
(AGENPARL) – mer 30 ottobre 2024 center0
Consiglio di Indirizzo e Vigilanza
Rendiconto sociale 2023
Premessa
A cura del Presidente CIV Roberto Ghiselli e del Vicepresidente Guido Lazzarelli
Il Rendiconto sociale e l’attività di vigilanza del CIV
Il Rendiconto sociale è lo strumento con cui il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS mette a disposizione della comunità un insieme di dati e informazioni che riguardano l’attività complessiva dell’Istituto nell’anno di riferimento, per quanto concerne sia le prestazioni erogate, sia gli elementi che attengono alla qualità ed all’efficacia dei servizi nel rapporto con l’utenza, cittadini e imprese.
Il Rendiconto sociale, insieme alla Relazione di verifica rappresenta inoltre un importante strumento attraverso cui il CIV esercita la funzione di Vigilanza sull’attività dell’Istituto, nell’ottica che istituzionalmente gli compete, con particolare riguardo agli elementi che attengono alla creazione di Valore Pubblico e all’impatto sull’utenza.
La Relazione di verifica, in particolare, analizza l’attività svolta dagli Organi di gestione dell’Istituto in rapporto agli atti di programmazione del CIV per quanto concerne la gestione complessiva delle risorse e il grado di raggiungimento degli obiettivi fissati dalla pianificazione strategica del CIV.
Il Rendiconto sociale e la Relazione di verifica rappresentano pertanto due strumenti fra loro complementari, che consentono al CIV di esercitare in modo efficace la sua funzione nel rapporto di leale collaborazione con gli altri Organi e di trasparenza con tutti gli interlocutori esterni.
I dati e l’attività
Nel 2023 l’Italia ha visto l’esaurirsi dell’effetto rimbalzo post pandemia e ha fatto registrare una crescita reale del Pil dello 0,9% rispetto a circa il 4% del 2022 e all’ 8,3% del 2021, collocandosi in un trend di crescita sostanzialmente allineato alla media comunitaria. Prosegue comunque la crescita dell’occupazione, seppure a livelli più bassi rispetto agli anni precedenti e con un diverso rapporto fra le assunzioni a tempo indeterminato e contratti temporanei. Infatti, invertendo la tendenza degli anni immediatamente precedenti, nel 2023 le assunzioni a tempo indeterminato sono calate di 54.000 unità mentre quelle con contratti a termine sono ulteriormente cresciute di 81.000 unità. Il saldo occupazionale 2023, considerando quindi anche l’andamento delle cessazioni, complessivamente ammonta a + 523 mila occupati. Il contributo più rilevante alla crescita occupazionale viene dato dal settore terziario, per il 72,3%, mentre le attività manifatturiere incidono solo del 14,7% e le costruzioni del 12,7%.
Si registra, inoltre, un andamento demografico fortemente negativo, con un saldo naturale che nel 2023 è stato di meno 321 mila persone, che solo in parte viene compensato dal dato positivo del saldo migratorio, che si ferma però a solo 165 mila persone.
I lavoratori stranieri nel 2023 rappresentano il 10,7% degli assicurati dell’Istituto ma ancora più alta è l’incidenza dei lavoratori immigrati nelle nuove assunzioni che, nel 2023, ha superato il 25%. La componente immigrata pertanto rappresenta una parte importante e imprescindibile della forza lavoro del nostro Paese, ormai prevalente in molte attività lavorative, e lo è anche per il contributo che offre per il conseguimento dell’equilibrio finanziario dell’Istituto, sempre più nel prossimo futuro.
Tutti i dati relativi ai livelli occupazionali, alle condizioni contrattuali, ai livelli retributivi e pensionistici, evidenziano la permanenza di una discriminazione di genere che solo in misura marginale ha visto in questi anni un contenimento. Il CIV, in collaborazione con la Direzione centrale Studi e Ricerche dell’Istituto, ha evidenziato queste problematiche nel mese di febbraio 2024 con la presentazione di un Rapporto sull’analisi dei divari di genere nel mercato del lavoro e nel sistema previdenziale attraverso i dati INPS, iniziativa a cui verrà data continuità nei prossimi anni.
Il 2023, come il 2022, ha visto una dinamica diversificata del volume delle altre prestazioni erogate dall’Istituto e delle relative uscite economiche, soprattutto come effetto del mutato quadro normativo.
La spesa per le pensioni è passata da 283 miliardi del 2022 a 304 miliardi del 2023, con una crescita nominale del 7,4%, variazione dovuta principalmente all’indicizzazione delle pensioni in rapporto alla variazione dei prezzi al consumo. Le pensioni previdenziali complessivamente liquidate nel 2023 sono state 837.399, 40.969 in meno rispetto all’anno precedente (-4,66%), e 69.000 in meno rispetto al 2021. Quota 103, che è subentrata a Quota 100 e a Quota 102, ha visto un numero di domande accolte pari a 23.249, rispetto ai 112.982 di Quota 100 nel 2021. Le prestazioni erogate con Opzione donna sono calate da 26.427 nel 2022 a 12.763 nel 2023. Complessivamente gli strumenti di flessibilità in uscita hanno registrato in questi anni un forte ridimensionamento, che nel 2024, considerando le novità normative introdotte con la legge di bilancio, vedranno una ulteriore forte contrazione. Crescono invece le prestazioni assistenziali e sociali, passando dai 583.628 del 2022 ai 613.203 dell’anno successivo.
Negli ultimi anni, in relazione all’evoluzione della normativa, si registra inoltre un incremento della fruizione dei congedi parentali e di paternità.
L’incremento complessivo delle uscite per le prestazioni di natura sociale e assistenziale determina un diverso rapporto, che si sta consolidando negli anni, fra le entrate derivanti dalla contribuzione di lavoratori e imprese rispetto a quelle derivanti dai trasferimenti dalla fiscalità generale. Quest’ultima voce di bilancio è passata dai 157 miliardi di euro del 2022 ai 164 miliardi di euro del 2023, un valore che sarà ancor più rilevante nel 2024. La costante tendenza ad incrementare gli interventi di natura non previdenziale, e il rilevante peso delle decontribuzioni che si è registrato in questi anni, propone il tema di una riflessione complessiva sul nostro sistema di welfare, sulla sua natura, sulle forme di finanziamento e sulle prospettive legate anche alle trasformazioni demografiche, del sistema produttivo e del mercato del lavoro.
Complessivamente il Rendiconto generale dell’Inps nell’anno 2023, approvato con deliberazione del CIV n. 14 del 16 luglio 2024, fa registrare un aumento delle uscite correnti di 25 miliardi di euro rispetto al 2022, a fronte di un incremento delle entrate di 18 miliardi di euro, con una riduzione del saldo finanziario di competenza di parte corrente che passa da 14 miliardi a 7,6 miliardi di euro.
L’incremento complessivo delle entrate da contribuzione di solo il 5% in termini nominali, non proporzionale alla crescita occupazionale e alla dinamica inflativa registrata nel periodo, evidenzia un ulteriore calo della produttività del sistema e la creazione di attività lavorative mediamente a basso reddito. I trasferimenti dalla fiscalità generale nello stesso anno sono cresciuti del 4,7%.
Per quanto concerne la gestione dei crediti per contributi e sanzioni affidati per il recupero all’Agenzia delle Entrate, nel 2023 il montante delle iscrizioni a ruolo (al netto di sgravi e sospensioni) presenta una flessione, passando da 184.974 milioni di euro a 183.326 milioni, per effetto delle operazioni di discarico previste dalla normativa il cui importo, pari a 15.176 milioni, ha assorbito le iscrizioni a ruolo dello stesso anno pari a 13.863 milioni. Crescono le riscossioni, di 3.401 milioni e nel biennio il rapporto tra Riscosso e Affidato aumenta dal 24,4 % al 26,5 %. Complessivamente i crediti contributivi iscritti nel bilancio dell’Istituto nel 2023 ammontano a 127.160 milioni di euro, rispetto ai 123.796 milioni di euro dell’anno precedente, di cui l’80,8% vengono considerati inesigibili in base alle valutazioni operate per la definizione degli appostamenti al Fondo svalutazione, opportunamente e prudenzialmente implementato negli anni. Il CIV, nella sua Relazione programmatica, ha posto il tema della ristrutturazione del credito, anche attraverso un intervento normativo, per dare una rappresentazione più chiara dei dati contabili patrimoniali.
Lo scorso mese di luglio il CIV, per la prima volta, in collaborazione con la Direzione centrale Bilancio dell’Istituto, ha presentato i dati relativi al Rendiconto economico 2023 in un evento pubblico e ha prodotto un elaborato riassuntivo.
Sul fronte della vigilanza, le ispezioni nel biennio si sono ulteriormente ridotte passando da 10.576 a 9.202, a fronte di un calo di ispettori che passano da 884 unità a 828, mentre l’evasione accertata passa da 719 a 821 milioni di euro. La riduzione degli organici ha imposto la rimodulazione dell’attività su filoni di indagine in cui si ipotizzava una maggiore incidenza dell’evasione/elusione contributiva, in particolare nelle catene degli appalti illeciti funzionali alla somministrazione fraudolenta di manodopera, attività condotta anche in collaborazione con alcune Procure della Repubblica. In rapporto a questa attività, si evidenzia inoltre che a fronte di una riduzione del numero dei verbali a carico dei committenti obbligati solidali (da 2.015 a 1.873) si registra invece un incremento degli importi ad essi associati (da 163 milioni di euro a 179 milioni).I dati decrescenti riguardanti l’attività ispettiva, in continuità con un trend degli ultimi anni, sono determinati dal drastico calo del numero di Ispettori Inps, a seguito del blocco delle assunzioni vigente dal 2015, ma con il DL n. 63/2024 l’INPS avrà la possibilità di procedere all’assunzione di 403 ispettori. Questa rappresenta certamente una prima risposta a una pesante emergenza, ma rimane comunque necessario valutare complessivamente il sistema INL per rafforzare, sempre in un’ottica di cooperazione fra gli Enti, l’attività di contrasto all’evasione contributiva e al lavoro irregolare che l’Istituto deve condurre con sempre maggiore incisività.Di segno opposto sono i dati relativi alla vigilanza documentale, rispetto alla quale le verifiche nel biennio sono cresciute passando da 103 mila a 162 mila nel 2023. In tale ambito, se da una parte si segnala la diminuzione del numero dei rapporti fittizi (-51,7% rispetto al 2022) determinata dall’effetto deterrente delle verifiche operate tramite la procedura Frozen, dall’altra parte si rileva la crescita dei risparmi conseguiti dall’Istituto sulle agevolazioni contributive, di circa 44 milioni, a seguito dell’implementazione dei nuovi controlli. In questo quadro, occorre che l’Istituto continui a prestare sempre più attenzione a fenomeni emergenti di natura fraudolenta, allarmanti per il loro ammontare, come le compensazioni dei contributi con crediti inesistenti, o la somministrazione irregolare di manodopera. In tema di compensazioni l’Istituto ha confermato il proprio impegno e ha ridefinito la cooperazione rafforzata con l’Agenzia delle Entrate. Positivo è il dato che vede un costante calo della percentuale dei Durc irregolari, che nell’ultimo biennio passa dal 17,3% al 16,3%.
Il tema della legalità, della tutela dei diritti dei lavoratori e delle imprese, rispetto ad una concorrenza sleale, rappresenta un terreno su cui lavorare con impegno e chiama in causa direttamente l’attività dell’Istituto, in un rapporto sinergico con gli altri soggetti coinvolti, gli altri enti pubblici preposti alla vigilanza, le forze dell’ordine e la magistratura, le parti sociali e gli intermediari. Per questa ragione il CIV ha recentemente approvato una delibera su questi argomenti, la n. 17/24, fornendo specifiche linee di indirizzo alla tecnostruttura, e la parte monografica del Rendiconto sociale 2023 viene dedicata proprio al tema “Legalità, tutela del lavoro e del mercato”.
La qualità del servizio
Prendendo a riferimento i principali dati indicativi della qualità del servizio erogato, è possibile constatare un andamento differenziato delle attività, con alcune situazioni particolarmente preoccupanti, che riguardano specifiche prestazioni e territori.
I tempi medi per la gestione della fase sanitaria e amministrativa per l’accertamento dell’Invalidità Civile sono stabili, passando da 142 giorni del 2022 a 144 giorni del 2023 e con una riduzione di un giorno della fase amministrativa, ma con delle notevoli differenziazioni territoriali, con medie regionali che oscillano da 53 ai 248 giorni. Nella complessità determinata anche dall’esistenza o meno delle convenzioni con le Aziende sanitarie per gli accertamenti medici, o dal permanere di una carenza di personale sanitario adibito a questa attività, oltre ad un impegno complessivo per ridurre i tempi di gestione, è senza dubbio necessario predisporre interventi straordinari nelle realtà particolarmente critiche e complesse. Una sfida importante in questo ambito sarà la gestione del decreto legislativo n. 62/2024, che interviene in materia di disabilità e che affida all’Istituto nuove e impegnative funzioni.
Per quanto concerne i tempi di definizione delle pensioni, nella gestione privata il 63,7% delle richieste vengono gestite entro 15 giorni (in calo rispetto al 70% dell’anno precedente) e complessivamente il 76,2% entro 30 giorni (anche questo dato in calo rispetto all’82% dell’anno precedente e all’85% del 2021). Il 9% delle domande vengono definite oltre i 90 giorni, rispetto al 5,4% dell’anno precedente e al 4,3% del 2021. Anche in questo caso vi sono rilevanti differenziazioni territoriali. Dati non particolarmente diversi si registrano nell’andamento della definizione delle pensioni della gestione pubblica.
Per quanto riguarda i tempi medi di autorizzazione della Cassa Integrazione Ordinaria nel 2023 la situazione è molto differenziata per territorio, ma la media nazionale migliora passando da 50 a 33 giorni.
Il personale
Nel corso degli anni si è registrato un tendenziale decremento del personale dell’Istituto, che è passato dai 26.276 del 2020, ai 24.326 del 2021, ai 23.271 del 2022. Nel 2023 i concorsi realizzati hanno consentito l’inserimento di un numero significativo di persone (poco meno di 5.000) portando complessivamente l’organico a fine 2023 a 26.316 persone, di cui 15.711 donne. Permangono comunque importanti scoperture, soprattutto nelle regioni del Nord del Paese. Le numerose prossime uscite previste per pensionamento proporranno il problema anche in futuro, se nel frattempo non verrà impostata con maggior organicità una politica del personale che tenga conto delle dinamiche quantitative in uscita, ma anche delle specificità territoriali e professionali. Tutto ciò, in rapporto al fabbisogno generato dai processi di trasformazione digitale e organizzativa che dovrebbero intervenire con maggiore incisività nel prossimo futuro. Il CIV è intervenuto sulla questione con due deliberazioni di indirizzo, la n. 35/23 e la n. 3/24.
Il CIV a metà mandato
Il Rendiconto sociale 2023 è il secondo realizzato dal CIV in questa VII Consiliatura. Sono passati circa due anni dall’insediamento dell’attuale CIV e in questa fase il nuovo Consiglio ha fatto tesoro dell’attività impostata nella precedente Consiliatura cercando di gestire e completare il lavoro avviato e, al contempo, di porsi nuovi obiettivi.
In particolare, è proseguito il confronto fra gli Organi di governo dell’Istituto che ha permesso di concretizzare alcuni punti importanti come la nuova regolamentazione del contenzioso amministrativo. Su altre tematiche il confronto è ancora in corso, come sulla questione relativa al nuovo ciclo della Programmazione e della conseguente modifica del Regolamento per l’Amministrazione e la Contabilità dell’Inps.
Nel frattempo, il D.L. 51/23 ha determinato un nuovo assetto di governance degli Istituti previdenziali, con il superamento del Vicepresidente come Organo, e con una diversa durata del mandato del Direttore Generale ed una modifica delle sue funzioni, e, superata la fase del commissariamento, solo di recente si è arrivati alla stabilizzazione della governance con l’insediamento dei nuovi Presidente, CdA e Direttore Generale.Con la Deliberazione n. 20 del 20 dicembre 2022 il CIV ha approvato il Documento Generale di Indirizzo, lo strumento di programmazione strategica di mandato. Il Documento, partendo da una analisi delle trasformazioni in corso, affronta i principali temi che riguardano l’attività del Consiglio e dell’Istituto nel suo insieme: la partecipazione e la governance, i servizi erogati e la loro qualità, il rapporto con i Patronati e gli intermediari, le risorse umane dell’Istituto. Le linee del documento hanno costituito la base per la stesura delle Relazioni Programmatiche 2024-2026 e 2025-2027.
