
(AGENPARL) – ven 11 ottobre 2024 Dichiarazioni del presidente Renato Brunetta all’evento di Edison “Origins of Futures”
Pres. Brunetta: “Venezia la più antica città del futuro ovvero l’origine del
futuro, i nostri progetti alla COP29 a Baku e alla prossima Biennale”
Venezia, 11 ottobre 2024 – Renato Brunetta, presidente della Fondazione Venezia Capitale
Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (VSF), è intervenuto oggi a
Venezia a “Origins of Futures”, evento a porte chiuse promosso da Edison presso le
Procuratie Vecchie che ha messo a confronto oltre 50 esperti di scienza, filosofia, sociologia,
economia, arte, cultura, per immaginare e riflettere in modo collettivo sulle origini del
futuro e sui futuri possibili della società contemporanea. Nel corso del suo intervento il
presidente Brunetta ha dichiarato:
“Venezia è la più antica città del futuro ovvero l’origine del futuro: il 3 ottobre 2020 abbiamo
assistito alla prima alzata del MoSE, la più grande opera di ingegneria idraulica mobile della
storia dell’umanità, da allora il MoSE si è alzato più di 90 volte risolvendo il problema
dell’acqua alta a Venezia. Grazie a quest’opera Venezia ha comprato tempo, circa 80-90
anni, e quindi ha ottenuto più futuro, divenendo modello di resilienza e sostenibilità che
può aiutare a salvare un mondo sempre più a rischio per gli effetti dei cambiamenti
climatici, se si pensa che il 70 per cento della popolazione mondiale vive in aree costiere
minacciate dall’innalzamento del medio mare”.
“Venezia è da sempre il simbolo di un equilibrio artificiale all’interno di un contesto naturale
delicato ma anche esempio di uso condiviso e comune delle risorse ambientali e faro del
libero pensiero e dell’inclusione. È in questo contesto che nasce la nostra Fondazione,
voluta dal Governo italiano e ora composta da quasi 50 tra istituzioni, enti di ricerca ed
aziende che si sono date il compito di dar valore al tempo ricavato dalla messa in opera del
MoSE, attraendo investimenti sostenibili, innescando un circuito virtuoso attraverso le
nuove tecnologie, le energie rinnovabili, la resilienza urbana, la finanza sostenibile – con
l’emissione di bond dedicati – e l’economia della conoscenza. Proprio sul fronte della
conoscenza e della cultura, la Fondazione intende raddoppiare il numero dei docenti e
degli studenti universitari in città per soddisfare le richieste delle aziende che sono
affamate di saperi per creare innovazione”.
“Abbiamo di fronte un paio di generazioni per progettare e mettere in moto un futuro
sostenibile per la nostra città. Per ora abbiamo messo in sicurezza l’urbs, la città fisica, ora
dobbiamo dare maggiore prospettiva alla civitas, la popolazione. È questo che
racconteremmo presto a Baku in Azerbaigian in occasione della COP29 ed è quello che
cercheremo di descrivere anche nella prossima Biennale, dove cureremo uno spazio presso
le Corderie dell’Arsenale che si chiamerà “The Intelligent Venice, The Intelligent Lagoon” e
che illustrerà i flussi di dati descrittivi dei processi naturali, tecnici e sociali della Venezia
metropolitana e della sua Laguna”.
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