(AGENPARL) – mar 10 dicembre 2024 NUCLEARE, BARBERA (PRC): “IL GOVERNO MELONI VUOLE TRIPLICARE I COSTI
DELL’ENERGIA ELETTRICA PER CITTADINI E IMPRESE”
“Il governo Meloni, provando a rilanciare il nucleare in Italia non solo
dimostra di non avere una politica energetica razionale a causa di un
approccio del tutto ideologico sul tema, ma si appresta anche a mettere le
mani nelle tasche degli italiani. Lo sdoganamento dell’energia nucleare non
determinerà, infatti, solo pesanti conseguenze dal punto di ambientale e
sanitario, ma anche dal punto di vista economico, con buona pace di chi
continua a sostenere, in perfetta malafede, il contrario. La volontà di
rilanciare l’energia nucleare in Italia annunciata dal ministro
dell’Ambiente Pichetto Fratin, che non perde occasione per sponsorizzare
tale opzione come panacea di tutti i nostri problemi, oltre a calpestare in
maniera antidemocratica gli esiti referendari degli ultimi anni, non fa i
conti con la dura realtà dei fatti. Per fortuna a smentire le elucubrazioni
del ministro dell’Ambiente intervengono i dati scientifici pubblicati oggi
dal rapporto “100% Rinnovabili Network”. Dati che provengono da quegli
stessi soggetti che, a livello internazionale, si occupano di monitorare
l’evoluzione del mercato mondiale delle diverse fonti di energia, come ad
esempio, l’Agenzia internazionale per l’Energia. Secondo tale Agenzia, nel
2023, il costo dell’energia elettrica prodotta dal nucleare è stata pari a
170 dollari al megawattora, contro i 50 dollari di quella prodotta con
l’energia solare e i 60-70 euro di quella generata con l’energia eolica.
Numeri che parlano da soli e che non contemplano, per l’energia nucleare,
gli elevati costi determinati dalla sicurezza, dallo smaltimento delle
centrali, dalla gestione delle scorie e dalla bonifica dei siti
contaminati. Considerato il fatto che in tutto il mondo l’energia nucleare,
visti gli ingenti investimenti, viene finanziata con fondi pubblici, è
evidente che il governo Meloni pensa di riesumare una tecnologia obsoleta e
pericolosa, scaricandone i costi sui cittadini. Il tutto a scapito del più
economico e razionale sviluppo delle fonti di energia rinnovabili. Una
scelta estremamente miope che, oltre a determinare conseguenze devastanti
per l’ambiente e la salute pubblica, triplicherà drammaticamente le
bollette per i cittadini e le imprese”. Lo dichiara Giovanni Barbera,
membro del comitato politico nazionale di Rifondazione Comunista.
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