca, l’Asclepios III. Questa
struttura è già in parte funzionante, anche con tutte le attrezzature che erano nell’ospedale
anti-covid della Fiera del Levante. Ringrazio le direzioni strategiche di questo ospedale e
l’Università di Bari. Questo – ha concluso Emiliano – è un esempio positivo della collaborazione
tra le università pugliesi, la Regione Puglia e l’Azienda ospedaliera Policlinico di Bari”.
“Siamo felici di questo risultato straordinario e come Regione continueremo a sostenere
l’investimento del Policlinico di Bari in questa attività di alta complessità in grado di dare nuove
opportunità di vita ai pazienti, ormai non più solo pugliesi, che si mettono in lista di attesa qui
per un trapianto. Abbiamo per questo riconosciuto al Policlinico di Bari i fondi per rafforzare le
unità operative convolte nelle attività di trapianto, destinando un ulteriore budget per
assunzioni nel 2025 di circa 10 milioni. E abbiamo l’obiettivo di far crescere tutta la rete
regionale, con i centri di Foggia, dove a fine anno è ripresa l’attività di trapianto di rene, e di
Lecce”, spiega l’assessore regionale alla salute, Raffaele Piemontese.
Per il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce “il Policlinico è sempre più
ai massimi livelli in Italia nell’attività trapiantologica. Abbiamo i tempi di attesa più brevi per i
trapianti di cuore (7 mesi, media naz. 41 mesi) e di fegato (4 mesi, media naz. 20 mesi). Per
consolidare questi risultati abbiamo istituito nell’ultimo anno il Dipartimento che coordina le 15
unità operative attive sul programma trapianti e la nuova unità operativa di danno epatico e
trapianto che ci permetterà di migliorare la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti trapiantati
o candidati al trapianto fegato. Abbiamo approvato ieri/oggi la delibera con la nuova dotazione
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