(AGENPARL) – gio 12 dicembre 2024 Meeting diritti umani, Nardini: “Il futuro è un diritto, istituzioni
siano in prima linea”
Scritto da Redazione, giovedì 12 dicembre 2024
“Il futuro è un diritto e non possiamo permettere che sia negato a noi e
alle generazioni future. In un mondo in cui la guerra si sta riaffermando e
normalizzando, in cui si prova a negare il cambiamento climatico e in cui
assistiamo a pericolosi arretramenti sui diritti civili e sociali, educare
le giovani e i giovani a lottare per il diritto a un futuro giusto è un
dovere civile”. Ha aperto così il suo intervento all’edizione 2024 del
Meeting dei diritti umani l’assessora all’istruzione, memoria e diritti
umani, Alessandra Nardini, parlando a 5000 tra studentesse e studenti
collegati da poco più di cento scuole scuole toscane con il Teatro della
Compagnia di Firenze, dove in 400 hanno gremito la sala.
Sono stati anche quest’anno, le giovani e i giovani toscani, i protagonisti
del Meeting, giunto alla alla XXVIII edizione, il tradizionale appuntamento
che la Toscana organizza con le scuole per celebrare la Giornata
internazionale dei diritti umani in occasione del 10 dicembre, anniversario
della Dichiarazione universale dei diritti umani. Caratterizzato dal claim
“Diritto al futuro”, la manifestazione ha visto la stretta
collaborazione del Parlamento regionale degli studenti.
A tutti loro l’assessora Nardini ha parlato della necessità, oggi, di un
impegno ancora maggiore sul fronte dei diritti. “Finché una donna
guadagna meno di un uomo non c’è diritto al futuro – ha detto – e finché
ci sono bambine e bambini a cui sono negati cure, istruzione e nutrizione
non c’è diritto al futuro. Finché le bombe piovono su civili innocenti e
intere popolazioni vengono oppresse non c’è diritto al futuro e finché si
continua a bruciare petrolio e non ad investire in energie rinnovabili e
pulite mentre il pianeta si riscalda – ha sottolineato – non c’è diritto
al futuro. Finché una ragazza o un ragazzo vengono bullizzati o picchiati
per il loro aspetto fisico o il loro orientamento sessuale o perché trans
non c’è diritto al futuro e finché gli uomini uccidono le donne non c’è
diritto al futuro. Quel diritto al futuro – ha affermato Nardini – dobbiamo
riaffermarlo con grande forza. Tocca a noi istituzioni essere in prima
linea nel farlo”.
E per richiamare all’urgenza di un impegno forte e quotidiano su questi
temi, l’assessora ha ricordato il caso di Giulio Regeni, su cui ancora
aspettiamo verità e giustizia, di Jina Amini e della lotta delle donne in
Iran per i loro diritti e le loro libertà e il massacro delle donne, delle
bambine e dei bambini a Gaza.
Al centro del Meeting 2024 – come di consueto nell’ambito di Giovanisì, il
progetto regionale per l’autonomia dei giovani, e in collaborazione con
Fondazione Sistema Toscana – cinque degli obiettivi globali di sviluppo
sostenibile indicati dall’Agenda 2030 dell’Onu: dalla salute e benessere
all’istruzione di qualità, dalla parità di genere al cambiamento
climatico, fino a pace, giustizia e istituzioni forti.
Ogni ospite è stato chiamato a riflettere su uno di questi temi chiave.
C’erano Franco Vaccari (presidente e fondatore di Rondine Cittadella della
Pace), Ilaria Ghaleb (segretaria e cofondatrice Change for Planet), Marco
Armellini (neuropsichiatra infantile), Giuseppe Bagni (segreteria nazionale
Centro Iniziativa Democratica Insegnanti), lo studente lavoratore Andrea
Borghini, la presidente Commissione regionale pari opportunità Francesca
Basanieri.
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