
(AGENPARL) – lun 06 gennaio 2025 La distribuzione e la stabilizzazione della corrente elettrica nelle
contrade del comune di Ortona rimane un problema annoso, che da decenni non
viene risolto e che anzì è stato acuito dalla rimozione di alcune cabine di
trasformazione.
Le contrade soffrono molti disagi e, i residenti sempre più si vedono
costretti a razionarne il consumo per evitare che il contatore scatti
tenuto conto che ormai, è tarato proprio alla soglia di 3 kw senza alcun
margine come lo ero in passato.
Se a queste rigide limitazioni ci aggiungiamo i continui sbalzi di corrente
che si registrano durante la giornata, si intuisce presto il forte disagio
e malcontento per molte famiglie creato dal salasso delle bollette
continuamente rincarate negli ultimi anni, nonostante tutte le promozioni
delle varie ditte che si propongono sul mercato libero.
L’eliminazione delle cabine di trasformazione o di stabilizzazione della
corrente che prima erano in quasi tutte le contrade da decenni, crea disagi
agli elettrodomestici, alle caldaie e alle centraline elettroniche che
spesso fanno saltare sistemi di allarme e di videosorveglianza che rendono
ancora meno sicuro un territorio già, poco pattugliato dalla forze
dell’ordine per via della drammatica scarsità di mezzi e non dalla mancanza
di volontà.
La scarsa sicurezza e il buio sono fattori determinanti ai malintenzionati
che intendono condurre rapine nelle case e non è un caso, che negli ultimi
anni, si stanno moltiplicando nell’intero circondario del comune di Ortona
e in quelli limitrofi.
Ogni anno il comune di Ortona perde circa 1000 residente e le contrade per
la maggior parte sono abitate da persone anziane e spesso sole che per via
degli sbalzi della corrente si trovano a vivere di notte al buio perchè,
come spiegato da un tecnico della Engie (ditta che ha l’appalto della
gestione dell’illuminazione pubblica del comune di Ortona e delle sue 54
contrade) gli sbalzi di corrente mandano i sistemi in autoprotezione e
quindi i lampioni al calar del sole non si accendono come dovrebbero.
La Engie ha sollecitato già la Zecca a ripristinare la situazione di
normalità per l’erogazione della corrente ma non è stata ancora ascoltata e
la ditta è sommersa da chiamate per interventi continui per riattivare gli
interruttori. Tutto ciò rende il lavoro ancora più stressante e aggravato
da ulteriori oneri.
È una situazione inaccettabile per la quale i cittadini delle contrade si
sentono considerati di serie B e chiedono come già accaduto da anni nel
comune di Crecchio sistemi di videosorveglianza per combattere anche la
proliferazione delle discariche a cielo aperto lungo i lati delle strade
comunali e provinciali che collegano le varie frazioni da sud a nord e in
alcuni casi anche su terreni agricoli privati a danno della natura e
dell’immagine turistica e del decoro urbano.