Centralità dell’utenza e del territorio nel processo di trasformazione dell’Istituto
Le innovazioni di processo introdotte anche per effetto della pandemia e l’impegno profuso in questi anni nel gestire la trasformazione digitale dell’Istituto, hanno complessivamente spinto l’Inps a migliorare i suoi processi con un impatto positivo sugli utenti. La permanenza di diverse situazioni critiche, alcune particolarmente gravi, e il fatto che alcuni dati di efficienza sono in parziale regressione, pone l’esigenza di intervenire, anche con misure straordinarie nelle realtà più complesse, e di proseguire nel processo di efficientamento dell’Istituto, in particolare nelle attività rivolte direttamente ai cittadini e alle imprese. I Progetti predisposti nell’ambito della gestione del PNRR e gli altri strumenti di programmazione, ad iniziare dal Piao e dal Piano strategico digitale ICT 2022-2024 in esso contenuto, rappresentano gli strumenti già in fase di implementazione che dovranno produrre un impatto positivo sull’utenza, prendendo inoltre atto dell’incerto destino della società 3-i S.p.A. di recente costituzione finalizzata a presidiare, per Inps, Inail e Istat, l’attività di progettazione e gestione informatica.
Il CIV, con la deliberazione n. 34 del 17 luglio 2023, ha impegnato gli Organi di gestione dell’Istituto a predisporre un “Piano Strategico sugli assetti territoriali 2024-2026”, che sappia contestualmente raccordare e mettere a sistema l’insieme dei processi che riguardano per l’Inps: la presenza fisica sul territorio, il rapporto con l’utenza, i Patronati e gli intermediari, gli altri soggetti sinergici all’attività dell’Istituto, come le Amministrazioni comunali o Poste Italiane, le politiche e il ruolo delle risorse umane, della dirigenza e della formazione, la rivisitazione dei processi di produzione, di misurazione e valutazione.
La digitalizzazione e la forte automazione dei processi, merito indubbio dell’azione dell’Istituto in questi anni, rischia di non esplicare appieno le sue potenzialità di miglioramento della qualità del servizio a cittadini e imprese, se non viene accompagnata da un intervento organico e profondo di rivisitazione e potenziamento del ruolo e del valore dell’Inps nel territorio, coerente con le trasformazioni in atto.
Presa in carico dei bisogni, proattività, rete qualificata con i soggetti partner rappresentano le linee guida a cui tendere per un Istituto sempre più efficiente e vicino alle necessità attuali e future del Paese.
In questa prospettiva i Patronati e gli intermediari accreditati rappresentano dei partner fondamentali, sia per l’attività sino ad ora svolta, sia per l’evoluzione qualitativa della interrelazione che è opportuno sostenere. Per dare un’idea più precisa, su 19 milioni di pratiche gestite dall’Inps nel 2023, più della metà, 10 milioni, sono state presentate dai Patronati. Con questi importanti interlocutori, come anche con le Organizzazioni sindacali di categoria, il CIV sta garantendo un confronto costante e preventivo rispetto ai più importanti atti che si appresta a adottare.
Ma nel momento in cui l’Istituto sarà sempre più in grado di garantire in maniera proattiva o automatica alcune prestazioni più semplici, il ruolo dei Patronati e degli intermediari accreditati sarà ancora più importante a supporto delle attività più qualificate e verso la presa in carico dell’utente.
La partecipazione e il ruolo dei Comitati
Il Documento Generale di Indirizzo ha posto fra gli obiettivi principali del CIV la valorizzazione del ruolo dei Comitati territoriali, in particolare della loro funzione di partecipazione e di coinvolgimento delle parti sociali, che rappresentano i contribuenti del sistema previdenziale e l’utenza dell’Istituto. Per conseguire tale obiettivo il CIV, con la deliberazione n. 26 del 21 marzo 2023, ha conferito ai Comitati territoriali ulteriori competenze rispetto a quelle previste dalla normativa prevedendo un ruolo attivo nei confronti dell’utenza, degli Enti e delle Istituzioni locali, dei soggetti della rappresentanza collettiva, dei Patronati e degli intermediari, in collaborazione con le Direzioni territoriali dell’Istituto. I Comitati avranno inoltre la funzione di collaborare con le Direzioni stesse nell’individuare le esigenze del territorio e nel verificare gli andamenti della Sede, relativamente alle questioni che attengono al rapporto con l’utenza, nell’ambito delle distinte competenze.
In questo contesto, attraverso un supporto importante della Segreteria del CIV e delle Direzioni centrali, dal 2023 oltre ai Comitati Regionali, anche i Comitati Provinciali hanno presentato il Rendiconto sociale relativo alla loro specifica realtà territoriale, in collaborazione con le rispettive Direzioni. Nel 2023 sono state 55 le strutture provinciali in cui è stato presentato il Rendiconto sociale, nel 2024 saranno più di 80, oltre a tutti i Rendiconti presentati regionalmente. Questi momenti rappresentano un’ulteriore occasione di dialogo e di collaborazione con la rete istituzionale e associativa con cui l’Inps si rapporta e con cui è interessato a collaborare.
Rilevante per l’Istituto e per l’utenza è anche il ruolo dei Comitati Centrali, nell’esercizio delle loro diversificate funzioni, prima fra tutte la gestione del contenzioso amministrativo. Al momento molti comitati Centrali, scaduto il loro mandato, non sono stati reinsediati e la problematica relativa alla garanzia della continuità da dare agli organismi centrali e territoriali merita un approfondimento e probabilmente anche una modifica normativa.
L’attività del CIV e delle sue Commissioni è resa possibile dal supporto determinante della sua Segreteria, dei dirigenti e dei funzionari. Una Segreteria che con il recente inserimento di risorse giovani e competenti, sa coniugare esperienza consolidata e capacità innovativa, elementi entrambi indispensabili per essere sempre più all’altezza dei compiti che la normativa attribuisce al Consiglio.
Un ringraziamento a tutto il personale, dirigenti e funzionari, per il supporto qualificato e fondamentale che hanno offerto in questa prima metà di mandato, e che daranno per il resto della Consiliatura.
E, più in generale, un ringraziamento a tutto il personale e agli Organi dell’Istituto, per aver permesso di conseguire nel 2023 gli importanti risultati che il Rendiconto sociale ha messo in evidenza.
Presentazione del focus “Legalità, tutela del Lavoro e del Mercato”
A cura del Coordinatore della Commissione Entrate del CIV Riccardo Giovani
Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (CIV), contestualmente alla predisposizione del Rendiconto Sociale 2023, ha ritenuto di inserire un approfondimento contenuto in una specifica pubblicazione sui temi della Legalità, della tutela del Lavoro e del Mercato, temi che sono cruciali perché afferiscono al rispetto delle regole, alla tutela della dignità delle persone, alla tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, al rispetto del principio di leale concorrenza fra le imprese e, dunque, allo sviluppo stesso del Paese, nonché alla corretta contribuzione nei confronti del sistema di previdenza e protezione sociale che l’INPS è chiamato a garantire e gestire.
Si tratta di temi che sono alla base della democrazia. E, del resto, come ha anche ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il lavoro, elemento fondamentale dell’ordinamento costituzionale, è una risorsa che la Repubblica tutela in tutte le sue forme ed applicazioni.
Il CIV ha affidato la competenza istruttoria alla Commissione Entrate in merito all’accertamento e riscossione dei contributi, alla prevenzione e accertamento delle omissioni contributive, alla lotta all’evasione contributiva e al lavoro nero, all’attività ispettiva, all’attività di recupero crediti e, infine, al contenzioso in materia di contributi.
Considerato che la VII consiliatura del CIV ha svolto metà del mandato, è l’occasione per sottolineare l’importante lavoro svolto da tutti i Consiglieri della Commissione, sia titolari che supplenti, sulle materie di competenza tanto in termini di indirizzo, quanto di vigilanza.
Ma prima di entrare nel merito dei temi, questo è il momento per ricordare, ancora una volta, la Consigliera Claudia Trovato recentemente scomparsa, protagonista nei lavori della Commissione Entrate per competenza e dedizione al lavoro.
La Commissione Entrate ha redatto un Rapporto sull’attività di vigilanza documentale e ispettiva dell’Istituto come da delibera del CIV n. 17 del 24 settembre 2024 a cui si rimanda per la documentata analisi. Pertanto, mi limiterò, in questa breve relazione, a toccare solo alcuni aspetti.
Il CIV considera l’attività di vigilanza ispettiva e documentale, in tutte le sue componenti, non solo uno strumento per migliorare il gettito dell’Istituto, ma anche una garanzia dell’equità e della concorrenza nell’interesse generale del Paese.
La piaga più rilevante continua ad essere quella del lavoro nero, un fenomeno, purtroppo, ancora molto significativo in Italia che genera sfruttamento, violazione delle regole sulla sicurezza sul lavoro, evasione fiscale e contributiva. Molto si può e si deve ancora fare per contrastare questo orribile fenomeno. Rispetto alla lotta al lavoro sommerso è da sottolineare la novità normativa che avvia la costituzione del Portale nazionale di contrasto al lavoro sommerso. Il progetto, all’interno del PNRR, punta all’aggregazione in un’unica banca dati, di tutte le risultanze dell’attività di vigilanza in materia di lavoro sommerso, lavoro e legislazione sociale, effettuata dai diversi enti ispettivi (INL, INPS, INAIL, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza), al fine di garantire una efficace programmazione dell’attività ispettiva, nonché un monitoraggio puntuale del fenomeno del lavoro sommerso su tutto il territorio nazionale.
Naturalmente, il tema delle entrate è da considerarsi centrale ed allineato con le altre attività che rappresentano il core business dell’Istituto, al fine di garantire efficacia ed efficienza sia alle prestazioni istituzionali sia all’attività di riscossione delle entrate e al recupero dei crediti.
La Commissione Entrate, sin dal primo mese di insediamento, il 28 luglio 2022, ha voluto audire la Direzione Centrale Entrate per esaminare il piano della vigilanza documentale e ispettiva dell’Istituto rispetto agli indirizzi contenuti nella Relazione Programmatica del CIV. In particolare, sulla ravvisata necessità di adottare Piani pluriennali integrati che evidenzino sia gli obiettivi raggiunti nel periodo precedente sia le criticità emerse, rispetto a tempi e modalità di attuazione.
La prospettiva auspicata nella lotta all’evasione ed elusione contributiva deve essere realizzata non solo con la repressione ex post, ma anche e soprattutto con un’attività di prevenzione con interventi organici di carattere legislativo, procedurali e organizzativi, utilizzando le più raffinate metodologie di analisi del rischio evasione e valorizzando le informazioni contenute nelle banche dati disponibili.
Per le attività produttive risulta prioritaria l’emersione del lavoro sommerso, il contrasto al caporalato e a tutti questi odiosi fenomeni di sfruttamento del lavoro, peraltro penalmente rilevanti, mentre rivestono ruolo marginale azioni volte al solo accertamento delle irregolarità formali.
La Commissione Entrate ha audito la DC Entrate in data 1° marzo 2023, anticipando l’adozione del Piano della vigilanza da parte dell’Istituto e sottolineando con forza il depauperamento della forza ispettiva in quanto al 31 dicembre 2022 risultavano in servizio 884 ispettori INPS ed evidenziando, altresì, la necessità del superamento del ruolo ad esaurimento per gli stessi.
Si sottolinea, favorevolmente, che con il Decreto-legge n.19/2024, vengono ripristinati i ruoli degli ispettori sia INPS che INAIL, e pertanto risulta evidente l’esigenza di procedere con celerità alle assunzioni autorizzate.
Occorre, tuttavia, precisare che, rispetto alle previste assunzioni di ispettori, il vincolo posto relativamente alle dotazioni al 1° gennaio 2017, risulta fortemente restrittivo considerando che a tale data l’Istituto, insieme a tutta la PA, già scontava una sofferenza di 10 anni di spending review. Comunque, va sottolineato che si è avviato un percorso per restituire all’Istituto le proprie funzioni sul fronte della vigilanza previdenziale. È stato importante non perdere la elevata specializzazione del corpo ispettivo dell’INPS. Altrettanto importante è continuare a perseguire con sempre maggiore efficacia il coordinamento con e fra tutti i numerosi Soggetti deputati al delicato compito dell’attività ispettiva nei vari ambiti, per mettere a fattor comune le banche dati esistenti, ma anche per evitare defatiganti e inutili duplicazioni nelle ispezioni e disomogeneità applicative sul Territorio delle stesse regole.
Altra questione, più volte evidenziata dal CIV, riguarda l’incidenza relativa alla ritardata registrazione/comunicazione di cessazione o inizio di attività nelle Gestioni artigiani e commercianti con evidenti necessità di superare le criticità relative ai flussi ComUnica di cui all’articolo 9 del decreto-legge 31gennaio 2007, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40. Inefficienza che determina uno spreco di risorse e di attività da parte dell’Istituto con iscrizione di crediti che non esistono nella realtà.
In sede di preparazione della Relazione di verifica sull’attività del 2023, la Commissione Entrate ha audito la DC Entrate il 6 marzo 2024 rilevando che la predisposizione di un Piano pluriennale della Vigilanza Ispettiva e Documentale non rappresenterebbe una criticità per l’Istituto. Tuttavia, è stato evidenziato che l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), che ha il compito di coordinamento delle attività, prevede per la Vigilanza ispettiva un piano annuale.
Per rafforzare la sinergia tra vigilanza ispettiva e documentale si registra che presso la DC Entrate è stato costituito, con Ordine di Servizio n. 11 del 12 ottobre 2023, un Gruppo di lavoro permanente inter-area, con il compito di migliorare complessivamente l’attività di valutazione del rischio contributivo e di innescare, eventualmente, specifiche campagne ispettive.
Il CIV ha sollecitato l’Istituto, ai fini di una più attenta conoscenza del fenomeno delle esternalizzazioni e della interposizione di mano d’opera, spesso collegate a criticità nella gestione della manodopera nella catena degli appalti e dei subappalti, ad operare un opportuno e specifico monitoraggio sull’andamento, distinto nei vari territori, dei verbali di solidarietà e sugli appalti illeciti o irregolari, con specifico riferimento: al numero di lavoratori coinvolti, agli importi accertati, agli importi recuperati, alla effettiva attivazione dei procedimenti esecutivi o di cognizione nei confronti del committente conseguenti ai verbali di solidarietà.
In questa prospettiva, il problema non è quello di vietare lo strumento dell’appalto o del subappalto; queste dinamiche devono invece recuperare la loro reale funzione di affidare alcune lavorazioni ad imprese specializzate e di promozione della concorrenza e di apertura del mercato alle piccole e medie imprese, come voluto anche dal regolatore europeo.
Il problema è quello di assicurare il rispetto delle regole evitando la partecipazione a subappalti di imprese infette o semplicemente non qualificate, ovvero di assicurare una corretta selezione dell’impresa aggiudicataria dell’appalto, che evidentemente non può poi spogliarsi per intero dell’appalto medesimo.
Rispetto alle compensazioni indebite, si evidenzia che con messaggio Hermes n. 947 del 5 marzo 2024 sono state indicate nuove modalità di gestione delle compensazioni e rafforzata la sinergia e la cooperazione con Agenzia delle Entrate.
L’art. 3, comma 4, del decreto legislativo 26 ottobre 2019, n. 124, stabilisce il principio della cooperazione rafforzata tra Agenzia delle Entrate, INPS e INAIL per consolidare l’attività di contrasto alle compensazioni indebite, affermando altresì che “i suddetti Istituti possono inviare all’Agenzia delle Entrate segnalazioni qualificate relative a compensazioni di crediti effettuate ai fini del pagamento delle entrate di rispettiva pertinenza, che presentano profili di rischio, ai fini del recupero del credito indebitamente compensato”. Il tema è specificato nella delibera del CIV richiamata.
