(AGENPARL) – mer 11 dicembre 2024 COMUNICATO STAMPA
11 DICEMBRE 2024
CONFAPI PADOVA INCONTRA IL PRESIDENTE ZAIA
«L’AUTONOMIA? IMPRESCINDIBILE
PER LA COMPETITIVITÀ DELLE NOSTRE IMPRESE»
L’Alta Padovana risponde ancora presente: a Campo San Martino, 500 imprenditori hanno
partecipato a “Confapi Xmas Night”, tradizionale incontro prefestivo dell’Associazione delle Pmi.
Ospite d’eccezione il presidente della Regione Veneto, che si è confrontato con gli imprenditori sui
principali temi d’attualità, sullo stato di avanzamento del progetto di autonomia differenziata e
sulle prospettive di sviluppo per il nostro territorio, in una serata a sostegno della Fondazione TCD Terapia Cellulare del Diabete. Al centro anche la questione IRAP, il presidente Marco Trevisan:
«Tante polemiche strumentali, noi siamo pronti a fare la nostra parte».
«Se oggi abbiamo un’Italia a due velocità non dipende certo dall’autonomia, che, anzi, rappresenta
la vera soluzione alle diseguaglianze e alle sperequazioni figlie del centralismo di cui è vittima il
Paese. L’Italia ne uscirà solo quando affronterà entrambe le questioni, quella meridionale e quella
settentrionale, di cui si parla meno. L’autonomia mette insieme le due istanze. E voi imprenditori di
Confapi Padova lo sapete». La riflessione del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia è, in fondo,
la chiosa più adatta per inquadrare “Confapi XMas Night”, tradizionale ritrovo pre-festivo che ha
richiamato 500 persone, tra imprenditori e stakeholders, all’Agriturismo La Penisola a Campo San
Martino. Un incontro che l’Associazione delle piccole e medie imprese ha volutamente allestito
nell’Alta Padovana, territorio in cui sta mettendo radici sempre più profonde. È stata l’occasione per
riflettere sulle prospettive di sviluppo del territorio, per scambiarsi gli auguri, ma anche per
raccogliere fondi a sostegno della Fondazione TCD – Terapia Cellulare del Diabete. Ospite
d’eccezione il Presidente della Regione Veneto: in occasione della presentazione del nuovo libro
“Autonomia, la rivoluzione necessaria” (Marsilio Editore), Zaia, incalzato dal direttore del Corriere
del Veneto Alessandro Russello, si è confrontato con gli imprenditori di Confapi Padova sui
principali temi d’attualità e sullo stato di avanzamento del progetto di autonomia differenziata.
E, in quanto all’attualità, era inevitabile partire dalla Legge di Stabilità Regionale in corso di
approvazione. «Si tratta di una manovra coerente con la programmazione degli ultimi quattordici
anni e orientata a soddisfare le priorità del presente con misure per l’istruzione e la formazione, il
sociale, l’ambiente, la mobilità e la sicurezza stradale, e il sostegno a investimenti per lo sviluppo del
sistema produttivo veneto», ha sottolineato il Presidente Zaia. «Come già ribadito ad agosto, in sede
di approvazione del disegno di legge, è stato necessario rideterminare l’aliquota dell’imposta
regionale sulle attività produttive (IRAP) per alcune tipologie di soggetti, che produrrà un maggior
gettito a decorrere dal 2025 vicino agli 80 milioni di euro, per un totale di quasi 120 milioni. Non
applicando maggiorazioni all’addizionale IRPEF, la Regione Veneto, anche dopo la manovra IRAP
proposta, rimane tra le regioni che applicano la più bassa pressione fiscale, intesa come somma delle
manovre fiscali su addizionale Irpef e IRAP. Il gettito totale è pari a 23,7 euro pro-capite, inferiore
solo a quello della Basilicata, che fruisce però di rilevanti entrate su estrazione idrocarburi», ha
rimarcato il Presidente Zaia, tornato a incontrare gli imprenditori di Confapi Padova per la terza
volta, dopo la partecipazione agli eventi del luglio 2023 all’Exforo in Prato della Valle, e dell’aprile
2024 a Villa Contarini, a Piazzola sul Brenta.
