
(AGENPARL) – sab 14 dicembre 2024 Si trasmette la nota che segue
Patrizia Biagi
Ufficio Stampa
Comune di Palermo
*Allo Zen di Palermo arriva la Festa dell’Orto, grazie al progetto di
riqualificazione urbana Ruis del Comune.*
*Dall’Orto incolto all’Orto colto: nuovi orti didattici crescono con i
ragazzi di due scuole.*
Lunedì 16 e martedì 17 dicembre, con una due giorni dedicata a “La Festa
dell’Orto”, si concludono i primi percorsi del progetto Ruis finanziato
dall’Assessorato alle Politiche socio sanitarie del Comune di Palermo
Orto(in)Colto presso gli istituti comprensivi Leonardo Sciascia e Giovanni
Falcone nel quartiere Zen a Palermo.
Orto(in)Colto, che ha coinvolto circa 120 giovani appartenenti ai due
istituti, è stato ideato e realizzato dalla Cooperativa Sociale Orto
Capovolto e rientra nelle azioni previste dal RUIS, finanziato dal
“Programma straordinario per la riqualificazione urbana e la sicurezza
delle periferie della città metropolitane e dei comuni capoluogo di
provincia” della Presidenza del Consiglio dei Ministri con una dotazione
complessiva di un milione e mezzo di euro.
Per l’Assessore alle Politiche socio sanitarie del Comune di Palermo, Rosi
Pennino: “si tratta di una riqualificazione urbana fortemente voluta
dall’Amministrazione Lagalla e resa possibile grazie al lavoro del terzo
settore e alla partecipazione delle scuole. I due orti realizzati nascono
dall’impegno e dalla cura degli studenti. Oggi lo Zen ha degli spazi in più
che parlano di rigenerazione e di comunità”.
“Coltivare piante, ma anche relazioni e competenze, è una delle sfide che
si pone il progetto – spiega Angelica Agnello, direttrice di Orto
Capovolto. I ragazzi e le ragazze non imparano solo a coltivare, ma anche a
prendersi cura del futuro della nostra terra. Ogni seme piantato, infatti,
diventa un piccolo passo verso la creazione di una coscienza ecologica, tra
rispetto per la natura e il rispetto dei beni comuni. Molto spesso –
continua Agnello – i giardini delle scuole italiane sono incolti; da qui il
nome del progetto, che vuole trasformarli in orti colti nella sua doppia
etimologia di coltivati e portatori di cultura”.
Obiettivo principale è quello di educare all’ambiente e, nello stesso
tempo, ad un’alimentazione salutare attraverso uno strumento pratico dove i
destinatari possano imparare facendo.
“L’orto didattico – raccontano Stefania Cocuzza e Massimo Valentino,
Dirigenti degli Istituti Sciascia e Falcone – offre ai nostri ragazzi
l’opportunità di vivere lo spazio esterno della scuola come un’aula
creativa e inclusiva. Attraverso il valore educativo del lavoro di gruppo
si strutturano competenze disciplinari e relazionali che promuovono il
collettivo senso del rispetto per l’ambiente”.
Non solo piante da orto ed erbe aromatiche, ma anche alberi da frutta e
bordure aromatiche: i giardini scolastici diventano così più verdi e gli
studenti imparano tecniche di coltivazione sostenibile, osservando i cicli
naturali delle piante e sviluppando abilità pratiche utili per la vita di
tutti i giorni.
Dopo un breve pausa, in primavera saranno attivati altri due percorsi negli
stessi istituti, dove altrettanti bambini e ragazzi continueranno a curare
gli orti, sostituendo le colture con quelle di stagione e realizzando anche
dei dispositivi per accogliere gli insetti impollinatori, alla ricerca di
quella biodiversità urbana, fondamentale per il nostro pianeta.