Rispetto alla Rete lavoro agricolo di qualità – Area lavoro Agricolo, occorre ricordare che il CIV con delibera n. 24 del 15 febbraio 2023 ha istituito la Commissione temporanea monitoraggio sulla previdenza nel settore agricolo e sul lavoro agricolo di qualità. Al riguardo, il CIV ha posto l’obbiettivo di consolidare la Rete del lavoro agricolo di qualità e, in particolare il ruolo dell’INPS, attraverso la piena attuazione delle norme che presiedono la partecipazione alla Rete, favorendo l’ampliamento della platea dei partecipanti, sviluppando la formazione di nuove sezioni territoriali, al fine di ridurre l’elusione e l’evasione contributiva, e sostenendo il lavoro agricolo di qualità, che contrasta sia il lavoro nero che il caporalato.
In merito alla Rete del Lavoro agricolo di qualità, occorre sottolineare la mancanza di premialità importanti per le aziende che sostengono oneri per appartenere alla Rete. Non sono disciplinati, infatti, accessi riservati, punteggi aggiuntivi per bandi regionali, contributi, sovvenzioni o facilitazioni negli appalti, come del resto la mancanza della “bollinatura” in modo da coinvolgere il consumatore finale.
Il CIV ha indicato, inoltre, di valorizzare e rafforzare l’Area Datori di lavoro Agricolo e Coltivatori Diretti, sia a livello centrale, nell’ambito della DC Entrate, che periferico, a partire dalla reingegnerizzazione del Sistema informativo. Il tema è stato oggetto di indirizzo con la delibera n. 17 del 24 settembre 2024 e contenuta nel Rapporto già citato.
Nella seduta del 17 luglio 2024, la Commissione Entrate ha sottolineato positivamente la composizione allargata della delegazione DC Entrate in audizione con la presenza sia dei dirigenti che dei funzionari, evidenziando una modalità di approfondimento delle questioni in argomento volto alla condivisione collegiale, al fine di dare attuazione alle novità normative contenute nei Decreti-legge n. 19/2024 e n. 63/2024.
Il punto di svolta per l’attività di vigilanza ispettiva e documentale è il superamento del ruolo ad esaurimento per gli ispettori e il ripristino delle facoltà assunzionali. Ciò rappresenta un evidente recupero di competenza professionale degli ispettori INPS ed INAIL che, tuttavia, necessita di una intensa e qualificata attività di formazione. Peraltro, il processo formativo, accompagnato da indirizzi univoci normativi, non potrà che produrre verbali ispettivi sempre più efficaci con il conseguente auspicabile deflazionamento del contenzioso.
Risulta evidente l’importanza della chiarezza delle norme da applicare da parte delle aziende con interpretazioni omogenee da parte dell’Istituto su tutto il territorio nazionale, con indirizzi univoci arricchiti da interventi formativi che consentano alle aziende di operare correttamente. È, inoltre, necessario perseguire chi intende operare nelle zone d’ombra con efficacia sia attraverso la vigilanza documentale che ispettiva, per sostenere il sistema Paese, aziende, lavoratori e cittadini.
Al tema del contenzioso dell’Istituto è collegata la questione concernente la grande differenza fra l’accertato e il riscosso nell’attività di vigilanza. Questo rilevante indicatore di efficacia dell’azione di vigilanza va meglio analizzato nel Piano annuale, in correlazione sia alla vigilanza ispettiva che documentale.
Il CIV nella seduta del 24 settembre 2024, ha approvato una deliberazione sull’attività di vigilanza ispettiva e documentale che integra le Relazioni Programmatiche già adottate, che ancora una volta evidenzia la centralità che per l’intero Consiglio riveste l’attività di vigilanza nella sua interezza.
Desidero, infine, rivolgere un ringraziamento non formale alla Tecnostruttura e, in particolare, al Direttore della DC Entrate, Dr. Antonio Pone, per la costante e fattiva interlocuzione con la Commissione Entrate del CIV, nonché per la disponibilità al proficuo confronto.
Una modalità di lavoro virtuosa, che nel rispetto delle diverse competenze degli Organi dell’Istituto, ha innescato positive sinergie.
Tutto ciò nella condivisione dell’obiettivo comune di affermazione della legalità e del rispetto delle regole, per uno svolgimento dell’azione ispettiva e documentale volta a garantire la regolarità contributiva, a contrastare il lavoro nero e l’economia sommersa, che sia nel contempo chiaramente avvertita al fianco dei tantissimi imprenditori che operano correttamente e che contribuiscono a fare grande l’Italia.
Indice
left23714CAPITOLO 1
Il panoramasociodemografico00CAPITOLO 1
Il panoramasociodemografico
1.1 Tavola 1 – Distribuzione della popolazione per genere, età e regionePopolazione 2023
Regione Genere Età
Femmine Maschi Totale 0-14 15-64 65 e oltre Totale
Basilicata 269.816 263.820 533.636 58.942 339.587 135.107 533.636
Molise 145.976 143.437 289.413 30.785 181.353 77.275 289.413
Umbria 440.539 413.839 854.378 96.819 527.201 230.358 854.378
Valle d’Aosta 62.619 60.399 123.018 14.507 77.391 31.120 123.018
Fonte: Istat
1.2 Tavola 2 – Distribuzione della popolazione per genere, età e regione su base percentualePopolazione 2023
Regione Genere Età
Femmine Maschi Totale 0-14 15-64 65 e oltre Totale
Abruzzo 51,0 49,0 100,011,6 62,8 25,6 100,0
Basilicata 50,6 49,4 100,0 11,0 63,6 25,3 100,0
Calabria 51,0 49,0 100,0 12,7 63,4 23,9 100,0
Campania 51,1 48,9 100,0 13,5 65,6 20,9 100,0
Emilia Romagna51,0 49,0 100,0 12,1 63,2 24,7 100,0
Friuli-Venezia Giulia 51,1 48,9 100,0 11,1 61,7 27,1 100,0
Lazio 51,5 48,5 100,0 12,2 64,3 23,5 100,0
Liguria 51,7 48,3 100,0 10,5 60,6 29,0 100,0
Lombardia 50,8 49,2 100,0 12,5 63,9 23,5 100,0
Marche 51,0 49,0 100,0 11,6 62,3 26,2 100,0
Molise 50,4 49,6 100,0 10,6 62,7 26,7 100,0
Piemonte 51,1 48,9 100,0 11,5 61,9 26,6 100,0
Puglia 51,2 48,8 100,0 12,0 63,7 24,2 100,0
Sardegna 50,9 49,1 100,0 10,1 63,1 26,8 100,0
Sicilia 51,2 48,8 100,0 13,1 63,7 23,2 100,0
Toscana 51,4 48,6 100,0 11,3 62,3 26,4 100,0
Trentino-Alto Adige 50,5 49,5 100,0 14,1 63,7 22,1 100,0
Umbria 51,6 48,4 100,0 11,3 61,7 27,0 100,0
Valle d’Aosta 50,9 49,1 100,0 11,8 62,9 25,3 100,0
Veneto 50,8 49,2 100,0 12,0 63,5 24,5 100,0
Italia 51,1 48,9 100,0 12,2 63,5 24,3 100,0
Fonte: Istat
1.3 Tavola 3 – Andamento saldo naturale – serie storica
Natalità
Anno Nascite Decessi Saldo naturale
2023 Nota 1) Il dato per il 2023 non è ancora disponibile
Fonte: Istat
1.4 Tavola 4 – Indice di longevità per genere – serie storica Speranza di vita
Anno ALLA NASCITA 65 85
Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi
2012 84,5 79,7 21,8 18,4 6,8 5,6
2013 84,8 80,0 22,1 18,7 7,0 5,8
2014 85,0 80,3 22,3 18,9 7,2 5,9
2015 84,5 80,1 21,9 18,7 6,8 5,6
2016 85,1 80,6 22,4 19,1 7,2 5,9
2017 84,8 80,5 22,1 19 6,9 5,7
2018 85,2 80,8 22,4 19,3 7,1 6,0
2019 85,4 81,1 22,6 19,4 7,2 6,0
2020 84,5 79,8 21,7 18,3 6,6 5,5
2021 84,8 80,3 22,0 18,8 7,0 5,8
2022 84,8 80,6 21,9 18,9 6,8 5,7
2023 85,2 81,1 22,4 19,5 Nota 1) I dati relativi all’anno 2023 per le fasce “alla nascita” e “65 anni” sono valori stimati; per la fascia “85 anni” il dato non è ancora disponibile
Fonte: Istat
1.5 Grafico 1 – Indice di longevità – confronto tra Regionicenter203200
Fonte: Istat
1.6 Tavola 5 – Flusso migratorio – EMIGRATI per genere ed età – serie storica Emigrati
Anno Femmine Maschi Totale
Nota 1) La tavola fa riferimento agli emigrati verso l’estero
Nota 2) I dati relativi al 2023 sono provvisori
Fonte: Istat
Emigrati (incidenza percentuale sulla popolazione)
Femmine Maschi Totale Popolazione 2022 Incidenza %
Nota 1) La tavola fa riferimento agli emigrati verso l’estero
Nota 2) I dati relativi al 2023 sono provvisori
Fonte: Istat
1.7 Tavola 6 – Flusso migratorio – IMMIGRATI per genere ed età – serie storica
Immigrati
Anno Femmine Maschi Totale
0-17 18-39 40-64 oltre 65 Totale 0-17 18-39 40-64 oltre 65 Totale 2013 21.383 68.907 41.721 2.400 134.411 22.817 65.987 24.859 1.070 114.733 249.144
Nota 1) La tavola fa riferimento agli immigrati provenienti dall’estero
Nota 2) I dati relativi al 2023 sono provvisori
Fonte: Istat
Immigrati (incidenza percentuale sulla popolazione)
Femmine Maschi Totale Popolazione 2022 Incidenza %
Nota 1) La tavola fa riferimento agli immigrati provenienti dall’estero
Nota 2) I dati relativi al 2023 sono provvisori
Fonte: Istat
1.8 Grafico 2 – Andamento del saldo migratoriocenter185420
Nota 1) I dati relativi al 2023 sono provvisori
Fonte: Istat
Andamento del saldo migratorio
Emigrati 88.859 102.259 114.512 114.559 116.732 122.020 120.950 94.219 99.510 107.806
Immigrati 239.419 202.457 229.589 233.203 244.851 284.217 235.301 256.167 243.989 273.158
Saldo migratorio -150.560 -100.198 -115.077 -118.644 -128.119 -162.197 -114.351 -161.948 -144.479 -165.352
Nota 1) I dati relativi al 2023 sono provvisori
Fonte: Istat
Il mercato del lavoro
00CAPITOLO 2
Il mercato del lavoro
2.1 Grafico 3 – Andamento del PILcenter8255
Nota 1) I valori del PIL sono concatenati con anno di riferimento 2015
Fonte: Istat
2.2 Grafico 4 – PIL pro-capite per Regione center357977Nota 1) I valori del PIL pro-capite sono concatenati con anno di riferimento 2015
Nota 2) Il PIL viene rapportato alla popolazione media residente nell’anno
left20032Fonte: Istat
Fonte: Istat
2.3 Tavola 7 – Distribuzione della forza lavoro per settore di attività Distribuzione della forza lavoro
Settore attività 2023
Numero medio imprese Numero medio addetti % Forza lavoro
Servizi di Informazione e Comunicazione 37.439 545.201 2,4
Immobiliari ed altre attività 152.010 492.286 2,2
Agricoli 103.919 609.999 2,7
Agricoli Autonomi 345.910 421.679 1,9
Istituzioni Pubbliche Sanitarie 394 118.000 0,5
Insegnanti (materne statali) 1.086 21.998 0,1
Uffici degli Ufficiali Giudiziari 43 3.501 0,0
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
2.4 Tavola 8 – Numero medio di imprese per classi di addettiNumero medio di imprese per classi di addetti
Classi di addetti per settore di attività 2023
fino a MICRO PICCOLE MEDIE GRANDI
Industria in senso stretto 164.630 56.092 10.853 1.776
Costruzioni 154.596 21.150 1.687 91
Commercio 291.938 29.259 3.332 565
Trasporti e Magazzinaggio 37.612 10.941 2.186 416
Servizi di Alloggio e Ristorazione 168.994 27.483 1.756 194
Servizi di Informazione e Comunicazione 30.576 5.439 1.189 241
Servizi alle Imprese ed Intrattenimento 171.614 19.906 3.912 906
Agricoli Autonomi 345.891 19 – –
Enti Locali 5.946 4.801 1.670 537
Uffici degli Ufficiali Giudiziari 24 4 11 4
Istruzione, Sanità ed Assistenza Sociale Privati 82.071 10.623 2.680 537
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuaria
2.5 Tavola 9 – Lavoratori per genere, nazionalità e posizione prevalenteLavoratori per genere, nazionalità e posizione prevalente
Posizione prevalente 2022
Comunitario -a Extracomunitario -a Totale
Femmine Maschi Totale Femmine Maschi Totale generale
agricoli 248.093 420.800 668.893 37.616 160.535 198.151 867.044
domestici 352.801 28.019 380.820 355.081 63.972 419.053 799.873
Agricoli autonomi 133.581 275.223 408.804 1.591 1.261 2.852 411.656
Nota 1) La tavola fa riferimento ai lavoratori assicurati del settore privato presso le diverse gestioni previdenziali Inps e che hanno avuto almeno un contributo versato o una giornata retribuita nel corso dell’anno
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
Femmine Maschi Totale Femmine Maschi Totale
Stagionale 158.693 160.707 319.400 169.303 169.696 338.999
Nota 1) La tavola fa riferimento ai soli lavoratori dipendenti del settore privato, ad esclusione di domestici e agricoli
Nota 2) I lavoratori in apprendistato presentano le stesse caratteristiche dei lavoratori a tempo indeterminato
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
Andamento occupazionale per settore di attività
2023
Assunzioni Cessazioni Saldo netto
Settore attività Italiano -a Straniero -a Tot. Italiano -a Straniero -a Tot. Italiano -a Straniero -a Tot.
Attività estrattiva, manifatturiera e fornitura di risorse 681.361 259.254 940.615 640.484 223.128 863.612 40.877 36.126 77.003
Costruzioni 423.231 257.323 680.554 393.413 220.704 614.117 29.818 36.619 66.437
Servizi di informazione e comunicazione 430.993 36.104 467.097 412.971 33.977 446.948 18.022 2.127 20.149
Attività finanziarie e assicurative 32.024 2.205 34.230 33.295 1.727 35.024 -1.271 478 -794
Amministrazione pubblica e difesa 342.228 57.555 399.783 311.859 49.166 361.025 30.369 8.389 38.758
Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 445.417 88.117 533.534 428.114 81.649 509.763 17.303 6.468 23.771
Nota 1) La tavola fa riferimento ai soli lavoratori dipendenti del settore privato ad esclusione di domestici e agricoli assicurati presso le diverse gestioni previdenziali Inps e che hanno avuto almeno un contributo versato o una giornata retribuita nel corso dell’anno
Nota 2) Il settore di attività si riferisce alla classificazione secondo codice NACE
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
002.7 Tavola 11 – Andamento occupazionale per settore di attività
Andamento occupazionale per settore di attività
2023
Assunzioni Cessazioni Saldo netto
Settore attività Italiano -a Straniero -a Tot. Italiano -a Straniero -a Tot. Italiano -a Straniero -a Tot.