TREVISAN: «TUTTE LE LEVE RESTINO SUL TERRITORIO. L’IRAP? PRONTI A FARE LA NOSTRA PARTE»
«L’autonomia differenziata è il grande tema che animerà il 2025. Dal nostro punto di vista
costituisce una necessità imprescindibile», ha sottolineato il Presidente di Confapi Padova Marco
Trevisan, introducendo i lavori accanto al Direttore dell’Associazione Davide D’Onofrio. «Lo
affermiamo con cognizione di causa, partendo da una constatazione: le nostre imprese sono di
fronte a uno dei momenti più delicati dell’intera storia moderna. Siamo chiamati a fare i conti con
l’influenza delle tensioni geopolitiche globali che pesano sul settore manifatturiero e sulle catene di
approvvigionamento. Non solo: abbiamo un cuneo fiscale tra i più alti, un debito pubblico
preoccupante, che rende complicato sostenere le imprese, e costi energetici spropositati, che
penalizzano le nostre aziende nei confronti dei partner europei. In questo contesto, è più che mai
necessario che tutte le leve possibili restino sul territorio, in modo che ci sia una chiara presa di
responsabilità da parte degli amministratori. Si tratta infatti di un processo che, senza aumentare i
divari tra regioni e senza stravolgere le prerogative decisionali previste dall’ordinamento, può
rafforzare i territori nel solco dei principi di sussidiarietà, efficienza e solidarietà. Non possiamo
decidere su materie come la politica commerciale comune, l’energia e le grandi reti di trasporto, ma,
come sostiene il Presidente Zaia, non si tratta di rivendicare intere materie ma, esclusivamente,
l’esercizio di funzioni. E tutte quelle che possono essere esercitate sul territorio, vanno trasferite.
Qui. Vicino ai cittadini e alle imprese».
Una riflessione, quella del Presidente Trevisan, che si lega anche a un tema caldo come quello
dell’aumento dell’Irap, questione sulla quale la posizione di Confapi Padova va controcorrente
rispetto alla maggior parte delle associazioni di categoria: «In questi giorni stiamo assistendo
all’acceso dibattito sull’IRAP, a nostro avviso motivato quasi esclusivamente da ragioni strumentali.
Il punto è che il contributo ulteriore che il Governo ha chiesto alla Regione è di quasi 30 milioni di
euro, che devono saltar fuori, e che l’aumento si inserisce in un quadro di misure a sostegno di
investimenti per lo sviluppo del sistema produttivo veneto. Nello specifico stiamo parlando di un
aumento che per la maggior parte delle aziende (circa l’80%) passerà dallo 0,10% allo 0,18% e dallo
0,50% allo 0,65% per quelle più inquinanti, il tutto, peraltro, escludendo le ditte individuali, che non
sono interessate. Si tratta, per la maggior parte dei casi, di aumenti nell’ordine di poche centinaia di
euro, che certo non mandano in tilt un’impresa né il sistema industriale del territorio. Oltretutto,
non applicando maggiorazioni all’addizionale IRPEF, la Regione Veneto, anche dopo la manovra IRAP
proposta, rimane tra le regioni che applicano la più bassa pressione fiscale. Ora, nessuno può essere
contento di fronte a un aumento, sia pure lieve, di una tassa, ma se si ha la consapevolezza che le
risorse sono gestite bene, come le gestisce bene la Regione Veneto – e lo ribadisce anche la Corte dei
conti -, diventa più facile anche per gli imprenditori fare la propria parte. Ecco perché reputiamo
fuori luogo le polemiche contro la scelta della giunta Zaia, frutto di chi probabilmente si culla in un
passato remoto, invece di guardare un po’ più in là, verso il futuro. Che deve vedere le istituzioni e il
mondo dell’impresa concorrere al benessere sociale del Veneto».
