
(AGENPARL) – lun 04 novembre 2024 IN OCCASIONE DELLA “CAMPAGNA NAZIONALE FAI PER IL CLIMA” SABATO 9 NOVEMBRE DALLE ORE 10 ALLE 13 APERTURA STRAORDINARIA DEL VECCHIO VIVAIO COMUNALE
È stata presentata questa mattina a Palazzo di Città, dall’assessora al Clima, Transizione ecologica e Ambiente Elda Perlino e dal capo delegazione FAI Gioacchino Leonetti, alla presenza del dirigente della ripartizione Ambiente Antonio Toritto e di Giovanni Picella, delegato all’Ambiente del FAI Bari, l’apertura straordinaria del vecchio vivaio comunale, inaccessibile al pubblico da decenni.
Sabato 9 novembre, infatti, il Comune di Bari riaprirà il vivaio comunale in via Napoli con angolo via Caracciolo per celebrare con il FAI la “Campagna nazionale FAI per il clima” e far scoprire alla città un luogo poco conosciuto, chiuso da oltre 30 anni, dimenticato dalla maggior parte dei baresi più anziani e del tutto sconosciuto ai più giovani.
In questo luogo, idoneo alla formazione e ricostituzione del verde cittadino, a partire dal 1932 venivano allevate e riprodotte piante per l’intera città a un costo irrisorio.
Nascosto dietro un cancello di ferro arrugginito, sormontato dallo stemma del Comune di Bari, in questo spazio di circa 2000 mq è cresciuto un inaspettato bosco urbano: il lungo tempo trascorso dalla chiusura ha preservato il fascino di questo luogo e la meraviglia della sua riscoperta.
Una sorta di giardino ecologico ricco di alberi, arbusti, erbe e vegetazione autoctona dove parlare di biodiversità è quasi riduttivo per la ricchezza quantitativa e qualitativa di varietà che solo un sopralluogo più accurato potrà svelare.
Tra le specie presenti ci sono infatti: ficus australis, ficus benjamina, un bosco di bambù, i quercus ilex, rhamnus alaternus, genista, ailanthus (specie alloctona), chamarops humilis e phoenix rinate dai resti delle piante madri, juniperus glauca arborei, schinus molle e acanthus mollis che in queste ultime settimane stanno riprendendo a vegetare, complici le piogge, su un terreno ricco di humus di aghi di pino che dominano l’intero spazio.