Attività estrattiva, manifatturiera e fornitura di risorse 681.361 259.254 940.615 640.484 223.128 863.612 40.877 36.126 77.003
Costruzioni 423.231 257.323 680.554 393.413 220.704 614.117 29.818 36.619 66.437
Servizi di informazione e comunicazione 430.993 36.104 467.097 412.971 33.977 446.948 18.022 2.127 20.149
Attività finanziarie e assicurative 32.024 2.205 34.230 33.295 1.727 35.024 -1.271 478 -794
Amministrazione pubblica e difesa 342.228 57.555 399.783 311.859 49.166 361.025 30.369 8.389 38.758
Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 445.417 88.117 533.534 428.114 81.649 509.763 17.303 6.468 23.771
Nota 1) La tavola fa riferimento ai soli lavoratori dipendenti del settore privato ad esclusione di domestici e agricoli assicurati presso le diverse gestioni previdenziali Inps e che hanno avuto almeno un contributo versato o una giornata retribuita nel corso dell’anno
Nota 2) Il settore di attività si riferisce alla classificazione secondo codice NACE
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
2.7 Tavola 11 – Andamento occupazionale per settore di attività2.8 Tavola 12 – Assunzioni per genere, nazionalità e tipologia contrattualeAssunzioni per genere, nazionalità e tipologia contrattuale
2022
Nazionalità Genere Tempo indeterminato Tempo determinato Stagionale In somministrazione Con contratto intermittente
Straniero-a Femmine 116.735 279.217 123.103 137.646 70.349
Maschi 272.172 601.771 107.504 187.693 70.617
Totale 388.907 880.988 230.607 325.339 140.966
Nota 1) I lavoratori in apprendistato presentano le stesse caratteristiche dei lavoratori a tempo indeterminato
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
Assunzioni per genere, nazionalità e tipologia contrattuale
2023
Nazionalità Genere Tempo indeterminato Tempo determinato Stagionale In somministrazione Con contratto intermittente
Straniero-a Femmine 117.586 292.236 128.975 130.937 72.605
Maschi 277.236 662.232 116.579 184.530 74.436
Totale 394.822 954.468 245.554 315.467 147.041
Nota 1) I lavoratori in apprendistato presentano le stesse caratteristiche dei lavoratori a tempo indeterminato
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
2.9 Tavola 13 – Cessazioni di rapporti di lavoro per genere, nazionalità e tipologia contrattualeCessazioni di rapporti di lavoro per genere, nazionalità e tipologia contrattuale
2022
Nazionalità Genere Tempo indeterminato Tempo determinato Stagionale In somministrazione Con contratto intermittente
Italiano-a Femmine 671.610 917.076 358.514 354.617 293.861
Straniero-a Femmine 135.492 211.866 119.719 133.401 67.543
Maschi 307.898 462.675 103.867 181.988 67.417
Totale 443.390 674.541 223.586 315.389 134.960
Nota 1) I lavoratori in apprendistato presentano le stesse caratteristiche dei lavoratori a tempo indeterminato
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
Cessazioni di rapporti di lavoro per genere, nazionalità e tipologia contrattuale
2023
Nazionalità Genere Tempo indeterminato Tempo determinato Stagionale In somministrazione Con contratto intermittente
Italiano-a Femmine 614.725 931.180 363.119 323.670 312.808
Straniero-a Femmine 131.669 225.187 126.233 128.144 69.954
Maschi 312.726 502.034 112.579 179.442 70.365
Totale 444.395 727.221 238.812 307.586 140.319
Nota 1) I lavoratori in apprendistato presentano le stesse caratteristiche dei lavoratori a tempo indeterminato
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
2.10 Tavola 14 – Retribuzioni/Redditi medi settimanali per genere e posizione prevalente
Retribuzioni/Redditi medi settimanali per genere e posizione prevalente
Posizione prevalente 2022
Comunitario -a Extracomunitario -a Totale
Femmine Maschi Totale Femmine Maschi Totale generale
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
2.11 Tavola 15 – Retribuzioni/Redditi medi giornalieri per genere e settore di attività/gruppo contrattuale
Retribuzioni/Redditi medi giornalieri per settore economico – dipendenti privati
Settore economico 2022
Femmine Maschi
Estrazione di minerali da cave e miniere 169,4 165,5
Attività manifatturiere 91,9 115,2
Fornitura di energia 142,6 168,6
Forniture di acqua 100,2 104,2
Costruzioni 77,0 89,0
Commercio 73,1 95,7
Trasposto e magazzinaggio 92,3 99,3
Servizi di alloggio e ristorazione 53,7 64,2
Attività finanziarie e assicurative 140,8 208,4
Attività immobiliari 75,1 126,2
Attività professionali scientifiche e tecniche 82,8 127,6
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 60,8 78,2
Istruzione 71,1 79,9
Sanità e assistenza sociale 65,4 86,3
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 71,7 105,4
Altre attività di servizi 59,9 83,9
Attività di famiglie e convivenze come datore di lavoro per personale domestico 52,5 64,7
Media Nazionale 77,6 104,4
Nota 1) La tavola fa riferimento ai lavoratori dipendenti del settore privato ad esclusione degli agricoli
Nota 2) Il settore di attività si riferisce alla classificazione secondo codice ATECO
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
Retribuzioni/Redditi medi giornalieri per gruppo contrattuale – dipendenti pubblici
Gruppo contrattuale 2022
Femmine Maschi
Amministrazioni Centrali, Magistratura e Autorità Indipendenti 149,0 159,4
Amministrazioni locali (Regioni, Province, Comuni) 97,8 111,0
Forze Armate, Corpi di polizia e Vigili del Fuoco 140,1 160,3
Scuola 96,4 97,1
Servizio Sanitario 128,9 159,9
Università ed enti di ricerca 148,6 183,3
Altro 135,2 157,9
Media Nazionale 110,5 141,2
Nota 1) La tavola fa riferimento ai lavoratori dipendenti del settore pubblico
Nota 2) Il settore di attività si riferisce alla classificazione secondo codice NACE
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
2.12 Tavola16 – Numero di occupatiOccupati (migliaia)
Classe di età 2023
Femmine Maschi Totale
25-34 1.790 2.398 4.188
35-49 3.807 4.985 8.792
50-64 3.694 4.981 8.675
15-64 9.744 13.093 22.837
Fonte: Istat
2.13 Tavola 17 – Tasso di occupazione per genere ed età
Tasso di occupazione
Classe di età 2023
Femmine Maschi Totale
15-24 16,2 24,3 20,4
25-34 59,5 76,3 68,1
35-49 66,0 86,7 76,3
50-64 52,9 74,3 63,4
15-64 52,5 70,4 61,5
Fonte: Istat
2.14 Tavola 18 – Numero di disoccupati Disoccupati (migliaia)
Classe di età 2023
Femmine Maschi Totale
Fonte: Istat
2.15 Tavola 19 – Tasso di disoccupazione per genere ed età
Tasso di disoccupazione
Classe di età 2023
Femmine Maschi Totale
15-24 25,2 21,1 22,7
25-34 11,4 9,5 10,3
35-49 8,4 5,6 6,9
50-74 5,4 4,3 4,8
15-74 8,8 6,8 7,7
Fonte: Istat
2.16 Tavola 20 – Numero di inattiviInattivi (migliaia)
Classe di età 2023
Femmine Maschi Totale
15-24 2.189 2.070 4.259
50-64 3.069 1.488 4.557
15-64 7.853 4.521 12.374
Fonte: Istat
2.17 Tavola 21 – Tasso di inattività per genere ed età
Tasso di inattività
Classe di età 2023
Femmine Maschi Totale
15-24 78,4 69,2 73,6
25-34 32,8 15,7 24,0
35-49 27,9 8,2 18,0
50-64 44,0 22,2 33,3
15-64 42,3 24,3 33,3
Fonte: Istat
2.18 Tavola 22 – NEET – non occupati e non in istruzione dai 15 ai 29 anni per regioneNEET – 2023
Regione Popolazione 15-29 NEET % NEET
Abruzzo 182.957 27.809 15,2
Basilicata 81.769 13.819 16,9
Calabria 286.439 77.911 27,2
Campania 954.790 256.839 26,9
Emilia Romagna650.078 71.509 11,0
Friuli-Venezia Giulia 168.239 18.506 11,0
Lazio 833.547 114.196 13,7
Liguria 207.179 23.411 11,3
Marche 216.614 22.961 10,6
Molise 42.487 7.690 18,1
Piemonte 611.036 71.491 11,7
Puglia 614.004 136.309 22,2
Sardegna 208.833 40.931 19,6
Sicilia 768.737 214.478 27,9
Toscana 520.205 57.223 11,0
Trentino-Alto Adige 177.888 15.654 8,8
Umbria 121.484 12.756 10,5
Valle d’Aosta 18.282 1.810 9,9
Veneto 729.945 76.644 10,5
Fonte: Istat
I numeri del rendiconto
00CAPITOLO 3
I numeri del rendiconto
Entrate contributive, recupero crediti e vigilanzaNell’anno 2023, si è riscontrato un aumento sia delle Entrate sia delle Uscite dell’Istituto. Rispetto all’anno 2022 le Entrate hanno subito un incremento pari a circa il 4,4% e si osserva come il gettito contributivo, con il 61% circa, rappresenti la voce più consistente registrata nel biennio preso in esame. Relativamente alla Uscite istituzionali, queste hanno segnato un incremento pari al 6,2%. Come nel caso delle Entrate, anche per le Uscite istituzionali è possibile identificare una voce predominante, ovvero quella inerente alle Prestazioni istituzionali, le quali risultano pari a circa il 92,2% delle Uscite complessive durante il biennio in esame. Considerando l’aumento delle Uscite si evidenzia un lieve peggioramento del Saldo di bilancio finanziario di competenza di parte corrente, che passa, nel 2023, da circa 14 milioni a circa 8 milioni di euro. Analizzando nello specifico il dettaglio delle Spese per prestazioni, è possibile riscontrare come le spese per prestazioni pensionistiche rappresentino la voce maggiormente rilevante, con un incremento nel 2023 pari al 7,4%. Relativamente alla riscossione dei crediti è possibile osservare come nell’anno 2023 sia aumentato l’importo inerente alla voce “Iscritto a Ruolo/Affidato”, che passa da 248.369 milioni di euro a 262.232 milioni di euro. È possibile riscontrare un aumento dell’importo inerente alle Riscossioni, che passano da 45.093 milioni di euro a 48.494 milioni di euro, registrando un incremento pari al 7,54%. Si evidenzia un leggero aumento della percentuale Riscosso/Affidato al netto di Sgravi e Sospensioni, che passa dal 24,4% a 26,5%. Analizzando i dati relativi alla Vigilanza Ispettiva si osserva una diminuzione del numero di ispezioni come anche del numero di ispettori impiegati. Si riscontra un aumento dell’evasione contributiva accertata di circa il 14,1%. Dagli accertamenti diminuisce il numero sia di lavoratori in nero sia di lavoratori disconosciuti a fronte di un aumento dei lavoratori irregolari. Si evidenzia una riduzione del numero dei verbali per responsabilità solidale delle aziende committenti ma un aumento dell’importo ad essi associato, in applicazione dell’art. 29 comma 2, del Decreto Legislativo n.276/2003 e della Legge 248/2006, norme relative all’appalto di opere o di servizi che prevedono specifici obblighi in solido tra committenti e appaltatori. Osservando in maniera specifica i dati relativi alla Vigilanza Documentale, è possibile evidenziare che il dato relativo alle verifiche documentali è aumentato del 57,1% rispetto all’anno precedente, a fronte di una riduzione dei rapporti di lavoro fittizi accertati pari a circa il 51,7%. Relativamente alla regolarità contributiva si evidenzia per l’anno 2023 un aumento delle richieste di certificazione e si conferma una netta maggioranza di DURC regolari rispetto a quelli irregolari. La percentuale di DURC irregolari è diminuita passando dal 17,3% al 16,3%.
3.1 Tavola 23 – Entrate (in mln di euro)Entrate (in mln di euro)
ENTRATE Rendiconto 2022 Rendiconto 2023
Gettito contributivo 256.138 269.152
Contributi fiscalità generale 157.004 164.443
Altre entrate 7.455 5.598
TOTALE ENTRATE CORRENTI 420.597 439.193
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Bilanci, contabilità e servizi fiscali
3.2 Tavola 24 – Uscite Istituzionali (in mln di euro)Uscite istituzionali (in mln di euro)
USCITE Rendiconto 2022 Rendiconto 2023
Spese di funzionamento 2.475 2.583
Interventi diversi: 403.533 428.709
Prestazioni istituzionali 380.718 398.063
Trasferimenti passivi 3.500 3.441
Sgravi e rimborsi contributivi 18.114 26.127
Altri interventi diversi 1.201 1.078
Altre uscite 234 233
TOTALE USCITE CORRENTI 406.242 431.526
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Bilanci, contabilità e servizi fiscali
3.3 Tavola 25 – Saldo bilancio finanziario di competenza di parte corrente (in mln di euro)Saldo bilancio finanziario di competenza e di parte corrente (in mln di euro)
SALDO Rendiconto 2022 Rendiconto 2023
Di parte corrente 14.354 7.668
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Bilanci, contabilità e servizi fiscali
3.4 Tavola 26 – Spese per prestazioni (in mln di euro)
Spese per prestazioni (in mln di euro)
PRESTAZIONI Rendiconto 2022 Rendiconto 2023
Pensionistiche 283.254 304.145
Pensioni lavoratori privati 200.765 215.608
Pensioni lavoratori pubblici 82.490 88.536
APE Sociale 495 528
RdC e PdC8.039 6.688
Supporto per la formazione (DL n.48/2023) – 16
Trattamenti di disoccupazione 11.536 13.099
NASpI – Dis-coll9.507 11.195
Disoccupazione dipendenti agricoli 2.029 1.904
Cassa Integrazione Guadagni 1.177 1.000
TFS/TFR ex INPDAP 8.781 9.707
TFS ex INPDAP 7.797 8.514
TFR ex INPDAP 984 1.193
Risorse anticipate dalle aziende per prestazioni gestite dall’INPS 14.730 13.492
Trattamenti per maternità 2.604 2.539
Assegno Unico e Universale 12.853 18.246
Assegni al Nucleo Familiare 3.446 578
Assegni e pensioni sociali 5.222 5.781
Prestazioni di invalidità civile 20.535 21.619
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Bilanci, contabilità e servizi fiscali
3.5. Tavola 27 – Crediti (in mln di euro)Crediti (in mln di euro)
su 2022
Iscritto a Ruolo/Affidato 248.369 262.232 13.863
Sgravi/Annullamenti 57.766 73.361 15.595
Sospensioni 5.629 5.545 -84
Iscritto a Ruolo netto di Sgravi/Sospensioni 184.974 183.326 -1.648
Riscossioni 45.093 48.494 3.401
Percentuale Riscosso/Affidato al netto di Sgravi e Sospensioni 24,4 26,5 2,1
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Entrate
Numero ispezioni 10.576 9.202
Numero ispettori 884 828
Aziende irregolari 8.817 7.715
Lavoratori in nero 2.792 2.718
Lavoratori irregolari 140.757 169.611
Lavoratori disconosciuti 38.084 36.511
Numero verbali per solidarietà 2.015 1.873
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Entrate
Verifiche documentali 103.597 162.793
Irregolarità riscontrate 63.066 115.033
Rapporti lavoro fittizi 6.209 2.993
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Entrate
Regolari Irregolari %DURC irregolari Regolari Irregolari %DURC irregolari Regolari Irregolari %DURC irregolari
Abruzzo 95.091 26.943 22,1 95.472 25.386 21,0 97.771 23.510 19,4
Basilicata 42.326 14.810 25,9 38.572 12.027 23,8 41.421 11.760 22,1
Calabria 91.242 41.202 31,1 90.476 37.685 29,4 96.543 39.282 28,9
Campania 280.652 117.389 29,5 283.632 105.100 27,0 297.662 97.769 24,7
Emilia Romagna314.208 41.184 11,6 313.679 37.604 10,7 311.361 34.691 10,0
Friuli-Venezia Giulia 65.391 7.556 10,4 67.179 7.418 9,9 68.357 7.187 9,5
Lazio 217.053 69.502 24,3 226.556 65.486 22,4 226.806 60.059 20,9
Liguria 82.042 14.337 14,9 85.217 13.421 13,6 82.723 11.890 12,6
Lombardia 527.415 71.408 11,9 545.050 69.531 11,3 534.534 63.970 10,7
Marche 105.389 15.634 12,9 107.890 15.488 12,6 109.163 13.259 10,8
Molise 22.973 7.766 25,3 21.087 6.063 22,3 22.999 6.198 21,2
Piemonte 248.319 39.712 13,8 248.898 37.241 13,0 250.921 32.864 11,6
Puglia 259.526 68.937 21,0 256.104 64.090 20,0 268.234 60.049 18,3
Sardegna 115.245 43.133 27,2 114.881 39.102 25,4 124.410 40.647 24,6
Sicilia 252.889 96.559 27,6 245.913 90.763 27,0 268.879 92.778 25,7
Toscana 249.008 45.102 15,3 242.715 40.486 14,3 235.432 35.151 13,0
Trentino-Alto Adige 75.090 6.807 8,3 80.844 6.901 7,9 85.434 6.110 6,7
Umbria 52.278 8.020 13,3 54.993 7.750 12,4 55.268 6.883 11,1
Valle d’Aosta 12.868 1.231 8,7 11.905 1.211 9,2 11.749 1.192 9,2
Veneto 300.023 40.301 11,8 300.591 35.216 10,5 311.478 35.376 10,2
Nota 1) Il dato fa riferimento agli esiti delle verifiche INPS, INAIL e Cassa Edile e comprende sia quelli automatici da motore che quelli forzati da sede. Sono compresi inoltre gli esiti di pratiche successivamente annullate da sede o dai motori
Ammortizzatori sociali
00CAPITOLO 4
Ammortizzatori sociali
Ammortizzatori socialiCon riferimento alla NASpI, nel 2023 si riscontra un aumento delle domande accolte rispetto al 2022, pari al 6,5%. A livello nazionale, nel 91% dei casi l’Istituto liquida la prestazione entro 30 gg. È inoltre possibile osservare un lieve aumento dei beneficiari di ammortizzatori sociali per cessazione di rapporto di lavoro pari a circa il 3%; in particolare si riscontra un incremento sia dei beneficiari di NASpI (4,1%) sia dei beneficiari di DIS-COLL, disoccupazione per collaboratori coordinati e continuativi, assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio (20,3%), a fronte di una riduzione del 2% circa dei beneficiari di disoccupazione agricola. Per quanto concerne i beneficiari di ammortizzatori sociali per sospensione di rapporto di lavoro, è possibile osservare una riduzione pari al 10,3%. A seguito di una più attenta analisi dei dati si evidenzia in modo particolare un aumento dei beneficiari di Cassa Integrazioni Guadagni Ordinaria (11,1%) ed una diminuzione sia dei beneficiari di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (-17,9%) sia dei beneficiari di Fondi di Solidarietà (-81,2%). Si evidenzia che la Cassa Integrazione in deroga è una prestazione conclusasi nel 2022. Le ore utilizzate di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria e in Deroga aumentano mentre le ore di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria diminuiscono. Subiscono una forte diminuzione le ore utilizzate dei Fondi di Solidarietà segnando un -87,9%. L’Istituto, ad oggi, detiene un tempo medio nazionale di attraversamento da domanda ad autorizzazione per le domande di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria di 33 giorni. Per quanto riguarda invece i Fondi di Integrazione Salariale, il tempo medio nazionale di attraversamento da domanda ad autorizzazione è di 71 giorni mentre il tempo medio di pagamento è di 122 giorni.