IL SOSTEGNO ALLA FONDAZIONE TCD
La cena di gala ha consentito di raccogliere fondi a sostegno della Fondazione TCD, a supporto
all’attività del Centro per la Terapia Cellulare del Diabete, inaugurato nel 2021 presso l’Azienda
Ospedale – Università di Padova. A illustrare le attività del Centro nel corso della serata ha
provveduto la professoressa Lucrezia Furian, responsabile delle attività, affiancata dal professor
Mario Bertolissi, Presidente della Fondazione, e dal dottor Fabrizio Stella, vicepresidente.
«Coloro che sono affetti dal diabete di tipo 1 sono obbligati a sottoporsi a iniezioni giornaliere di
insulina per controllare i livelli glicemici con effetti impattanti sulla qualità della vita. In quest’ottica
gli studi con le terapie cellulari rappresentano una grande opportunità: la procedura del trapianto di
insule pancreatiche prevede il prelievo delle cellule del pancreas in grado di produrre l’insulina da un
donatore deceduto», ha rimarcato la professoressa Furian. «Tali cellule vengono successivamente
isolate, purificate e infuse nel fegato del paziente diabetico: il trapianto di insule pancreatiche
permette di rimpiazzare le cellule distrutte dal sistema immunitario e riavviare la produzione di
insulina». La ricerca non si ferma e se nel 2023 è stato effettuato il primo trapianto standard di insule
pancreatiche su paziente adulto con terapia di immunosoppressione, nei prossimi anni la terapia
sarà ancora più efficace. «Puntiamo ad effettuare il primo trapianto di insule microincapsulate,
procedura ancora più avanzata in seguito alla quale i pazienti non avranno più bisogno di sottoporsi
alla terapia immunosoppressiva».
I SINDACI, LE AZIENDE PREMIATE, I PARTNERS E… I BLUES BROTHERS
Che Confapi Padova stia mettendo radici sempre più profonde nell’Alta Padovana, rendendo più
capillare la sua presenza, è testimoniato anche dalla presenza in platea di diversi sindaci del
territorio, a partire dal “padrone di casa” Dario Luigi Tardivo, primo cittadino di Campo San Martino,
oltre a Gianfranco Vezzaro (Campodoro), Valter Milani (Piazzola sul Brenta), Daniele Canella (San
Giorgio delle Pertiche) e Nicola Pettenuzzo (San Giorgio in Bosco), a rafforzare un dialogo continuo.
È stata anche l’occasione per premiare alcune aziende storiche associate a Confapi Padova. Sul palco
Aliben, da oltre cinquant’anni presente nella distribuzione di prodotti alimentari di prima scelta;
Brega,che da mezzo secolo soddisfa le esigenze più evolute nella lavorazione di parti meccaniche di
altissima precisione; Gamba Pietro, nata nel lontano 1977 sulle orme della ditta paterna Gamba
Luigi, sorta nel 1960 e sviluppatasi negli anni in crescendo, fino a ricoprire le esigenze di piccoli e
grandi tappezzieri; Holmac, azienda fondata nel 1969 e da allora ininterrottamente attiva nella
progettazione, costruzione e commercializzazione di macchine oleodinamiche al servizio del
vivaista; Padova Elettrotecnica, azienda fondata nel 1974, in grado di sviluppare e progettare quadri
elettrici e automazioni secondo le richieste dei clienti e in base all’esperienza acquisita in mezzo
secolo di attività nel settore; e Salima, che opera nel settore della costruzione e manutenzione di
infrastrutture stradali e nella produzione e stesura di conglomerati bituminosi tradizionali e speciali
sin dal 1974.
Ad animare la serata ha provveduto anche la musica della Soul Men Band, la più grande tribute band
italiana dei Blues Brothers: una martellante sezione ritmica e una dirompente sezione fiati hanno
consentito a tutti di immergersi nel mondo dei due uomini in nero, rivivendo le atmosfere del cult
movie di John Landis. A tutti sono stati regalati degli occhiali griffati Confapi Padova, nello stile del
film, per… “vedere la luce!”.
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