
(AGENPARL) – mar 29 ottobre 2024 Aree interne e agricoltura: Cia Potenza-Matera, una proposta per sostenere
le aziende agricole che operano in tali territori.
Una proposta “concreta ed efficace” per contrastare la scarsa reddittività
delle aziende agricole nelle zone svantaggiate, dove l’agricoltura riveste
un ruolo essenziale non solo sul versante agronomico ma anche sul versante
del presidio e la manutenzione del territorio e la conservazione del
tessuto sociale ed identitario di gran parte della nostra regione. La
proposta e stata avanzata dall’Ufficio di Presidenza di Cia- Agricoltori di
Potenza e Matera. Si propone di rimodulare alcuni capitoli di spesa
previsti nel Csr 2023/27 della Regione implementando alcuni interventi e le
relative risorse finanziarie che riguardano misure destinate a sostenere
le aziende agricole localizzate in aree svantaggiate e montane che da
alcuni anni chiudono con bilanci in rosso e perdite produttive. Tali realtà
produttive dal periodo Covid ad oggi -si legge in una nota – sono state
messe a dura prova avendo subito il crollo delle produzioni a seguito dei
devastanti effetti di fenomeni avversi quali le cicliche e ripetute
avversità atmosferiche e le continue crisi di mercato. Ad esse purtroppo
bisogna aggiungere le ripetute e intollerabili aggressioni prodotte dalla
fauna selvatica oramai fuori controllo (cinghiali) sempre più diffusa sia
sulle colture che verso i patrimoni zootecnici. Per Cia il quadro è di
forte preoccupazione oltre che di grande sfiducia che serpeggia fra gli
Agricoltori: aziende in perdita, senza liquidità, con spese correnti sempre
più onerose, lo scoramento è alto e le difficoltà aumentano. Per questo
serve un concreto segnale per mettere in condizioni tali realtà produttive
di poter riprendere gli ordinari cicli produttivi e tornare a fare
redditi.
Un buon esempio viene dalla Regione Toscana che ha aumentato i fondi del
prossimo bando per le zone montane e a vincoli naturali, aumentando
sensibilmente anche i contributi ad ettaro. Si tratta di uno specifico
bando diviso in due sottomisure: la sottomisura 13.1 sulle indennità
compensative per le zone montane, e la sottomisura 13.2 per le indennità
compensative in zone non montane ma soggette a vincoli naturali
significativi. Inoltre sono stati decisi anche i contributi, aumentando i
massimali per ettaro e portando da 150 euro/ettaro a 450 euro ad ettaro
quelli per le zone montane e da 90 euro ad ettaro a 250 euro ad ettaro i
contributi per le zone con altri vincoli naturali. E’ un segnale importante
per gli agricoltori che si trovano in aree con evidenti svantaggi, per far
sì che possa essere recuperata, almeno in parte, la redditività delle
imprese ed assicurare così la loro sopravvivenza.
Per Cia è una “best practice” da seguire anche in Basilicata dove la
maggior parte delle aziende opera in aree con svantaggi naturali,
territoriali e agronomico.