Femmine Maschi Totale Femmine Maschi Totale Femmine Maschi Totale
Abruzzo 24.270 19.437 43.707 29.291 23.627 52.918 30.040 24.886 54.926
Basilicata 8.771 9.323 18.094 10.320 10.748 21.068 10.066 10.769 20.835
Calabria 32.278 29.918 62.196 37.463 36.322 73.785 37.309 39.174 76.483
Campania 88.298 88.985 177.283 106.042 107.974 214.016 109.512 117.858 227.370
Emilia Romagna81.797 52.385 134.182 92.650 61.143 153.793 96.094 69.227 165.321
Friuli-Venezia Giulia 19.574 12.403 31.977 23.180 15.367 38.547 23.450 16.765 40.215
Lazio 80.028 58.558 138.586 94.280 72.640 166.920 97.480 80.732 178.212
Liguria 26.203 19.542 45.745 30.406 22.857 53.263 31.691 25.964 57.655
Lombardia 117.185 91.177 208.362 138.858 106.214 245.072 146.870 121.601 268.471
Marche 29.365 19.824 49.189 34.057 24.080 58.137 33.697 26.306 60.003
Molise 4.440 4.302 8.742 5.386 5.158 10.544 5.893 5.692 11.585
Piemonte 58.287 39.696 97.983 68.401 46.945 115.346 71.032 52.816 123.848
Puglia 63.671 60.342 124.013 75.298 73.024 148.322 78.333 79.815 158.148
Sardegna 39.961 34.680 74.641 47.566 42.215 89.781 49.895 45.876 95.771
Sicilia 72.590 75.787 148.377 86.969 95.228 182.197 89.136 102.706 191.842
Toscana 67.507 43.343 110.850 78.954 51.496 130.450 81.660 57.369 139.029
Trentino-Alto Adige 29.943 18.314 48.257 38.151 24.451 62.602 39.339 26.254 65.593
Umbria 13.796 7.579 21.375 16.162 9.150 25.312 16.149 10.124 26.273
Valle d’Aosta 3.042 2.358 5.400 3.854 3.018 6.872 3.662 2.988 6.650
Veneto 77.152 51.427 128.579 91.205 61.845 153.050 94.108 69.222 163.330
Cessazione di rapporto di lavoro
NASpI Disoccupazione agricola Dis-coll Totale NASpI Disoccupazione agricola Dis-coll Totale
Calabria 90.179 70.189 1.383 161.751 91.860 66.942 1.568 160.370
Campania 272.653 48.497 2.969 324.119 283.803 47.839 3.582 335.224
Emilia Romagna 204.240 43.846 1.245 249.331 214.100 43.488 1.347 258.935
Lazio 237.844 23.441 3.167 264.452 245.332 24.022 3.882 273.236
Lombardia 348.145 15.079 2.715 365.939 363.163 15.006 3.087 381.256
Piemonte 162.104 13.094 1.125 176.323 169.988 13.181 1.244 184.413
Puglia 184.806 112.233 2.568 299.607 191.647 108.907 2.815 303.369
Sicilia 226.082 110.900 2.341 339.323 237.242 106.513 3.956 347.711
Toscana 170.856 20.771 1.165 192.792 178.730 20.981 1.266 200.977
Veneto 162.104 13.094 1.125 176.323 169.988 13.181 1.244 184.413
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
004.2 Tavola 32 – Beneficiari di ammortizzatori sociali per cessazione di rapporto di lavoro
Cessazione di rapporto di lavoro
NASpI Disoccupazione agricola Dis-coll Totale NASpI Disoccupazione agricola Dis-coll Totale
Calabria 90.179 70.189 1.383 161.751 91.860 66.942 1.568 160.370
Campania 272.653 48.497 2.969 324.119 283.803 47.839 3.582 335.224
Emilia Romagna 204.240 43.846 1.245 249.331 214.100 43.488 1.347 258.935
Lazio 237.844 23.441 3.167 264.452 245.332 24.022 3.882 273.236
Lombardia 348.145 15.079 2.715 365.939 363.163 15.006 3.087 381.256
Piemonte 162.104 13.094 1.125 176.323 169.988 13.181 1.244 184.413
Puglia 184.806 112.233 2.568 299.607 191.647 108.907 2.815 303.369
Sicilia 226.082 110.900 2.341 339.323 237.242 106.513 3.956 347.711
Toscana 170.856 20.771 1.165 192.792 178.730 20.981 1.266 200.977
Veneto 162.104 13.094 1.125 176.323 169.988 13.181 1.244 184.413
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
4.2 Tavola 32 – Beneficiari di ammortizzatori sociali per cessazione di rapporto di lavororo
4.3 Tavola 33 – NASpI – tempi di accoglimentoNASpITEMPI DI ACCOGLIMENTO Entro 15 gg % su tot Tra 15 e 30 gg % su tot Tra 31 e 45 gg % su tot Tra 46 e 60 gg % su tot Tra 61 e 90 gg % su tot Tra 91 e 120 gg % su tot Oltre 120 gg % su tot
DCM Napoli 83.141 77 8.299 8 4.392 4 3.101 3 3.661 3 1.782 2 2.974 3
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Ammortizzatori Sociali
4.4 Tavola 34 – CIG ore utilizzate Cassa Integrazione Guadagni
Anno Ore
CIGO CIGD CIGS Fondi di Solidarietà Totale
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
Sospensione di rapporto di lavoro
CIGO CIGD CIGS Fondi di Solidarietà Totale CIGO CIGD CIGS Fondi di Solidarietà Totale
Toscana 34.184 3 7.736 11.079 53.002 41.789 – 6.697 2.833 51.319
Italia 525.019 4.558 201.881 134.005 865.463 583.129 2.320 165.791 25.204 776.444
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
004.5 Tavola 35 – Beneficiari di ammortizzatori sociali per sospensione di rapporto di lavoro
Sospensione di rapporto di lavoro
CIGO CIGD CIGS Fondi di Solidarietà Totale CIGO CIGD CIGS Fondi di Solidarietà Totale
Toscana 34.184 3 7.736 11.079 53.002 41.789 – 6.697 2.833 51.319
Italia 525.019 4.558 201.881 134.005 865.463 583.129 2.320 165.791 25.204 776.444
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
4.5 Tavola 35 – Beneficiari di ammortizzatori sociali per sospensione di rapporto di lavoro4.6 Tavola 36 – Tempi di erogazione CIGO per regione 2022 Cassa Integrazione Ordinaria
Regione 2022
Tempi medi attraversamento da domanda ad autorizzazione
Abruzzo 42
Basilicata 18
Calabria 83
Campania 35
DCM Milano 42
DCM Napoli 148
DCM Roma 134
Emilia Romagna57
Friuli Venezia-Giulia 20
Lazio 62
Liguria 27
Lombardia 29
Marche 35
Molise 48
Piemonte 29
Puglia 18
Sardegna 44
Sicilia 55
Toscana 19
Trentino-Alto Adige 50
Umbria 21
Valle d’Aosta 16
Veneto 12
Media Nazionale 50
Nota 1) Il conteggio dei tempi decorre dal momento in cui l’azienda fornisce i dati all’INPS
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pianificazione e Controllo di Gestione
4.7 Tavola 37 – Tempi di erogazione CIGO per regione 2023 Cassa Integrazione Ordinaria
Regione 2023
Tempi medi attraversamento da domanda ad autorizzazione
Abruzzo 41
Basilicata 20
Calabria 65
Campania 45
DCM Milano 12
DCM Napoli 200
DCM Roma 100
Emilia Romagna25
Friuli Venezia-Giulia 21
Lazio 46
Liguria 23
Lombardia 17
Marche 17
Molise 39
Piemonte 21
Puglia 21
Sardegna 24
Sicilia 27
Toscana 14
Trentino-Alto Adige 56
Umbria 25
Valle d’Aosta 56
Veneto 11
Media Nazionale 33
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pianificazione e Controllo di Gestione
4.8 Tavola 38 – Tempi di erogazione FIS per regione Fondi di Integrazione Salariale
Regione 2023
Tempi medi attraversamento da domanda ad autorizzazione Tempi medi pagamento
Abruzzo 59 127
Basilicata 25 42
Calabria 111 192 Campania 80 168 DCM Milano 75 38 DCM Napoli 103 250 DCM Roma 124 329 Emilia Romagna85 105 Friuli-Venezia Giulia 33 63 Lazio 90 124 Liguria 65 210 Lombardia 65 81 Marche 57 52 Molise 40 46 Piemonte 69 104 Puglia 75 93 Sardegna 97 235 Sicilia 90 107 Toscana 36 44 Trentino-Alto Adige 140 271 Umbria 46 105 Valle d’Aosta 73 135 Veneto 41 72 Media Nazionale 71 122
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pianificazione e Controllo di Gestione
Prestazioni pensionistiche e previdenziali
00CAPITOLO 5
Prestazioni pensionistiche e previdenziali
Regione 2023
Femmine Maschi Totale
Abruzzo 177.430 164.054 341.484
Basilicata 74.440 69.539 143.979
Calabria 261.325 236.218 497.543
Friuli-Venezia Giulia 181.247 163.676 344.923
Liguria 238.176 207.973 446.149
Marche 223.015 201.307 424.322
Molise 42.073 38.793 80.866
Sardegna 219.387 215.209 434.596
Toscana 519.967 474.007 993.974
Trentino-Alto Adige 133.339 126.186 259.525
Umbria 132.192 119.669 251.861
Valle d’Aosta 16.987 15.832 32.819
Nota 1) Sono esclusi dal totale i beneficiari di pensioni di invalidità civile e/o indennità di accompagnamento
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Centrale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
Genere 2023
Pensionati IVS Beneficiari di pensioni o assegni sociali Beneficiari di pensioni di invalidità civile e/o indennità di accompagnamento
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Centrale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
GESTIONI TRATTAMENTI PRENSIONISTICI 2023
Femmine Maschi Totale
Invalidità 207.094 269.088 476.182
Invalidità 79.020 118.633 197.653
Superstiti 519.443 111.056 630.499
Vecchiaia 262.220 195.263 457.483
LAVORATORI PARASUBORDINATI Invalidità 647 1.589 2.236
Superstiti 13.649 1.242 14.891
Vecchiaia 18.867 59.546 78.413
TOTALE escluse pens. suppl. 33.163 62.377 95.540
Superstiti 66.052 5.658 71.710
Vecchiaia 102.991 305.894 408.885
TOT Pensioni supplementari 169.427 312.085 481.512
Invalidità 72.449 98.102 170.551
ALTRE PREVIDENZIALI Anzianità/Anticipate 91.501 284.316 375.817
Invalidità 7.102 8.600 15.702
Superstiti 125.836 13.450 139.286
Vecchiaia 63.031 107.815 170.846
TOTALE 287.470 414.181 701.651
Pensioni IVS vigenti – Importo medio
GESTIONI TRATTAMENTI PENSIONISTICI 2023
Femmine Maschi Totale
FONDO PENSIONI LAVORATORI DIPENDENTI Anzianità/Anticipate 1.752,2 2.350,6 2.051,4
Invalidità 646,0 950,4 798,2
Superstiti 889,3 515,0 702,2
Vecchiaia 760,5 1.359,8 1.060,1
IMPORTO MEDIO MENSILE TOTALE 989,0 1.897,8 1.443,4
DIPENDENTI PUBBLICI Anzianità/Anticipate 2.054,8 2.691,6 2.373,2
Invalidità 1.657,7 2.411,0 2.034,4
Superstiti 1.292,6 798,4 1.045,5
Vecchiaia 1.953,4 3.049,1 2.501,3
IMPORTO MEDIO MENSILE TOTALE 1.811,9 2.554,0 2.182,9
LAVORATORI PARASUBORDINATI Invalidità 426,7 505,7 466,2
Superstiti 303,5 205,2 254,4
Vecchiaia 842,6 1.138,1 990,3
IMPORTO MEDIO MENSILE TOTALE escluse pens. suppl. 612,6 1.103,4 858,0
Invalidità 47,5 92,4 70,0
Superstiti 67,6 39,3 53,4
Vecchiaia 108,3 166,9 137,6
Pensioni suppl. IMPORTO MEDIO MENSILE TOTALE 92,3 164,5 128,4
LAVORATORI AUTONOMI Anzianità/Anticipate 1.079,7 1.554,1 1.316,9
Invalidità 574,2 781,6 677,9
Superstiti 622,4 432,0 527,2
Vecchiaia 686,8 949,2 818,0
IMPORTO MEDIO MENSILE TOTALE 730,0 1.285,8 1.007,9
ALTRE PREVIDENZIALI Anzianità/Anticipate 1.942,6 2.420,5 2.181,5
Invalidità 1.293,6 1.597,1 1.445,3
Superstiti 1.103,0 687,1 895,0
Vecchiaia 1.273,2 1.679,0 1.476,1
IMPORTO MEDIO MENSILE TOTALE 1.412,3 2.154,1 1.783,2
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Centrale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
Femmine Maschi Totale Femmine Maschi Totale
FONDO PENSIONI LAVORATORI DIPENDENTI Anzianità/Anticipate 41.910 87.034 128.944 46.506 85.630 132.136
Invalidità 13.116 21.857 34.973 14.682 23.716 38.398
Superstiti 105.679 23.842 129.521 112.220 25.359 137.579
Vecchiaia 42.333 41.272 83.605 50.400 41.787 92.187
TOTALE 203.038 174.005 377.043 223.808 176.492 400.300
DIPENDENTI PUBBLICI Anzianità/Anticipate 57.036 41.417 98.453 54.533 39.717 94.250
Invalidità 1.875 2.912 4.787 2.073 2.982 5.055
Superstiti 32.692 9.870 42.562 33.266 10.619 43.885
Vecchiaia 17.382 16.046 33.428 16.679 12.359 29.038
TOTALE 108.985 70.245 179.230 106.551 65.677 172.228
Vecchiaia 1.294 3.318 4.612 1.463 3.744 5.207
TOTALE escluse pens. suppl. 2.665 3.642 6.307 2.971 4.122 7.093
Vecchiaia 7.445 19.479 26.924 7.618 17.862 25.480
TOT. Pensioni supplementari 14.318 20.128 34.446 15.241 18.671 33.912
LAVORATORI AUTONOMI Anzianità/Anticipate 19.548 53.411 72.959 19.687 50.342 70.029
Invalidità 3.611 8.863 12.474 4.040 9.576 13.616
Superstiti 59.022 13.274 72.296 64.044 13.821 77.865
Vecchiaia 28.086 36.273 64.359 28.923 35.993 64.916
TOTALE 110.267 111.821 222.088 116.694 109.732 226.426
TOTALE 439.273 379.841 819.114 465.265 374.694 839.959
ALTRE PREVIDENZIALI Anzianità/Anticipate 10.309 23.953 34.262 11.568 23.013 34.581
Superstiti 8.670 1.326 9.996 9.887 1.634 11.521
Vecchiaia 6.089 10.342 16.431 7.651 10.995 18.646
TOTALE 25.633 36.421 62.054 29.868 36.572 66.440
TOTALE 464.906 416.262 881.168 495.133 411.266 906.399
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Centrale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
Femmine Maschi Totale Femmine Maschi Totale
FONDO PENSIONI LAVORATORI DIPENDENTI Anzianità/Anticipate 47.709 77.913 125.622 34.128 73.913 108.041
Invalidità 14.800 24.002 38.802 16.298 26.628 42.926
Superstiti 103.199 24.238 127.437 95.819 23.486 119.305
Vecchiaia 54.663 45.338 100.001 59.881 47.730 107.611
TOTALE 220.371 171.491 391.862 206.126 171.757 377.883
DIPENDENTI PUBBLICI Anzianità/Anticipate 43.736 34.943 78.679 30.239 30.000 60.239
Invalidità 2.027 2.907 4.934 1.775 2.850 4.625
Superstiti 31.828 10.452 42.280 31.002 10.430 41.432
Vecchiaia 17.235 12.817 30.052 17.370 12.752 30.122
TOTALE 94.826 61.119 155.945 80.386 56.032 136.418
Vecchiaia 1.761 4.124 5.885 1.904 4.274 6.178
TOTALE escluse pens. suppl. 3.210 4.524 7.734 3.427 4.715 8.142
Vecchiaia 8.513 18.140 26.653 9.466 19.092 28.558
TOT. Pensioni supplementari 15.919 19.019 34.938 17.364 20.151 37.515
LAVORATORI AUTONOMI Anzianità/Anticipate 20.393 46.104 66.497 16.945 44.360 61.305
Invalidità 4.020 10.078 14.098 4.246 11.124 15.370
Superstiti 60.567 13.930 74.497 57.145 13.123 70.268
Vecchiaia 29.414 37.368 66.782 29.926 37.868 67.794
TOTALE 114.394 107.480 221.874 108.262 106.475 214.737
TOTALE 448.720 363.633 812.353 415.565 359.130 774.695
ALTRE PREVIDENZIALI Anzianità/Anticipate 10.308 20.295 30.603 7.643 17.593 25.236
Superstiti 9.407 1.698 11.105 9.273 1.826 11.099
Vecchiaia 9.736 13.054 22.790 11.159 13.636 24.795
TOTALE 30.167 35.848 66.015 28.805 33.899 62.704
TOTALE 478.887 399.481 878.368 444.370 393.029 837.399
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Centrale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
Pensioni IVS liquidate
Retr. fino al 2012 Misto Contr. Retr. fino al 2012 Misto Contr. Retr. fino al 2012 Misto Contr. Retr. fino al 2012 Misto Contr.
F.do P. Lav. Dip. 133.991 217.361 25.691 136.484 233.215 30.601 125.596 230.591 35.675 115.556 229.725 32.602
Dip. Pubblici 35.821 139.024 4.385 34.924 131.957 5.347 32.261 117.608 6.076 34.851 97.474 4.093
Parasubordinati – – 40.753 – – 41.005 – – 42.672 – – 45.657
Lav. Autonomi 74.504 140.060 7.524 75.450 141.893 9.083 69.936 140.961 10.977 63.791 139.957 10.989
Totale 244.316 496.445 78.353 246.858 507.065 86.036 227.793 489.160 95.400 214.198 467.156 93.341
Nota1) Il totale non comprende le Altre previdenziali
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Centrale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
Pensioni IVS liquidate
Retr. fino al 2012 Misto Contr. Retr. fino al 2012 Misto Contr. Retr. fino al 2012 Misto Contr. Retr. fino al 2012 Misto Contr.
F.do P. Lav. Dip. 133.991 217.361 25.691 136.484 233.215 30.601 125.596 230.591 35.675 115.556 229.725 32.602
Dip. Pubblici 35.821 139.024 4.385 34.924 131.957 5.347 32.261 117.608 6.076 34.851 97.474 4.093
Parasubordinati – – 40.753 – – 41.005 – – 42.672 – – 45.657
Lav. Autonomi 74.504 140.060 7.524 75.450 141.893 9.083 69.936 140.961 10.977 63.791 139.957 10.989
Totale 244.316 496.445 78.353 246.858 507.065 86.036 227.793 489.160 95.400 214.198 467.156 93.341
Nota1) Il totale non comprende le Altre previdenziali
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Centrale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
Pensioni IVS liquidate – Importo medio
GESTIONI TRATTAMENTI PENSIONISTICI 2023
Femmine Maschi Totale
FONDO PENSIONI LAVORATORI DIPENDENTI Anzianità/Anticipate 1.728,7 2.259,1 1.993,9
Invalidità 610,0 855,3 732,6
Superstiti 978,0 510,1 744,1
Vecchiaia 754,7 1.392,0 1.073,3
IMPORTO MEDIO MENSILE TOTALE 1.008,3 1.561,3 1.284,8
DIPENDENTI PUBBLICI Anzianità/Anticipate 2.184,7 2.816,5 2.500,6
Invalidità 1.554,3 2.081,4 1.817,9
Superstiti 1.379,5 844,1 1.111,8
Vecchiaia 1.975,2 3.065,4 2.520,3
IMPORTO MEDIO MENSILE TOTALE 1.815,0 2.468,6 2.141,8
LAVORATORI PARASUBORDINATI Invalidità 400,8 505,4 453,1
Superstiti 413,5 281,4 347,4
Vecchiaia 1.163,5 1.846,5 1.505,0
IMPORTO MEDIO MENSILE TOTALE escluse pens. suppl. 829,7 1.713,4 1.271,5
Invalidità 45,9 105,0 75,4
Superstiti 74,7 38,8 56,8
Vecchiaia 75,2 129,8 102,5
Pensioni suppl. IMPORTO MEDIO MENSILE TOT. 74,7 125,9 100,3
LAVORATORI AUTONOMI Anzianità/Anticipate 1.028,8 1.424,9 1.226,9
Invalidità 575,7 735,7 655,7
Superstiti 694,2 443,6 568,9
Vecchiaia 747,3 1.010,7 879,0
IMPORTO MEDIO MENSILE TOTALE 756,6 1.084,6 920,6
ALTRE PREVIDENZIALI Anzianità/Anticipate 2.072,7 2.548,1 2.310,4
Invalidità 1.095,5 1.319,3 1.207,4
Superstiti 1.088,6 638,3 863,4
Vecchiaia 1.179,6 1.666,9 1.423,2
IMPORTO MEDIO MENSILE TOTALE 1.385,1 2.060,1 1.722,6
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Centrale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
Pensioni Gestione Privata
TEMPI DI ACCOGLIMENTO Entro 15 gg % su tot. Tra 16 e 30 gg % su tot. Tra 31 e 60 gg % su tot. Tra 61 e 90 gg % su tot. Tra 91 e 120 gg % su tot. Tra 121 e 180 gg % su tot. Oltre 180 gg % su tot.
Abruzzo 7.460 62,7 1.229 10,3 1.216 10,2 714 6,0 363 3,1 317 2,7 606 5,1
Basilicata 3.435 65,0 602 11,4 585 11,1 210 4,0 121 2,3 123 2,3 209 4,0
Calabria 9.235 56,6 1.803 11,1 1.767 10,8 908 5,6 397 2,4 389 2,4 1.812 11,1
Campania 12.492 63,1 2.136 10,8 1.808 9,1 819 4,1 482 2,4 511 2,6 1.557 7,9
DCM Milano 26.701 79,4 3.013 9,0 2.070 6,2 748 2,2 375 1,1 365 1,1 363 1,1
DCM Napoli 9.037 53,7 1.881 11,2 2.292 13,6 901 5,4 626 3,7 652 3,9 1.428 8,5
DCM Roma 19.781 55,5 3.647 10,2 3.649 10,3 2.179 6,1 1.490 4,2 1.778 5,0 3.090 8,7
Emilia Romagna 34.216 62,0 7.182 13,0 6.342 11,5 2.862 5,2 1.796 3,3 1.457 2,6 1.305 2,4
Friuli-Venezia Giulia 9.310 69,3 1.640 12,2 1.342 10,0 472 3,5 232 1,7 204 1,5 226 1,7
Lazio 7.747 58,2 1.721 12,9 1.794 13,5 631 4,7 387 2,9 370 2,8 672 5,0
Liguria 10.629 65,2 1.763 10,8 1.561 9,6 858 5,3 455 2,8 463 2,8 580 3,6
Lombardia 56.600 70,0 10.751 13,3 7.244 9,0 2.562 3,2 1.301 1,6 1.189 1,5 1.235 1,5
Marche 11.983 66,7 2.266 12,6 1.862 10,4 706 3,9 371 2,1 348 1,9 419 2,3
Molise 1.407 51,1 390 14,2 512 18,6 177 6,4 86 3,1 87 3,2 94 3,4
Piemonte 28.357 58,3 7.164 14,7 6.224 12,8 2.637 5,4 1.572 3,2 1.469 3,0 1.182 2,4
Puglia 18.360 53,4 4.312 12,5 3.883 11,3 1.754 5,1 1.124 3,3 1.132 3,3 3.826 11,1
Sardegna 7.431 56,0 1.633 12,3 1.515 11,4 783 5,9 444 3,4 541 4,1 921 6,9
Sicilia 20.183 64,4 3.498 11,2 3.035 9,7 1.322 4,2 702 2,2 701 2,2 1.890 6,0
Toscana 32.193 78,0 4.112 10,0 2.733 6,6 882 2,1 432 1,1 424 1,0 525 1,3
Trentino-Alto Adige 4.685 39,5 2.183 18,4 2.031 17,1 977 8,2 559 4,7 625 5,3 801 6,8
Umbria 6.022 48,9 2.792 22,7 1.760 14,3 766 6,2 413 3,4 250 2,0 304 2,5
Valle d’Aosta 921 70,2 134 10,2 135 10,3 50 3,8 36 2,7 20 1,5 16 1,2
Veneto 37.865 66,4 8.027 14,1 5.922 10,4 2.319 4,1 1.093 1,9 923 1,6 902 1,6
Italia 376.050 63,7 73.879 12,5 61.282 10,4 26.237 4,4 14.857 2,5 14.338 2,4 23.963 4,1
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pianificazione e Controllo di Gestione
Pensioni Gestione Privata
TEMPI DI ACCOGLIMENTO Entro 15 gg % su tot. Tra 16 e 30 gg % su tot. Tra 31 e 60 gg % su tot. Tra 61 e 90 gg % su tot. Tra 91 e 120 gg % su tot. Tra 121 e 180 gg % su tot. Oltre 180 gg % su tot.
Abruzzo 7.460 62,7 1.229 10,3 1.216 10,2 714 6,0 363 3,1 317 2,7 606 5,1
Basilicata 3.435 65,0 602 11,4 585 11,1 210 4,0 121 2,3 123 2,3 209 4,0
Calabria 9.235 56,6 1.803 11,1 1.767 10,8 908 5,6 397 2,4 389 2,4 1.812 11,1
Campania 12.492 63,1 2.136 10,8 1.808 9,1 819 4,1 482 2,4 511 2,6 1.557 7,9
DCM Milano 26.701 79,4 3.013 9,0 2.070 6,2 748 2,2 375 1,1 365 1,1 363 1,1
DCM Napoli 9.037 53,7 1.881 11,2 2.292 13,6 901 5,4 626 3,7 652 3,9 1.428 8,5
DCM Roma 19.781 55,5 3.647 10,2 3.649 10,3 2.179 6,1 1.490 4,2 1.778 5,0 3.090 8,7
Emilia Romagna 34.216 62,0 7.182 13,0 6.342 11,5 2.862 5,2 1.796 3,3 1.457 2,6 1.305 2,4
Friuli-Venezia Giulia 9.310 69,3 1.640 12,2 1.342 10,0 472 3,5 232 1,7 204 1,5 226 1,7
Lazio 7.747 58,2 1.721 12,9 1.794 13,5 631 4,7 387 2,9 370 2,8 672 5,0
Liguria 10.629 65,2 1.763 10,8 1.561 9,6 858 5,3 455 2,8 463 2,8 580 3,6
Lombardia 56.600 70,0 10.751 13,3 7.244 9,0 2.562 3,2 1.301 1,6 1.189 1,5 1.235 1,5
Marche 11.983 66,7 2.266 12,6 1.862 10,4 706 3,9 371 2,1 348 1,9 419 2,3
Molise 1.407 51,1 390 14,2 512 18,6 177 6,4 86 3,1 87 3,2 94 3,4
Piemonte 28.357 58,3 7.164 14,7 6.224 12,8 2.637 5,4 1.572 3,2 1.469 3,0 1.182 2,4
Puglia 18.360 53,4 4.312 12,5 3.883 11,3 1.754 5,1 1.124 3,3 1.132 3,3 3.826 11,1
Sardegna 7.431 56,0 1.633 12,3 1.515 11,4 783 5,9 444 3,4 541 4,1 921 6,9
Sicilia 20.183 64,4 3.498 11,2 3.035 9,7 1.322 4,2 702 2,2 701 2,2 1.890 6,0
Toscana 32.193 78,0 4.112 10,0 2.733 6,6 882 2,1 432 1,1 424 1,0 525 1,3
Trentino-Alto Adige 4.685 39,5 2.183 18,4 2.031 17,1 977 8,2 559 4,7 625 5,3 801 6,8
Umbria 6.022 48,9 2.792 22,7 1.760 14,3 766 6,2 413 3,4 250 2,0 304 2,5
Valle d’Aosta 921 70,2 134 10,2 135 10,3 50 3,8 36 2,7 20 1,5 16 1,2
Veneto 37.865 66,4 8.027 14,1 5.922 10,4 2.319 4,1 1.093 1,9 923 1,6 902 1,6
Italia 376.050 63,7 73.879 12,5 61.282 10,4 26.237 4,4 14.857 2,5 14.338 2,4 23.963 4,1
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pianificazione e Controllo di Gestione
Pensioni Gestione Pubblica di vecchiaia e anticipate
TEMPI DI ACCOGLIMENTO Entro 15 gg % su tot. Tra 16 e 30 gg % su tot. Tra 31 e 60 gg % su tot. Tra 61 e 90 gg % su tot. Tra 91 e 120 gg % su tot. Tra 121 e 180 gg % su tot. Oltre 180 gg % su tot.
Abruzzo 6.420 81,9 577 7,4 419 5,4 182 2,3 61 0,8 54 0,7 126 1,6
Basilicata 1.159 76,7 100 6,6 102 6,8 62 4,1 25 1,7 20 1,3 43 2,9
Calabria 3.413 67,7 513 10,2 498 9,9 221 4,4 115 2,3 138 2,7 146 2,9
Campania 4.358 67,7 540 8,4 618 9,6 447 6,9 179 2,8 115 1,8 184 2,9
DCM Milano 4.776 75,3 580 9,1 469 7,4 162 2,6 87 1,4 105 1,7 166 2,6
DCM Napoli 3.856 62,5 416 6,7 878 14,2 483 7,8 130 2,1 187 3,0 218 3,5
DCM Roma 6.518 50,3 1.566 12,1 1.727 13,3 1.111 8,6 659 5,1 570 4,4 800 6,2
Emilia Romagna 6.188 76,1 662 8,1 493 6,1 288 3,5 171 2,1 132 1,6 197 2,4
Friuli-Venezia Giulia 2.154 72,5 295 9,9 275 9,3 85 2,9 52 1,8 60 2,0 49 1,7
Lazio 4.315 84,7 325 6,4 197 3,9 66 1,3 36 0,7 38 0,8 120 2,4
Liguria 3.236 69,1 474 10,1 485 10,4 212 4,5 109 2,3 86 1,8 80 1,7
Lombardia 6.585 76,0 827 9,5 699 8,1 223 2,6 99 1,1 104 1,2 131 1,5
Marche 2.515 79,2 332 10,5 182 5,7 45 1,4 26 0,8 31 1,0 45 1,4
Molise 496 63,1 113 14,4 84 10,7 37 4,7 17 2,2 8 1,0 31 3,9
Piemonte 5.689 74,1 380 5,0 438 5,7 232 3,0 193 2,5 267 3,5 479 6,2
Puglia 5.887 70,0 729 8,7 811 9,6 367 4,4 179 2,1 87 1,0 354 4,2
Sardegna 1.801 44,5 495 12,2 810 20,0 412 10,2 204 5,0 155 3,8 172 4,3
Sicilia 8.587 74,2 1.072 9,3 803 6,9 342 3,0 242 2,1 154 1,3 369 3,2
Toscana 6.718 87,8 475 6,2 240 3,1 85 1,1 44 0,6 30 0,4 58 0,8
Trentino-Alto Adige 2.182 74,2 241 8,2 276 9,4 99 3,4 57 1,9 46 1,6 38 1,3
Umbria 1.263 63,6 312 15,7 223 11,2 77 3,9 45 2,3 24 1,2 42 2,1
Valle d’Aosta 266 84,7 24 7,6 15 4,8 5 1,6 1 0,3 1 0,3 2 0,6
Veneto 6.911 77,8 885 10,0 572 6,4 195 2,2 98 1,1 96 1,1 126 1,4
Italia 95.293 71,5 11.933 9,0 11.314 8,5 5.438 4,1 2.829 2,1 2.508 1,9 3.976 3,0
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pianificazione e Controllo di Gestione
Pensioni Gestione Pubblica di vecchiaia e anticipate
TEMPI DI ACCOGLIMENTO Entro 15 gg % su tot. Tra 16 e 30 gg % su tot. Tra 31 e 60 gg % su tot. Tra 61 e 90 gg % su tot. Tra 91 e 120 gg % su tot. Tra 121 e 180 gg % su tot. Oltre 180 gg % su tot.
Abruzzo 6.420 81,9 577 7,4 419 5,4 182 2,3 61 0,8 54 0,7 126 1,6
Basilicata 1.159 76,7 100 6,6 102 6,8 62 4,1 25 1,7 20 1,3 43 2,9
Calabria 3.413 67,7 513 10,2 498 9,9 221 4,4 115 2,3 138 2,7 146 2,9
Campania 4.358 67,7 540 8,4 618 9,6 447 6,9 179 2,8 115 1,8 184 2,9
DCM Milano 4.776 75,3 580 9,1 469 7,4 162 2,6 87 1,4 105 1,7 166 2,6
DCM Napoli 3.856 62,5 416 6,7 878 14,2 483 7,8 130 2,1 187 3,0 218 3,5
DCM Roma 6.518 50,3 1.566 12,1 1.727 13,3 1.111 8,6 659 5,1 570 4,4 800 6,2
Emilia Romagna 6.188 76,1 662 8,1 493 6,1 288 3,5 171 2,1 132 1,6 197 2,4
Friuli-Venezia Giulia 2.154 72,5 295 9,9 275 9,3 85 2,9 52 1,8 60 2,0 49 1,7
Lazio 4.315 84,7 325 6,4 197 3,9 66 1,3 36 0,7 38 0,8 120 2,4
Liguria 3.236 69,1 474 10,1 485 10,4 212 4,5 109 2,3 86 1,8 80 1,7
Lombardia 6.585 76,0 827 9,5 699 8,1 223 2,6 99 1,1 104 1,2 131 1,5
Marche 2.515 79,2 332 10,5 182 5,7 45 1,4 26 0,8 31 1,0 45 1,4
Molise 496 63,1 113 14,4 84 10,7 37 4,7 17 2,2 8 1,0 31 3,9
Piemonte 5.689 74,1 380 5,0 438 5,7 232 3,0 193 2,5 267 3,5 479 6,2
Puglia 5.887 70,0 729 8,7 811 9,6 367 4,4 179 2,1 87 1,0 354 4,2
Sardegna 1.801 44,5 495 12,2 810 20,0 412 10,2 204 5,0 155 3,8 172 4,3
Sicilia 8.587 74,2 1.072 9,3 803 6,9 342 3,0 242 2,1 154 1,3 369 3,2
Toscana 6.718 87,8 475 6,2 240 3,1 85 1,1 44 0,6 30 0,4 58 0,8
Trentino-Alto Adige 2.182 74,2 241 8,2 276 9,4 99 3,4 57 1,9 46 1,6 38 1,3
Umbria 1.263 63,6 312 15,7 223 11,2 77 3,9 45 2,3 24 1,2 42 2,1
Valle d’Aosta 266 84,7 24 7,6 15 4,8 5 1,6 1 0,3 1 0,3 2 0,6
Veneto 6.911 77,8 885 10,0 572 6,4 195 2,2 98 1,1 96 1,1 126 1,4
Italia 95.293 71,5 11.933 9,0 11.314 8,5 5.438 4,1 2.829 2,1 2.508 1,9 3.976 3,0
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pianificazione e Controllo di Gestione
Pensioni Gestioni Pubbliche superstiti da pensionato
TEMPI DI ACCOGLIMENTO Entro 15 gg % su totale Tra 16 e 30 gg % su totale Tra 31 e 60 gg % su totale Tra 61 e 90 gg % su totale Tra 91 e 120 gg % su totale Tra 121 e 180 gg % su totale Oltre 180 gg % su totale
Abruzzo 467 42,6 237 21,6 193 17,6 96 8,8 23 2,1 23 2,1 57 5,2
Basilicata 229 53,6 70 16,4 58 13,6 38 8,9 12 2,8 4 0,9 16 3,8
Calabria 757 43,5 374 21,5 326 18,7 123 7,1 52 3,0 47 2,7 62 3,6
Campania 629 31,6 343 17,2 413 20,8 351 17,7 109 5,5 58 2,9 86 4,3
DCM Milano 943 59,9 306 19,4 209 13,3 33 2,1 20 1,3 22 1,4 41 2,6
DCM Napoli 435 22,5 246 12,7 677 35,0 371 19,2 55 2,8 77 4,0 75 3,9
DCM Roma 1.127 30,7 807 22,0 705 19,2 342 9,3 196 5,3 209 5,7 281 7,7
Emilia Romagna 1.204 51,7 455 19,5 258 11,1 171 7,3 92 4,0 56 2,4 93 4,0
Friuli-Venezia Giulia 301 33,7 213 23,9 226 25,3 58 6,5 36 4,0 45 5,0 13 1,5
Lazio 788 71,6 223 20,3 51 4,6 11 1,0 5 0,5 6 0,5 17 1,5
Liguria 707 60,7 200 17,2 177 15,2 33 2,8 11 0,9 5 0,4 32 2,8
Lombardia 838 39,7 615 29,2 455 21,6 104 4,9 27 1,3 32 1,5 38 1,8
Marche 613 59,4 272 26,4 105 10,2 10 1,0 6 0,6 9 0,9 17 1,7
Molise 131 45,3 73 25,3 48 16,6 14 4,8 7 2,4 6 2,1 10 3,5
Piemonte 846 48,3 179 10,2 137 7,8 47 2,7 89 5,1 152 8,7 302 17,2
Puglia 1.385 48,6 439 15,4 524 18,4 230 8,1 103 3,6 30 1,1 141 4,9
Sardegna 329 23,4 280 19,9 481 34,1 182 12,9 59 4,2 31 2,2 47 3,3
Sicilia 2.101 61,3 678 19,8 300 8,8 131 3,8 68 2,0 23 0,7 125 3,7
Toscana 2.038 81,2 327 13,0 95 3,8 16 0,6 8 0,3 10 0,4 15 0,6
Trentino-Alto Adige 165 28,5 142 24,5 168 29,0 64 11,0 20 3,5 11 1,9 10 1,7
Umbria 300 45,5 157 23,8 111 16,8 41 6,2 23 3,5 7 1,1 20 3,0
Valle d’Aosta 47 65,3 15 20,8 8 11,1 1 1,4 1 1,4 – 0,0 – 0,0
Veneto 1.434 62,3 557 24,2 217 9,4 40 1,7 14 0,6 13 0,6 28 1,2
Italia 17.814 48,3 7.208 19,5 5.942 16,1 2.507 6,8 1.036 2,8 876 2,4 1.526 4,1
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pianificazione e Controllo di Gestione
Pensioni Gestioni Pubbliche superstiti da pensionato
TEMPI DI ACCOGLIMENTO Entro 15 gg % su totale Tra 16 e 30 gg % su totale Tra 31 e 60 gg % su totale Tra 61 e 90 gg % su totale Tra 91 e 120 gg % su totale Tra 121 e 180 gg % su totale Oltre 180 gg % su totale
Abruzzo 467 42,6 237 21,6 193 17,6 96 8,8 23 2,1 23 2,1 57 5,2
Basilicata 229 53,6 70 16,4 58 13,6 38 8,9 12 2,8 4 0,9 16 3,8
Calabria 757 43,5 374 21,5 326 18,7 123 7,1 52 3,0 47 2,7 62 3,6
Campania 629 31,6 343 17,2 413 20,8 351 17,7 109 5,5 58 2,9 86 4,3
DCM Milano 943 59,9 306 19,4 209 13,3 33 2,1 20 1,3 22 1,4 41 2,6
DCM Napoli 435 22,5 246 12,7 677 35,0 371 19,2 55 2,8 77 4,0 75 3,9
DCM Roma 1.127 30,7 807 22,0 705 19,2 342 9,3 196 5,3 209 5,7 281 7,7
Emilia Romagna 1.204 51,7 455 19,5 258 11,1 171 7,3 92 4,0 56 2,4 93 4,0
Friuli-Venezia Giulia 301 33,7 213 23,9 226 25,3 58 6,5 36 4,0 45 5,0 13 1,5
Lazio 788 71,6 223 20,3 51 4,6 11 1,0 5 0,5 6 0,5 17 1,5
Liguria 707 60,7 200 17,2 177 15,2 33 2,8 11 0,9 5 0,4 32 2,8
Lombardia 838 39,7 615 29,2 455 21,6 104 4,9 27 1,3 32 1,5 38 1,8
Marche 613 59,4 272 26,4 105 10,2 10 1,0 6 0,6 9 0,9 17 1,7
Molise 131 45,3 73 25,3 48 16,6 14 4,8 7 2,4 6 2,1 10 3,5
Piemonte 846 48,3 179 10,2 137 7,8 47 2,7 89 5,1 152 8,7 302 17,2
Puglia 1.385 48,6 439 15,4 524 18,4 230 8,1 103 3,6 30 1,1 141 4,9
Sardegna 329 23,4 280 19,9 481 34,1 182 12,9 59 4,2 31 2,2 47 3,3
Sicilia 2.101 61,3 678 19,8 300 8,8 131 3,8 68 2,0 23 0,7 125 3,7
Toscana 2.038 81,2 327 13,0 95 3,8 16 0,6 8 0,3 10 0,4 15 0,6
Trentino-Alto Adige 165 28,5 142 24,5 168 29,0 64 11,0 20 3,5 11 1,9 10 1,7
Umbria 300 45,5 157 23,8 111 16,8 41 6,2 23 3,5 7 1,1 20 3,0
Valle d’Aosta 47 65,3 15 20,8 8 11,1 1 1,4 1 1,4 – 0,0 – 0,0
Veneto 1.434 62,3 557 24,2 217 9,4 40 1,7 14 0,6 13 0,6 28 1,2
Italia 17.814 48,3 7.208 19,5 5.942 16,1 2.507 6,8 1.036 2,8 876 2,4 1.526 4,1
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pianificazione e Controllo di Gestione
Pensioni Gestioni Pubbliche superstiti da lavoratore
TEMPI DI ACCOGLIMENTO Entro 15 gg % su totale Tra 16 e 30 gg % su totale Tra 31 e 60 gg % su totale Tra 61 e 90 gg % su totale Tra 91 e 120 gg % su totale Tra 121 e 180 gg % su totale Oltre 180 gg % su totale
Abruzzo 54 24,7 39 17,8 57 26,0 27 12,3 12 5,5 15 6,9 15 6,9
Basilicata 9 22,5 – 0,0 13 32,5 3 7,5 4 10,0 7 17,5 4 10,0
Calabria 12 7,6 12 7,6 20 12,7 22 14,0 18 11,5 35 22,3 38 24,2
Campania 54 26,1 31 15,0 43 20,8 21 10,1 15 7,3 18 8,7 25 12,1
DCM Milano 11 9,4 19 16,2 18 15,4 16 13,7 12 10,3 15 12,8 26 22,2
DCM Napoli 19 13,0 12 8,2 24 16,4 11 7,5 13 8,9 22 15,1 45 30,8
DCM Roma 23 7,1 31 9,5 41 12,6 38 11,7 30 9,2 48 14,8 114 35,1
Emilia Romagna 23 15,8 12 8,2 29 19,9 18 12,3 18 12,3 13 8,9 33 22,6
Friuli-Venezia Giulia 11 18,6 14 23,7 5 8,5 6 10,2 3 5,1 10 17,0 10 17,0
Lazio 22 18,5 17 14,3 22 18,5 13 10,9 9 7,6 11 9,2 25 21,0
Liguria 27 24,8 13 11,9 13 11,9 17 15,6 16 14,7 9 8,3 14 12,8
Lombardia 27 17,8 24 15,8 38 25,0 18 11,8 12 7,9 21 13,8 12 7,9
Marche 9 13,9 6 9,2 13 20,0 7 10,8 9 13,9 5 7,7 16 24,6
Molise 6 40,0 5 33,3 1 6,7 – 0,0 1 6,7 1 6,7 1 6,7
Piemonte 21 15,8 20 15,0 11 8,3 4 3,0 9 6,8 15 11,3 53 39,9
Puglia 19 10,5 19 10,5 36 19,9 32 17,7 19 10,5 15 8,3 41 22,7
Sardegna 6 7,4 8 9,9 7 8,6 10 12,4 13 16,1 16 19,8 21 25,9
Sicilia 60 17,0 46 13,0 81 22,9 37 10,5 33 9,3 41 11,6 56 15,8
Toscana 48 40,0 29 24,2 17 14,2 8 6,7 5 4,2 5 4,2 8 6,7
Trentino-Alto Adige 8 15,7 6 11,8 9 17,7 5 9,8 6 11,8 7 13,7 10 19,6
Umbria 2 6,1 2 6,1 2 6,1 4 12,1 5 15,2 7 21,2 11 33,3
Valle d’Aosta – 0,0 1 50,0 – 0,0 – 0,0 – 0,0 1 50,0 – 0,0
Veneto 15 11,1 13 9,6 32 23,7 20 14,8 10 7,4 18 13,3 27 20,0
Italia 486 16,4 379 12,8 532 17,9 337 11,4 272 9,2 355 12,0 605 20,4
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pianificazione e Controllo di Gestione
Pensioni Gestioni Pubbliche superstiti da lavoratore
TEMPI DI ACCOGLIMENTO Entro 15 gg % su totale Tra 16 e 30 gg % su totale Tra 31 e 60 gg % su totale Tra 61 e 90 gg % su totale Tra 91 e 120 gg % su totale Tra 121 e 180 gg % su totale Oltre 180 gg % su totale
Abruzzo 54 24,7 39 17,8 57 26,0 27 12,3 12 5,5 15 6,9 15 6,9
Basilicata 9 22,5 – 0,0 13 32,5 3 7,5 4 10,0 7 17,5 4 10,0
Calabria 12 7,6 12 7,6 20 12,7 22 14,0 18 11,5 35 22,3 38 24,2
Campania 54 26,1 31 15,0 43 20,8 21 10,1 15 7,3 18 8,7 25 12,1
DCM Milano 11 9,4 19 16,2 18 15,4 16 13,7 12 10,3 15 12,8 26 22,2
DCM Napoli 19 13,0 12 8,2 24 16,4 11 7,5 13 8,9 22 15,1 45 30,8
DCM Roma 23 7,1 31 9,5 41 12,6 38 11,7 30 9,2 48 14,8 114 35,1
Emilia Romagna 23 15,8 12 8,2 29 19,9 18 12,3 18 12,3 13 8,9 33 22,6
Friuli-Venezia Giulia 11 18,6 14 23,7 5 8,5 6 10,2 3 5,1 10 17,0 10 17,0
Lazio 22 18,5 17 14,3 22 18,5 13 10,9 9 7,6 11 9,2 25 21,0
Liguria 27 24,8 13 11,9 13 11,9 17 15,6 16 14,7 9 8,3 14 12,8
Lombardia 27 17,8 24 15,8 38 25,0 18 11,8 12 7,9 21 13,8 12 7,9
Marche 9 13,9 6 9,2 13 20,0 7 10,8 9 13,9 5 7,7 16 24,6
Molise 6 40,0 5 33,3 1 6,7 – 0,0 1 6,7 1 6,7 1 6,7
Piemonte 21 15,8 20 15,0 11 8,3 4 3,0 9 6,8 15 11,3 53 39,9
Puglia 19 10,5 19 10,5 36 19,9 32 17,7 19 10,5 15 8,3 41 22,7
Sardegna 6 7,4 8 9,9 7 8,6 10 12,4 13 16,1 16 19,8 21 25,9
Sicilia 60 17,0 46 13,0 81 22,9 37 10,5 33 9,3 41 11,6 56 15,8
Toscana 48 40,0 29 24,2 17 14,2 8 6,7 5 4,2 5 4,2 8 6,7
Trentino-Alto Adige 8 15,7 6 11,8 9 17,7 5 9,8 6 11,8 7 13,7 10 19,6
Umbria 2 6,1 2 6,1 2 6,1 4 12,1 5 15,2 7 21,2 11 33,3
Valle d’Aosta – 0,0 1 50,0 – 0,0 – 0,0 – 0,0 1 50,0 – 0,0
Veneto 15 11,1 13 9,6 32 23,7 20 14,8 10 7,4 18 13,3 27 20,0
Italia 486 16,4 379 12,8 532 17,9 337 11,4 272 9,2 355 12,0 605 20,4
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pianificazione e Controllo di Gestione
Pensioni IVS Fondi Speciali
TEMPI DI ACCOGLIMENTO Entro 15 gg % su totale Tra 16 e 30 gg % su totale Tra 31 e 60 gg % su totale Tra 61 e 90 gg % su totale Tra 91 e 120 gg % su totale Tra 121 e 180 gg % su totale Oltre 180 gg % su totale
Abruzzo 163 49,4 62 18,8 43 13,0 25 7,6 22 6,7 12 3,6 3 0,9
Basilicata 109 89,3 7 5,7 3 2,5 – 0,0 – 0,0 1 0,8 2 1,6
Calabria 630 63,1 139 13,9 107 10,7 54 5,4 24 2,4 12 1,2 32 3,2
Campania 392 65,0 91 15,1 55 9,1 29 4,8 11 1,8 10 1,7 15 2,5
DCM Milano 975 60,4 292 18,1 247 15,3 65 4,0 25 1,6 6 0,4 4 0,3
DCM Napoli 1.128 74,9 135 9,0 112 7,4 60 4,0 27 1,8 20 1,3 24 1,6
DCM Roma 1.261 49,4 312 12,2 305 12,0 199 7,8 123 4,8 166 6,5 187 7,3
Emilia Romagna 1.248 82,2 126 8,3 95 6,3 17 1,1 14 0,9 8 0,5 11 0,7
Friuli-Venezia Giulia 308 55,6 131 23,7 79 14,3 22 4,0 7 1,3 3 0,5 4 0,7
Lazio 430 91,1 20 4,2 9 1,9 5 1,1 3 0,6 1 0,2 4 0,9
Liguria 762 76,4 110 11,0 81 8,1 20 2,0 6 0,6 13 1,3 6 0,6
Lombardia 725 66,4 181 16,6 88 8,1 46 4,2 17 1,6 13 1,2 22 2,0
Marche 478 66,8 104 14,5 91 12,7 19 2,7 10 1,4 8 1,1 6 0,8
Molise 66 67,4 14 14,3 12 12,2 3 3,1 1 1,0 1 1,0 1 1,0
Piemonte 854 49,5 324 18,8 218 12,6 135 7,8 75 4,3 75 4,3 46 2,7
Puglia 963 77,9 84 6,8 91 7,4 26 2,1 25 2,0 20 1,6 28 2,3
Sardegna 398 57,3 96 13,8 64 9,2 40 5,8 36 5,2 27 3,9 34 4,9
Sicilia 1.282 68,6 219 11,7 210 11,2 73 3,9 30 1,6 29 1,6 27 1,4
Toscana 1.324 85,5 95 6,1 100 6,5 16 1,0 3 0,2 6 0,4 5 0,3
Trentino-Alto Adige 220 63,0 49 14,0 30 8,6 31 8,9 15 4,3 3 0,9 1 0,3
Umbria 274 37,7 124 17,1 163 22,5 79 10,9 52 7,2 18 2,5 16 2,2
Valle d’Aosta – 0,0 – 0,0 – 0,0 – 0,0 – 0,0 – 0,0 – 0,0
Veneto 1.058 64,7 203 12,4 190 11,6 103 6,3 47 2,9 18 1,1 16 1,0
Italia 15.048 65,5 2.918 12,7 2.393 10,4 1.067 4,7 573 2,5 470 2,1 494 2,2
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pianificazione e Controllo di Gestione
Pensioni IVS Fondi Speciali
TEMPI DI ACCOGLIMENTO Entro 15 gg % su totale Tra 16 e 30 gg % su totale Tra 31 e 60 gg % su totale Tra 61 e 90 gg % su totale Tra 91 e 120 gg % su totale Tra 121 e 180 gg % su totale Oltre 180 gg % su totale
Abruzzo 163 49,4 62 18,8 43 13,0 25 7,6 22 6,7 12 3,6 3 0,9
Basilicata 109 89,3 7 5,7 3 2,5 – 0,0 – 0,0 1 0,8 2 1,6
Calabria 630 63,1 139 13,9 107 10,7 54 5,4 24 2,4 12 1,2 32 3,2
Campania 392 65,0 91 15,1 55 9,1 29 4,8 11 1,8 10 1,7 15 2,5
DCM Milano 975 60,4 292 18,1 247 15,3 65 4,0 25 1,6 6 0,4 4 0,3
DCM Napoli 1.128 74,9 135 9,0 112 7,4 60 4,0 27 1,8 20 1,3 24 1,6
DCM Roma 1.261 49,4 312 12,2 305 12,0 199 7,8 123 4,8 166 6,5 187 7,3
Emilia Romagna 1.248 82,2 126 8,3 95 6,3 17 1,1 14 0,9 8 0,5 11 0,7
Friuli-Venezia Giulia 308 55,6 131 23,7 79 14,3 22 4,0 7 1,3 3 0,5 4 0,7
Lazio 430 91,1 20 4,2 9 1,9 5 1,1 3 0,6 1 0,2 4 0,9
Liguria 762 76,4 110 11,0 81 8,1 20 2,0 6 0,6 13 1,3 6 0,6
Lombardia 725 66,4 181 16,6 88 8,1 46 4,2 17 1,6 13 1,2 22 2,0
Marche 478 66,8 104 14,5 91 12,7 19 2,7 10 1,4 8 1,1 6 0,8
Molise 66 67,4 14 14,3 12 12,2 3 3,1 1 1,0 1 1,0 1 1,0
Piemonte 854 49,5 324 18,8 218 12,6 135 7,8 75 4,3 75 4,3 46 2,7
Puglia 963 77,9 84 6,8 91 7,4 26 2,1 25 2,0 20 1,6 28 2,3
Sardegna 398 57,3 96 13,8 64 9,2 40 5,8 36 5,2 27 3,9 34 4,9
Sicilia 1.282 68,6 219 11,7 210 11,2 73 3,9 30 1,6 29 1,6 27 1,4
Toscana 1.324 85,5 95 6,1 100 6,5 16 1,0 3 0,2 6 0,4 5 0,3
Trentino-Alto Adige 220 63,0 49 14,0 30 8,6 31 8,9 15 4,3 3 0,9 1 0,3
Umbria 274 37,7 124 17,1 163 22,5 79 10,9 52 7,2 18 2,5 16 2,2
Valle d’Aosta – 0,0 – 0,0 – 0,0 – 0,0 – 0,0 – 0,0 – 0,0
Veneto 1.058 64,7 203 12,4 190 11,6 103 6,3 47 2,9 18 1,1 16 1,0
Italia 15.048 65,5 2.918 12,7 2.393 10,4 1.067 4,7 573 2,5 470 2,1 494 2,2
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pianificazione e Controllo di Gestione
Basilicata 61 67 39
Lazio 942 1.173 646
Lombardia 5.550 6.802 2.989
Molise 52 70 46
Valle d’Aosta 60 82 35
Italia 21.300 26.427 12.763
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pensioni
2021
Femmine Maschi Totale
Italia 41.643 71.338 112.982
Quota 102
2022
Femmine Maschi Totale
Italia 2.359 3.431 5.790
Quota 103
2023
Femmine Maschi Totale
Italia 4.738 18.511 23.249
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pensioni
APE Sociale
Lavoratori disoccupati 8.815 9.603 11.159
Lavoratori che assistono persone con handicap in situazione di gravità 2.335 2.811 3.513
Lavoratori con riconoscimento invalidità civile di grado almeno pari al 74% 1.459 1.760 2.120
Lavoratori addetti a lavori gravosi 667 2.162 2.669
Totale 13.276 16.336 19.461
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pensioni
APE Sociale
Campania 1.082 1.208 1.333
Emilia Romagna1.003 1.349 1.571
Lazio 1.046 1.312 1.568
Lombardia 1.700 2.316 2.847
Piemonte 822 1.159 1.453
Sicilia 1.222 1.394 1.820
Toscana 935 1.254 1.455
Valle d’Aosta 27 40 34
Veneto 1.092 1.358 1.616
Italia 12.872 16.309 19.529
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pensioni
Lavoratori disoccupati 4.692 2.143 2.041
Lavoratori che assistono persone con handicap in situazione di gravità 3.411 2.522 2.180
Lavoratori dipendenti addetti ad una o più mansioni difficoltose o rischiose 6.151 5.130 4.613
Lavoratori addetti a lavori faticosi e pesanti 972 1.737 1.597
Totale 16.184 12.292 11.133
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pensioni
Lavoratori Precoci
Basilicata 30 35 19
Calabria 19 27 17
Emilia Romagna1.381 1.302 1.216
Lombardia 3.713 3.524 3.322
Molise 27 25 19
Piemonte 1.321 1.275 1.176
Toscana 1.142 1.131 1.174
Valle d’Aosta 64 65 87
Veneto 2.083 1.967 1.955
Italia 12.754 12.442 11.918
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pensioni
Basilicata 30 34 51
Calabria 6 13 18
Emilia Romagna66 80 91
Friuli-Venezia Giulia 21 27 18
Marche 34 67 67
Molise 10 9 10
Puglia 54 72 90
Sardegna 64 51 81
Trentino-Alto Adige 20 21 20
Umbria 32 12 20
Valle d’Aosta – 1 8
Italia 1.284 1.687 1.856
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Pensioni
Prestazioni assistenziali e sociali
00CAPITOLO 6
Prestazioni assistenziali e sociali
6.1 Tavola 57 – Invalidità Civile – Prestazioni vigenti per genere Invalidità Civile
Prestazioni 2023
Femmine Maschi Totale
Pensioni di invalidità civile
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
6.2 Tavola 58 – Invalidità Civile – Prestazioni liquidate per regioneInvalidità Civile
Indennità Pensioni Totale Indennità Pensioni Totale Indennità Pensioni Totale
Abruzzo 10.790 2.904 13.694 11.697 3.079 14.776 11.071 3.090 14.161
Basilicata 5.639 1.616 7.255 5.477 1.630 7.107 5.511 1.662 7.173
Calabria 18.123 7.118 25.241 19.230 7.679 26.909 21.526 8.948 30.474
Campania 44.547 19.028 63.575 46.907 19.390 66.297 52.876 22.002 74.878
Emilia Romagna30.964 5.040 36.004 32.732 5.482 38.214 32.955 5.750 38.705
Friuli-Venezia Giulia 8.106 1.487 9.593 9.031 1.424 10.455 8.381 1.452 9.833
Lazio 41.405 12.002 53.407 46.906 12.414 59.320 51.343 13.387 64.730
Liguria 9.464 1.998 11.462 10.658 2.095 12.753 12.992 2.520 15.512
Lombardia 64.852 11.724 76.576 67.381 11.976 79.357 69.620 13.456 83.076
Marche 13.639 2.292 15.931 13.938 2.449 16.387 13.599 2.673 16.272
Piemonte 26.571 5.334 31.905 28.081 5.643 33.724 27.901 5.554 33.455
Puglia 36.669 13.721 50.390 41.605 15.294 56.899 43.999 16.393 60.392
Sardegna 12.994 4.076 17.070 14.651 4.029 18.680 15.621 4.695 20.316
Sicilia 34.201 14.183 48.384 38.942 15.480 54.422 40.824 16.113 56.937
Toscana 25.299 4.438 29.737 28.040 4.796 32.836 27.824 4.980 32.804
Umbria 8.707 2.068 10.775 9.832 2.238 12.070 9.872 2.375 12.247
Veneto 32.269 5.812 38.081 33.925 6.122 40.047 32.815 5.959 38.774
Italia 426.753 115.466 542.219 461.696 121.932 583.628 481.472 131.731 613.203
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Coordinamento Generale Statistico Attuariale
6.3 Tavola 59 – Invalidità Civile – tempi medi di fase sanitaria e amministrativa per regioneInvalidità Civile – tempi medi di fase sanitaria e amministrativa
TEMPI MEDI GG. Fase sanitaria TEMPI MEDI GG. Fase amm. Tempi medi TEMPI MEDI GG. Fase sanitaria TEMPI MEDI GG. Fase amm. Tempi medi
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Inclusione e Invalidità Civile
6.4 Tavola 60 – RdC e PdC – domande per genere RdC e PdC
Anno Domande presentate RdC + PdCDomande accolte RdC + PdCFemmine Maschi Totale Femmine Maschi Totale
Fonte: Elaborazione Segreteria del CIV su dati forniti dalla Direzione Generale – Direzione Centrale Inclusione e Invalidità Civile
6.5 Tavola 61 – Reddito di Libertà – domande accolte per regioneReddito di Libertà
Abruzzo 41 19 –
Basilicata 15 9 *
Calabria 63 30 –
Campania 285 – –
Friuli-Venezia Giulia 51 35 47
Lazio 221 59 –
Liguria 16 52 –
Lombardia 466 * –
Marche 59 10 –
Molise * 6 7
Piemonte 195 – –
Puglia 194 – –
Sardegna 55 21 –
Sicilia 180 59 –
Toscana 138 31 –
Trentino-Alto Adige – * –
Umbria 40 – –
Valle d’Aosta 4 * –
Veneto 157 72 –